...per il recupero della memoria storica, per la difesa, il riscatto ed il futuro del popolo meridionale, per una vera rappresentatività politica del Sud...

martedì 25 ottobre 2016

Report Conferenza Stampa per il NO



Ieri a Napoli la Conferenza Stampa del Partito del Sud sul tema "Le ragioni del nostro NO al Referendum".




Ieri, Lunedì 24/10/2016, presso il Liceo Musicale "Marciano" (in via S.Brigida,68 a Napoli) del nostro addetto stampa Iolanda Siracusano, s'è tenuta la Conferenza Stampa del Partito del Sud sul tema "Le ragioni del nostro NO al Referendum".


I tre relatori,ovvero ANDREA BALIA Vice Presidente Nazionale - BRUNO PAPPALARDO Responsabile Regionale Campania e VINCENZO EMILIO Responsabile sez. Guido Dorso di Napoli, hanno illustrato motivazioni di concetto e tecniche della posizione del partito e la pressante richiesta non di modifica ma d'applicazione della nostra Costituzione,a difesa della democrazia e delle esigenze e diritti del Sud a tutt'oggi inespressi.



Presenti giornalisti che hanno rivolto alcune domande ed iscritti e simpatizzanti del Partito del Sud. 

venerdì 21 ottobre 2016

Conferenza stampa per il NO al Referendum, a Napoli il 24/10/2016



COMUNICATO STAMPA

Il Partito del Sud, sostenitore del NO al Referendum Costituzionale dalla prima ora, ha deciso di ufficializzare la propria posizione per motivi che verranno illustrati da Andrea Balia, Vice Presidente del Partito del Sud, Bruno Pappalardo, Responsabile Regionale Campania del Partito del Sud e l’Avvocato Vincenzo Emilio, Responsabile della Sezione Guido Dorso di Napoli del Partito del Sud.
L’incontro si terrà il 24 ottobre 2016 presso l’Associazione Liceo Musicale “Laura Marciano” alle ore 17.30 in Via Santa Brigida 68 - Napoli



lunedì 17 ottobre 2016

A presente e futura memoria...





"Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità della nazione, andate là, o giovani, col pensiero, perché là è nata la nostra costituzione"

(Piero Calamandrei, Discorso ai giovani sulla Costituzione nata dalla Resistenza. Milano, 26 gennaio 1955)


mercoledì 21 settembre 2016

Incontro con Luigi de Magistris...report e foto!


    Incontro a Napoli ,oggi 18/09/2016, c/o il Bar Ceraldi in P.zza Carità, di Luigi de Magistris con la delegazione in visita da Bologna a cura del Comitato io lotto,iscritti PdelSud bolognesi e dirigenti sindacali e amministratori emiliani Presenti Andrea Balia, Vicepresidente nazionale del Partito del Sud che ha collaborato per la realizzazione di questo incontro assieme a Michele Ammendola. Presenti anche l'avv.to Vincenzo Emilio,responsabile della sez.ne napoletana G. Dorso del partito,altri iscritti e Iolanda Siracusano addetto stampa sempre del PdelSUD! 

                   
       






    Partito del Sud - Napoli

Incontro con Luigi de Magistris...report e foto!


    Incontro a Napoli ,oggi 18/09/2016, c/o il Bar Ceraldi in P.zza Carità, di Luigi de Magistris con la delegazione in visita da Bologna a cura del Comitato io lotto,iscritti PdelSud bolognesi e dirigenti sindacali e amministratori emiliani Presenti Andrea Balia, Vicepresidente nazionale del Partito del Sud che ha collaborato per la realizzazione di questo incontro assieme a Michele Ammendola. Presenti anche l'avv.to Vincenzo Emilio,responsabile della sez.ne napoletana G. Dorso del partito,altri iscritti e Iolanda Siracusano addetto stampa sempre del PdelSUD!                
       






    Partito del Sud - Napoli

giovedì 8 settembre 2016

"La nuova Costituzione è “anticostituzionale” e sancirà la morte delle autonomie locali e del Sud." interessante articolo di Michele Dell'Edera.



Interessante e valido articolo di Michele Dell'Edera (Partito del Sud - Puglia ed uno dei due Vice Presidenti Nazionali)

Fonte : pagina "Con il Sud si riparte"  Fb


Potevo sintetizzare questa mia riflessione con un semplice e saggio detto: “Senza soldi non si cantano messe”.
In effetti la nuova formulazione dell’articolo 119 della Costituzione (Renzi – Boschi) sancisce che si riservano a leggi dello stato le questioni legate ai tributi, le compartecipazioni, le entrate. Lo Stato quindi interviene e decide da solo  ai fini del coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario”.
Sempre nello stesso nuovo articolo 119 si dice: “Le risorse derivanti dalle fonti di cui ai commi precedenti assicurano il finanziamento integrale delle funzioni pubbliche attribuite ai Comuni, alle Città metropolitane e alle Regioni.Con legge dello Stato sono definiti indicatori di riferimento di costo e di fabbisogno che promuovono condizioni di efficienza nell’esercizio delle medesime funzioni”.
Se apparentemente questo articolo indica che le risorse derivanti da entrate territoriali siano (decise e) destinate agli enti locali, si dice anche che con “legge dello Stato” saranno definiti “gli indicatori di riferimento di costo e di fabbisogno”. Quindi in realtà nessun territorio potrà decidere cosa tassare e come e su cosa in effetti investire per rendere efficienti e strategici i servizi da mettere in campo. In pratica è lo Stato che si arroga ogni decisione in materia. Inoltre, se apparentemente in Costituzione viene riconosciuta alle autonomie locali una capacità impositiva (e poco progettuale) e poi si delega, nella stessa Costituzione, la funzione a una legge dello stato in pratica vorrà dire che quel “diritto” dei territori potrà essere ampliato, ristretto o cancellato a piacimento dei Governi e del Parlamento (Camera dei Deputati ?). Un disastro !
Ora, visto che ci si riempie la bocca del fatto che i “sacri principi costituzionali” (la prima parte della Carta Costituzionale) non vengono toccati, come si concilia un tale restringimento dei poteri delle autonomie locali tutelati, invece, in modo deciso (dai padri costituenti) nell’attuale articolo 5 che resta invariato ?
Articolo 5 – “La Repubblica,  una  e  indivisibile,  riconosce  e  promuove  le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio  decentramento  amministrativo;  adegua  i principi ed i metodi della   sua   legislazione   alle   esigenze   dell’autonomia  e  del decentramento”.
Ecco, mi chiedo a questo punto:  come sarà attuata questa parte dell’articolo 5 ? “attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio  decentramento  amministrativo;  adegua  i principi ed i metodi della   sua   legislazione   alle   esigenze   dell’autonomia  e  del decentramento” .
La riforma Renzi, Boschi, Verdini & soci ci restituisce una Costituzione repubblicana che enuncia dei principi, ma ne attua altri.

Sarà la prima costituzione anticostituzionale al mondo !

Ma se oggi è vero come è vero che lo stato fa fatica a vedere nel Sud e nelle autonomie locali un luogo dal quale far ripartire il Paese, e se oggi si fa fatica ad immaginare uno stato che investa in Calabria ciò che investe in Liguria, in Campania ciò che investe in Veneto, in Puglia ciò che investe in Emilia Romagna (vedi sanità a parità di abitanti), come possiamo pensare che il Sud possa finalmente integrarsi in questo Paese con un Governo e un premier (e non mi riferisco solo a Renzi, ma anche ai suoi successori) che avranno in mano le leve del potere per decidere senza vincoli ?
E cosa potranno opporre parlamentari “nominati” dalle segreterie di Partito a difesa e a sostegno delle loro terre ?
Nulla di nulla !
Se abbiamo ancora un minimo di amor proprio e di amore per questa terra e per questo Paese votiamo NO !
di Michele Dell’Edera

domenica 4 settembre 2016

"L'ultima Regina del Sud ", prima a Catania..di e con la regia di Lucio Volino (PdelSUD Campania)



Il 1 Settembre alle ore 21,00 c/o il Castello Ursino a Catania s'è tenuta, con consenso e partecipazione del pubblico, la prima di "L'ultima Regina del Sud" di Concetto Venti & Lucio Volino.
Regia sempre di Lucio Volino.
Al nostro storica amico ed iscritto del Partito del Sud Campania i più vivi complimenti!

Partito del Sud - Napoli


Lucio Volino







giovedì 21 luglio 2016

Nasce il "Circolo Partito del Sud con Luigi de Magistris - Napoli Ribelle"...



Se risiedi a Napoli iscriviti al gruppo...



"Circolo Partito del Sud con Luigi de Magistris - 

Napoli Ribelle"

domenica 10 luglio 2016

Due nuove sezioni del Partito del Sud : Formia e Barletta, e un nuovo Circolo PdelSud con de Magistris Città Ribelli Alta Terra di Lavoro.



Continua il radicamento del Partito del Sud. Questa volta nel Lazio e in Puglia. Grazie ad Augusto Ciccolella con la nuova sezione PdelSUD a Formia e un nuovo Circolo "Partito del Sud con de Magistris Alta Terra di Lavoro", e ad Ezio Spina con la nuova sezione PdelSUD a Barletta.
Grazie anche ai nostri dirigenti Enzo Riccio e Michele Dell'Edera coordinatori regionali.


Partito del Sud Formia (Lt)


Partito del Sud Barletta

mercoledì 6 luglio 2016

PROROGATO A TUTTO IL 30 SETTEMBRE IL TERMINE PER I NUOVI TESSERAMENTI 2016 AL PARTITO DEL SUD !




Su decisione unanime del CDN anche per quest'anno sono prorogati i termini per i nuovi Tesseramenti al Partito del Sud  dal 30 Giugno fino a tutto il 30 Settembre 2015. 

E' possibile tesserarsi al Partito del Sud contattando la Sezione più vicina alla propria residenza ed anche on line, scaricando e compilando la "Domanda di Tesseramento 2015" e versando la relativa quota sociale stabilita per il 2015.





martedì 5 luglio 2016

"Design e Mezzogiorno" del prof. R. De Fusco, presentato dall' arch.tto S. Cozzolino (PdelSUD) all' Unione Industriali (Na), ieri 04/07/2016.




Ieri, Lunedì 4 Luglio 2016 alle 17,30, c/o la sede dell'Unione Industriali di Napoli l'arch.tto Salvatore Cozzolino (docente universitario di Design, Presidente dell'ADI Campania e Consigliere della Sez.ne Guido Dorso di Napoli del Partito del Sud) ha presentato, in veste anche di moderatore, il libro "Design e Mezzogiorno" dell' emerito e storico architetto e professore Renato De Fusco e di Raffaella Rosa Rusciano.
Il libro ripercorre la storia industriale , spesso misconosciuta e sottovalutata, dell'aspetto dei meriti e primati industriali anche nel campo della progettazione e produzione del Design nel Sud, sin dal periodo preunitario.
Presenti e relatori anche :
- Ambrogio Prezioso, Presidente Unione Industriali Provincia di Napoli;
- Gaetano Manfredi, Rettore Università di Napoli Federico II°;
- Maria D'Elia, Consigliere Ordine Architetti PPC di Napoli e Provincia;
- Roberto Marcatti, Presidente ADI Puglia;
- Francesco Perillo, scrittore e docente Unisob.
Un partecipe e qualificato uditorio ha assistito alla presentazione.
Per il Partito del Sud erano presenti Andrea Balìa e Emiddio de Franciscis di Casanova.

Partito del Sud - Napoli

sabato 18 giugno 2016

111 anni fa, il 18 Giugno 1905, moriva il mio avo Carmine Crocco…di Andrea Balìa



di Andrea Balìa

Ormai da un po’ di anni, in un misto d’orgoglio e tristezza, assolgo al dovere di ricordare che in data odierna di 111 anni fa lasciava la vita terrena nel carcere di Portoferraio il mio avo da ramo materno Carmine Crocco detto il “Donatelli” (e non l’inverso come erroneamente talvolta si dice), forse il capobrigante più famoso per le sue gesta passato alla storia come emblema del brigantaggio, fenomeno di resistenza postunitaria. Catturato,processato,fu lasciato morire in carcere. 
Da piccolo,in famiglia si raccontavano e ricordavano le sue imprese, sottraendole subito però alla curiosità di noi bambini, per un malinteso senso di minorità a parlare di cose tanto delicate, quasi da doverle sottacere. La verità può tardare, avere tempi lunghi, ma inevitabilmente arriva e reclama il conto. Interessandomi di meridionalismo, da ormai 26 anni ho avuto modo di sapere, approfondire, avere informazioni da mio cugino Giovanni Crocco (stesso nome di mio nonno materno) che ne ha ricavate in quel di Rionero in Vulture (Pz), paesino della Basilicata natìo di Carmine Crocco, dove ricordo infatti mia madre Elisa Crocco con mio padre erano stati ”sfollati” in tempo di guerra, approfittando di residui di parentela. 
E’un’eredità di  sicuro portatrice d’un suo peso ma anche di tanta fierezza per ciò che rappresenta : la resistenza indomita del popolo del Sud, all’occupazione, ai soprusi e ad un’unità, magari non discutibile nel suo fine ultimo, ma attuata in modo vessatorio e d’annessione con espropri e delitti e, cosa ancor più insopportabile, occultata nella sua verità storica. Resta alto e fiero l’insegnamento di resistenza e lotta, quanto mai attuale, alle malefatte verso la nostra terra e la sua gente e l’anelito al riscatto, all’organizzazione, pur se con metodi democratici e pacifici, per la riappropriazione orgogliosa del senso di appartenenza territoriale.

Andrea Balìa

Ballottaggio… : il ruolo dell’ ”intellighentia”…




Ci siamo. Domani, 19 Giugno si vota in tante città italiane, tra cui capoluoghi di regione come Roma, Milano, Napoli e Torino, col sistema del ballottaggio tra due candidati per eleggere il sindaco per il prossimo quinquennio. Tutte città importanti ma, a noi, interessa in particolare quello della capitale del Sud, ovvero Napoli. In lizza il sindaco uscente Luigi de Magistris e lo sfidante Gianni Lettieri, così come nel 2011 ma in posizioni invertite. 5 anni fa l’ex magistrato rincorreva da un 27% del primo turno,ora conduce con un 43% contro il 23% del suo competitor. 
Il vantaggio sembrerebbe, scongiuri a parte, accreditarlo d’una vittoria molto probabile. Le ragioni per cui merita rinnovata fiducia sono diverse, ma secondo noi una su tutte : la sua indiscutibile onestà e un’amministrazione non coinvolta,come da ormai italica consuetudine, in scandali o guai giudiziari. A parte le differenti storie personali: da un lato un ex magistrato ed ex parlamentare europeo e dall’altra un’imprenditore, sul cui successo, fortuna e disponibilità economica, aleggiano varie ombre. Campagne elettorali diverse fra loro: fra la gente ed in comizi e concerti megapartecipati il primo,e tra un mare di manifesti (spesso tarocchi e con fotomontaggi molto discutibili), accuse, livore e fotografia della città come se stesse parlando d’un suk arabo (con tutto il rispetto per quei luoghi) il secondo. 
Quella che si può definire “intellighenzia”, ovvero scrittori,intellettuali, ecc..non ha fatto mancare il suo parere. Schierati in modo esplicito i vari Erri De Luca, Maurizio De Giovanni, Marco Travaglio, Dario Fo, Salvatore Borsellino e altri per de Magistris. Sorprendentemente e inspiegabilmente, e anche abbastanza isolatamente, tal Domenico De Masi che già mesi fa s’era lanciato in un improbabile, imprevisto e gratuito ”j’accuse” contro Napoli, il suo cibo, e i napoletani, gente secondo lui inspiegabilmente sopravvalutata per sensibilità, creatività e altro. Sorvoleremmo sull’opportunità e serenità di giudizio  di una persona cui l’età starà facendo un brutto scherzo. Terza specie, fortunatamente minoritaria, tra gli uomini di presunta o vera cultura,quella dei ”senza attributi” o eredi d’un pensiero ed atteggiamento filo democristiano,che oseremmo definire ”paraculite acuta”. Spesso anche estensori d’un revisionismo storico da usare come merce letteraria redditizia,che in questi 5 anni di sindacatura sono stati latitanti senza prendere alcuna posizione di sostegno e che, puntualmente,ricompaiono in periodo preelettorale, ma con frasi e giudizi generici, vicini al niente e per loro poco compromettenti. 
Tant’è…e non resta che attendere poche ore, nella speranza, che tale rimarrà, tra l’altro che la “non dichiarazione di voto” di alcuni movimenti potesse essere almeno suffragata dall’assumersi la responsabilità di dichiarare che per loro un de Magistris vale un Lettieri. Noi del Partito del Sud questo dubbio l’abbiamo sciolto prima del 2011.

Andrea Balìa

sabato 11 giugno 2016

A VICENZA UNA PIAZZA INTITOLATA ALLA CITTA' DI PONTELANDOLFO ! PRESENTE PdelSUD!






PRESENTE ALL'EVENTO UNA DELEGAZIONE DELLA SEZIONE DI VICENZA DEL PARTITO DEL SUD CHE NELLA PERSONA DI FILIPPO ROMEO, PRESENTE, COME INDIPENDENTE, NELLA LISTA VARIATI ALLE ULTIME ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI VICENZA, HA CALDEGGIATO E PERORARATO LE NOSTRE IDEE MERIDIONALISTE PROGRESSISTE-GRAMSCIANE E NATURALMENTE QUESTA INIZIATIVA.




Le celebrazioni per l'Unità d'Italia, avvenute nel 2011, sono state un momento importante anche per ricordare verità storiche e pagine non degne del processo unitario e restituire onore e giustizia a miglia di vittime innocenti. 
Si è iniziato a cogliere finalmente l'occasione per analizzare con onestà e serenità il complesso svolgimento del processo di unificazione del Paese, ribadendone il carattere sostanzialmente progressivo ma anche cercando di riconoscerne gli errori e i limiti che hanno comportato gravi sofferenze per molti degli italiani stessi. 
Seppur in ritardo, è necessario, per poter dire che l’unità sia pienamente realizzata, affrontare questa e altre ferite aperte, nella convinzione che la verità, e non la rimozione, sia la terapia migliore per lenire le lacerazioni del passato per superarle nei valori della modernità democratica consolidata dalla Costituzione Repubblicana del 1948. Mai come in questo caso è necessario ribadire che la verità rafforza l’unità. Come affermato in cerimonie diverse anche dai Sindaci di Gaeta e Reggio Emilia durante la consegna del primo tricolore alla città di Pontelandolfo.

In questo quadro, per noi meridionalisti progressisti, ma direi per tutti i cittadini di questo paese, è stato particolarmente significativo il gesto compiuto dal Sindaco Variati che si è recato il 15 agosto 2011 a Pontelandolfo, una delle città martiri del sud, a chiedere scusa per il massacro colà perpetrato nel 1861 da una colonna piemontese al comando di un colonnello originario della città berica; impegnandosi pubblicamente ad intitolare, come tangibile segno di riconciliazione, una via di Vicenza alla città di Pontelandolfo. 

L'eccidio di Pontelandolfo, compiuto da una colonna di 400 bersaglieri il 14 agosto del 1861, è tra le pagine più oscure del Risorgimento. La vicenda si inquadra nell'anno più caldo del cosiddetto brigantaggio post-unitario. 
L'11 agosto 1861, 41 dei 44 soldati al comando furono uccisi da uomini della banda Giordano nei pressi di Pontelandolfo, una zona dove da giorni erano in corso azioni di resistenza ad opera di bande di ex soldati borbonici. 
Dopo la morte dei 41 soldati, fu comandata un'azione di rappresaglia militare a Pontelandolfo e Casalduni. Il luogotenente Enrico Cialdini, disse che di Pontelandolfo non doveva rimanere più pietra su pietra. L'azione militare fu spietata, la colonna di soldati distrusse l'intero paese radendolo al suolo, uccidendo un migliaio di persone innocenti, fra cui donne, bambini, anziani. E’da quel lontano giorno del 1861 che Pontelandolfo attendeva che venisse riconosciuto il massacro.

Sabato 11 Giugno 2016 il Sindaco Variati inaugurando Piazza Pontelandolfo a Vicenza ha mantenuto fede alla parola data quel 15 agosto del 2011.
Oggi è una giornata di festa per noi Meridionalisti Progressisti del Partito del Sud, che abbiamo partecipato a questa cerimonia, e per tutti gli uomini liberi di questo paese.  Dopo tante incomprensioni da oggi Pontelandolfo e Vicenza sono più vicine all’insegna dell’onestà intellettuale e della verità storica. Complimenti Sindaco Variati e Sindaco Rinaldi, grazie!

Filippo Romeo


Coord. Regionale Veneto del PdelSUD

giovedì 9 giugno 2016

Presentazione del libro "Nel Giardino Inglese della Reggia di Caserta" modera arch.tto Salvatore Cozzolino del Partito del Sud


Mercoledì 15 Giugno 2016 ore 17,00 c/o Palazzo Serra di Cassano a Napoli, presentazione del libro "Nel Giardino Inglese della Reggia di Caserta" di Sergio Fiorenza con Stefania de Pascale (Presidente Società Orticola Italiana) e Massimo Biondi ( Esperto di simbolismo).

Modera l'arch.tto Salvatore Cozzolino
Esperto Opere Storiche Paesaggistiche
Consigliere Sezione Guido Dorso - Napoli del Partito del Sud


Partito del Sud - Napoli

mercoledì 8 giugno 2016

AVANTI CON LE IDEE MERIDIONALISTE PROGRESSISTE!!


di Natale Cuccurese
Si chiude anche questa tornata elettorale con alcuni dati incontrovertibili, impossibili da negare, ad esempio l'altissima percentuale di astenuti, segno di una disaffezione sempre più evidente verso larga parte di questa classe politica nazionale.
Dati che impongono serie riflessioni sulla necessità reale della presenza di un meridionalismo progressista che possa costituire una alternativa, non velleitaria e credibile, all'attuale sistema per intercettare il voto dei delusi in tutta Italia tramite proposte concrete che soddisfino le reali esigenze dei cittadini, un meridionalismo in chiave zapatista che non può non partire da Napoli grazie all’azione e ai rapporti costruiti in anni di collaborazione e "contaminazione" con Luigi de Magistris, e che serva a spazzar via finalmente le concrezioni della vecchia politica.
A tal fine si dimostra sempre più vano il pensare di creare consenso solo con continue "sparate" e polemiche sul web, in altre parole un “grillismo” sudista senza Grillo, pensando poi che i voti, il sostegno vengano di conseguenza. Importante il web, ma certo non decisivo come andiamo ripetendo già da alcuni anni, serve la costruzione di una fitta rete di rapporti territoriali, sia con soggetti politici corrispondenti, sia continuando, nel nostro caso, collaborazioni con associazioni, movimenti e comitati civici territoriali con cui fare rete e ricercare percorsi sinergici comuni per costruire una unità d'intenti nel sociale e nel politico.
In queste elezioni regionali il Partito del Sud era in campo in tre diversi territori : la Campania, il Lazio e la Puglia, dove il nostro Partito ha adottato diverse strategie ma sempre coerentemente nell’ottica del nostro pensiero e credo politico, nonché dei rapporti privilegiati costruiti in questi anni con persone capaci e oneste. Ed il tutto, ricordiamolo sempre, senza finanziatori occulti o passati rimborsi elettorali come i partiti tradizionali, ma con i pochi mezzi disponibili di auto-finanziamento, generosamente e faticosamente sostenuto in primis dai candidati alle singole competizioni elettorali.
Ottimo ancora una volta il comportamento a queste elezioni del nostro Partito sui territori, dei dirigenti, dei candidati, dei militanti, dei tanti sostenitori che ringraziamo tutti indistintamente per l'ulteriore passo in avanti fatto fare al Partito in termini di visibilità, esperienza, conoscenza, condivisione e organizzazione. Un doveroso ringraziamento agli elettori che hanno dato fiducia ai nostri candidati e alla nostra lista a Napoli, ai nostri rappresentanti a Castelforte e Torremaggiore in corsa con due liste civiche.
Stilando comunque un breve resoconto possiamo dire che ottime sono le notizie che da Castelforte (LT) dove il nostro Coordinatore regionale Antonio Rosato è stato eletto consigliere comunale con un ottimo risultato in termine di preferenze. A lui i miei complimenti personali e quelli di tutto il Partito. Il Partito del Sud si conferma così ancora una volta un Partito a visione nazionale e non solo “napolicentrico”, realmente presente nella penisola a sud come a nord, con uomini , eletti, sezioni e rapporti politici locali, cercando di partire dai piccoli comuni per radicarsi su quei territori, come speriamo che ora accada in Alta Terra di Lavoro.
A Torremaggiore ( FG) un buon risultato per Filomena Ercolino nella Lista civica “Rinascita Cittadina” che arriva al 3,9 % nella coalizione che raggiunge il 16,72% . Un plauso enorme anche se non ce l'ha fatta. Un ringraziamento anche al nostro Coord. Regionale Michele Dell'Edera che ha ottimamente coordinato la campagna elettorale.
Anche in Campania il nostro Partito consolida il voto del 2011, quando già, unici meridionalisti e per questo per anni velenosamente criticati da alcuni, eravamo presenti con la nostra lista a sostegno di Luigi de Magistris , passando dai 1294 agli attuali 1796 voti cioè 500 voti in più. Con una percentuale vicina allo 0,5%.
Un grande ringraziamento a tutti i nostri candidati , dirigenti e militanti sul territorio visto anche le peripezie che abbiamo vissuto con la ingiusta ricusazione della lista che ci ha frenato per due settimane, ma non ha minato unità e coesione fra i candidati.
Una lista composta da persone perbene, senza presenze strumentali portatrici di voti ma anche di pensieri politici distanti anni luce dalla visione progressista nostra e del Sindaco.
Un plauso e un grazie al nostro capolista, l’Avv. Vincenzo Emilio, che oltre a dare un importante contributo nella “fase giudiziaria di ricusazione della lista”, ha ottenuto un grande risultato personale in termini di preferenze. Preferenze personali, non pilotate dalla lista, che lo mettono davanti a tanti capolista di altri partiti anche al di fuori della nostra coalizione. Complimenti Vincenzo!
Certo ci si poteva aspettare di più, c’è un po’ di delusione in alcuni, ma considerando che questa volta, seguendo nel corso dell’ultimo anno le nostre orme c’erano anche altre due “liste meridionaliste” nella nostra stessa coalizione il risultato non è disprezzabile, seppur sotto l’auspicabile. Inoltre analizzando nel dettaglio, e considerando l'alto numero di liste e candidati sindaci ben superiori rispetto al 2011, vediamo che in una classifica globale delle liste i nostri voti sono superiori ai voti avuti da ben 5 candidati sindaco e da ben 8 liste fra cui socialisti e liberali, Partiti con ben altre strutture e mezzi disponibili per la campagna elettorale.
A tal proposito stiamo leggendo considerazioni a nostro avviso poco condivisibili, in tutto o in parte, intorno al voto meridionalista a Napoli. Considerazioni che evidenziano poco il contributo singolo e globale meridionalista al risultato della coalizione di Luigi de Magistris, visto che la sommatoria totale dei voti meridionalisti, che assommano a 6.833 voti complessivi, porta il totale dei voti del "fronte meridionalista" alla sesta posizione di coalizione, un dato non certo disprezzabile nel complesso e non sottovalutabile da nessuno.
A tal proposito poi ricordiamo ad alcuni analisti, che il “tafazzismo” non fa altro che allontanare i giovani dalle nostre posizioni, creare zizzania e mettere tutto e tutti in ridicolo, così come ogni iniziativa e partecipazione. Meglio ribadire l'evidenza che de Magistris sta facendo sempre più sue alcune tematiche meridionaliste progressiste, alcune delle quali sottoposte in questi anni alla sua attenzione proprio dal nostro Partito, data la vicinanza, e che notiamo con immenso piacere fatte proprie dal Sindaco o rielaborate nel corso degli anni. Alcune di queste tematiche, proposte in chiave zapatista dal Sindaco, sono tra le quelle di maggiore presa anche a livello nazionale. In altre parole le idee meridionaliste, aggiornate all'attualità, non sono mai state così vive.
Un anno fa scriveva Andrea Balia sul nostro sito nazionale:
“Luigi de Magistris, nella sua prefazione al libro prodotto dal Partito del Sud “Con il Sud si riparte” dichiara “ Il futuro? In fondo a sinistra. Cioè, scommettendo sul Mezzogiorno, ed implementando politiche progressiste che puntino all’equità e agli investimenti sul capitale umano e fisico…..Dall’attuale crisi, infatti, se ne esce con un nuovo meridionalismo progressista..il Sud deve rilanciare un suo progetto autonomo e credibile…Responsabile ed etìco. E’ il momento di rilanciare una battaglia politica e delle idee e, per fare questo,serve il meridionalismo e serve un piccolo e coraggioso partito come il PdelSUD!”
Ma nell’accezione comune e per un ”sudismo” unanimista e cialtrone lui è un sognatore, e noi assieme a lui dei pericolosi ”comunisti” settari, a fronte della teoria perdurante di un Sud staccato e al di sopra da riferimenti di valori politici in un’improponibile ammucchiata includente tutto e il contrario di tutto.”
Ora capiremo nei prossimi mesi, vista la recente convergenza di altre liste meridionaliste su de Magistris, se questa è stata solo una operazione elettorale o se la conversione ad un meridionalismo di stampo progressista, come da sempre il nostro , è reale e condivisa come auspichiamo. Questo a maggior ragione visto anche il progetto nazionale annunciato da de Magistris, un progetto che sarà anche “mille colori” come detto dal Sindaco, ma che troverà inevitabilmente, dato anche l’ingresso in coalizione di Comitati popolari napoletani e dato il quadro politico nazionale, una probabile e naturale collocazione a sinistra come da lui scritto un anno fa.
A tal proposito sottolineiamo come l’unico Partito che nei fatti ha presentato una collaborazione meridionalista a queste elezioni, fra soggetti che operano da anni nel mondo meridionalista, è stato il nostro su Napoli.
In lista avevamo infatti due candidati indipendenti dei Comitati Due Sicilie, Assunta Cafiero e Luca Longo. L’esperienza per noi è stata più che positiva ed oltremodo stimolante, sia per l' ottima qualità dei due candidati sia per le sinergie create. Con Fiore Marro, Presidente nazionale dei CDS, c’è in atto già da qualche anno un avvicinamento, è stato infatti gradito ospite ai nostri due ultimi congressi nazionali, altrettanto ha fatto Andrea Balia portando un saluto al loro ultimo congresso. Inevitabilmente con le tesi dei CDS ci sono delle differenze su alcuni temi, ma abbiamo cercato in questi anni di privilegiare i motivi di consonanza anziché quelli di divisione, rispettando reciprocamente in questo caso le diverse vedute, mai polemizzando o interferendo con l’altrui visione o strategia, tantomeno insultando a livello personale o manipolando. Una esperienza oltremodo positiva in una visione collaborativa che auspichiamo prosegua nel reciproco interesse.
Questa potrebbe essere una strada di collaborazione proponibile, nel rispetto reciproco delle differenti visioni. Ovviamente collaborazioni e reciproche sinergie, sempre nel rispetto delle reciproche differenze di idee e vedute, ma necessariamente intraprese fra i paletti del meridionalismo progressista, solidale e antifascista. Collaborazioni da valutare con il nostro Direttivo nazionale ed insieme alla nostra base, nel rispetto della democrazia interna e le regole del nostro movimento.
Riteniamo quindi che le idee meridionaliste non siano mai state così attuali, come dimostra anche l’esperienza de Magistris, bisogna solo perseverare e trovare strumenti di condivisione nel reciproco interesse, se, dove e con chi è possibile. Inutile poi rimarcare come l’organizzazione, abbia un costo anche in termini di tempo e di lavoro, così come una campagna elettorale e una struttura permanente territoriale. Collegarsi ad esperienze come quella di De Magistris è fondamentale per uno sviluppo realizzabile sui territori.
Ora si tratta solo di proseguire il cammino intrapreso, continuare la costruzione del Partito sui territori, l’apertura di nuove Sezioni, la diffusione delle nostre iniziative, la preparazione del prossimo ballottaggio in sostegno a de Magistris a Napoli, senza disperdere l’entusiasmo che persiste dopo l’esperienza elettorale, soprattutto in quei giovani che si sono avvicinati al Partito. In altre parole lavorare, come sempre concretamente e con coerenza, sui territori fra la gente per rafforzare sempre più il nostro Partito e diffonderne il messaggio.
Partito che, come dimostra anche l'ultima elezione di Antonio Rosato, può realmente rappresentare su scala nazionale, anche al nord, dove risiedono 13 milioni di meridionali e dove operiamo da anni con presenze anche elettorali, le necessità di un Sud a schiena dritta che non solo non si arrende ma resiste. Infine siamo certi che l'elezione auspicabile di Luigi de Magistris al prossimo ballottaggio porterà un enorme beneficio a favore non solo di Napoli ma di tutto il Sud e tutto il paese. Sosteniamo Luigi de Magistris al ballottaggio come sempre con tutte le nostre forze, è una battaglia decisiva!!
Da Napoli grazie a de Magistris si alza finalmente quel vento di riscatto e di speranza che attendavamo da tempo, ora non resta che proseguire sulla strada intrapresa con la concretezza ed il pragmatismo che da sempre contraddistinguono l'operato del Partito del Sud, le cui scelte si confermano ancora una volta corrette e vincenti.


domenica 29 maggio 2016

Elezioni Comunali del 5 Giugno 2016: Il Programma per N A P O L I del Partito del Sud !






Il contributo meridionalista progressista del Partito del Sud si concretizza portando all’interno del programma politico della coalizione che sostiene Luigi de Magistris, alcune tematiche quali:

      1) Autonomia per  Napoli

Questo documento nasce dal mandato sull’Autonomia per Napoli ricevuto, con decreto sindacale il 18/11/2015, da Andrea Balia ( Vicepresidente Nazionale del Partito del Sud) e dà conto di un lavoro di analisi e riflessione sul testo della Costituzione italiana incentrato in particolare sugli articoli e sui commi riguardanti le condizioni e le modalità per la realizzazione di un’autonomia gestionale in materia fiscale. Un’autonomia che consenta di restituire, attraverso la gestione diretta dell’autorità amministrativa locale, il controllo delle risorse agli uomini e alle donne che vivono, lavorano e votano in un dato territorio. Si badi bene, non stiamo parlando di autonomia alla ricerca di un mero argomento elettorale, di un espediente per divagare ed eludere i problemi sul tappeto. Stiamo invece pensando a dare soluzioni strutturali atte ad affrontare i grandi problemi nostri e dell’intero paese. Ed è per questo che la nostra idea di autonomia si fonda e ricupera quel pensiero socialista e gramsciano che ha molto riflettuto sulle modalità necessarie per dirimere positivamente l’asimmetrica ripartizione di compiti fra, da una parte, le amministrazioni locali onerate dell’ingrato compito di esattore dei tributi e, dall’altra, l’Amministrazione centrale dello Stato, troppo spesso responsabile di una non equanime ridistribuzione delle risorse ricevute dalla periferia.
L’autonomia alla quale miriamo può apparire una chimera, qualcosa di irraggiungibile, ma non è così. Occorre semplicemente fare riferimento alla Costituzione Repubblicana, ribadendo, ancora una volta, la necessità della sua applicazione integrale a garanzia e difesa di tutti i cittadini. Un’attenta rilettura dei suoi articoli rivela difatti le possibilità attuative che sono già in essa contenute, rendendo possibile, ai territori e alle città che intendessero farne richiesta, l’ottenimento dell’autorizzazione a una gestione in autonomia.

LEGGENDO LA COSTITUZIONE

sono di sostanziale importanza alcuni commi degli articoli 114, 116, 118 e 119.
Art. 114, Comma 2: Principio esplicativo
I Comuni, le Provincie, le Città Metropolitane e le Regioni sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla Costituzione.
Ovvero, è sancita la possibilità che una città, per giunta dell’importanza storico/geografica come Napoli, da tutti riconosciuta come capitale del Sud per i suoi trascorsi millenari, possa dotarsi di un proprio statuto gestionale autonomo,all’interno e nel rispetto della cornice costituzionale della Repubblica.
Art.116, Comma 3: Analogia con le Regioni a Statuto Speciale
Pur riguardando le Regioni e non specificamente i comuni, si evince in maniera chiara la possibilità costituzionale di prevedere “ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia”.
Art. 118, Comma 2: Specificità evidenziata
I Comuni, le Provincie e le Città Metropolitane sono titolari di funzioni amministrative proprie e di quelle conferite con legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze.
Viene espressa in modo palese la differenziazione specifica di funzioni diversificate di cui ogni singolo comune riterrà opportuno dotarsi nell’organizzazione amministrativa,sempre secondo il conferimento derivante da legge statale e/o regionale.
Art. 119sette commi che seguono
-      Comma 1
I Comuni, le Provincie e le Città Metropolitane e le Regioni hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa.
Viene sancita in maniera esplicita che l’autonomia finanziaria è da ritenersi la regola. 
-      Comma 2
I Comuni, le Province, le Città Metropolitane e le Regioni hanno risorse autonome. Stabiliscono e applicano tributi ed entrate proprie, in armonia con la Costituzione e secondo i principi di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario. Dispongono di compartecipazioni al gettito di tributi erariali riferibili al loro territorio.
Vengono evidenziate le due specificità delle risorse dei Comuni: quelle di natura autonoma e quelle di compartecipazione al gettito di tributi erariali riferiti al territorio.
-      Comma 3
La legge dello Stato istituisce un fondo perequativo, senza vincoli di destinazione, per i territori con minore capacità fiscale per abitante.
Si specifica che, rapportandosi al gettito dell’IMU, già esiste nei fatti un fondo di solidarietà comunale che sostituisce l’eventuale mancata applicazione del fondo perequativo, che qualora esistesse attenuerebbe comunque l’autonomia del comune.
-      Comma 4
Le risorse derivanti dalle fonti di cui ai commi precedenti consentono ai Comuni, alle Province, alle Città Metropolitane e alle Regioni di finanziare integralmente le funzioni pubbliche attribuite.
Si tratta di un comma d’estrema importanza che sancisce il principio essenziale in virtù del quale i Comuni, le Province, le Città Metropolitane e le Regioni, in quanto enti autonomi, sono titolari della funzione di organizzare amministrativamente l’esazione delle risorse – tra compartecipazione e perequazione (o sostitutivo) – al fine di attuare la totale copertura della spesa dei servizi. Servizi, i cui livelli, vengono determinati dallo Stato nella loro essenzialità di diritti sociali e civili da garantirsi su tutto il territorio nazionale senza differenza alcuna (Art. 117). Però, per quanto sanciti, i livelli in questione non sono mai stati indicati con esattezza al fine di poterne determinare con precisione la somma a copertura integrale dei servizi in oggetto. Mancanza che finisce per accentuare l’autonomia gestionale e valutativa dell’ente locale.
-      Comma 5
Per promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali, per favorire l’effettivo esercizio dei diritti della persona, o per provvedere a scopi diversi dal normale esercizio delle loro funzioni, lo Stato destina risorse aggiuntive ed effettua interventi speciali in favore di determinati Comuni, Province, Città Metropolitane e Regioni.
Sancisce l’eventuale intervento aggiuntivo dello Stato con l’apporto di ulteriori risorse destinate a economia, solidarietà e uguaglianza sociale. 
-      Comma 6 e 7
I Comuni, le Province, le Città Metropolitane e le Regioni hanno un proprio patrimonio, attribuito secondo i principi generali determinati dalla legge dello Stato. Possono ricorrere all’indebitamento solo per finanziare spese di investimento. E’ esclusa ogni garanzia dello Stato sui prestiti dagli stessi contratti.
Nei fatti esplicita ancor più il principio d’autonomia dell’ente locale che, a fronte di eventuali finanziamenti per spese d’investimento, può provvedere senza chiedere o usufruire di garanzie statali.
ANDAMENTO TRASFERIMENTI PUBBLICI AL COMUNE DI NAPOLI
Dall’introduzione del Federalismo Fiscale la riduzione dei trasferimenti evidenzia l’attuale saldo negativo.
Dal dato di 646.437.167 € di trasferimenti del 2010, antecedenti il Federalismo Fiscale, in un progressivo decadimento, si è arrivati a 259.000.000 € nel 2015come dato del Fondo di Solidarietà Comunale (-65.032.315 €) tra saldo dare e avere, da cui se ne ricava un taglio totale di 387.000.000 €! Parlare addirittura di città assistita quando ciò che versano i contribuenti di Napoli è superiore a quanto resta per servizi pubblici o sotto la voce d’erogazioni dirette, è inappropriato oltre che falso come si evince dalla inoppugnabilità dei numeri. La media nazionale procapite riguardo a investimenti, sanità, trasporti e pensioni è inferiore. La città non ha alcuna motivazione logica per essere considerata assistita su servizi che può autogestire da sola.
Inoltre, a conferma della predisposizione virtuosa del Comune e del fatto che l’autogestione possa funzionare, sta il fatto che Napoli occupa il 4°posto in Italia per risparmio sulle spese rispetto al 2010 (numeri ereditati) con un ottimo -162,9 milioni di € per i consumi intermedi.
RIGUARDO AL FEDERALISMO FISCALE 
Che il Federalismo Fiscale sia carente nel funzionamento e nell’applicazione è cosa ormai certa e supportata dai fatti. Sono stati licenziati calcoli penalizzanti, come nel caso clamoroso degli Asili Nido, dove partendo da dati storici d’erogazione del 2010, l’attribuzione dei fabbisogni standard ha visto Napoli ricevere un terzo rispetto a città come Torino che ha numeri nettamente inferiori in termini di abitanti. Così dicasi per i fondi di perequazione, calcolando i livelli di prestazioni a quote basse in teoria pagabili da tutti i comuni; e per sovrappeso, in caso di livello più alto, il fondo non è tagliabile per non violare il comma 4 dell’articolo 119. Conseguenza è la mancata garanzia dei diritti basici a tutta la cittadinanza in termini egualitari. Va poi ricordato che nel 2013 la modifica da “fondo di perequazione” a “fondo di solidarietà comunale” non alimentabile dallo Stato ma integrato dai comuni con una percentuale del 38% dell’IMU. Nel 2015 “per esigenze di cassa” lo Stato è andato addirittura prelevare 1,2 miliardi di € dal fondo di solidarietà comunale, paradossalmente “perequando all’inverso”.
  
FEDERALISMO DEMANIALE 
In un’ottica di ampliamento del concetto d’autonomia va perseguita inoltre l’opera, già avviata dal Consiglio Comunale col Demanio, per mettere a reddito sociale ed economico e d’utilità collettiva, sotto la competenza del Comune, tutto ciò che viene trasferito o potrà esserlo anche in futuro, come beni demaniali e altro. Il Partito del Sud vanta in merito la concreta e fruttuosa esperienza di successo maturata al governo della città di Gaeta dal 2010 al 2013 con il meritorio lavoro del suo Presidente Onorario Antonio Ciano, in qualità di Assessore al Demanio, riportando 6 siti (tra i tanti espropriati dal governo centrale) sotto l’egida e la competenza e gestione del Comune.
COSA FARE
Ovvio e consequenziale ipotizzare l’obiettivo che il Comune di Napoli auspichi e richieda di essere considerato legalmente autonomo in materia fiscale. Perché ciò sia attuabile e sostenibile risulta prioritaria, onde affrancarsi dal fondo di solidarietà, l’individuazione di risorse locali per reperire almeno259.000.000 . Possono essere ipotizzabili, e meritabili di approfondimento d’ulteriori e accurati studi, diverse ipotesi d’imposte che abbiano, in ogni caso, attinenza al territorio. Saltano subito all’occhio due voci come:
1)  Compartecipazione al gettito Irpef in punti percentuali;

La quota percentuale dovrebbe corrispondere all’incirca a punti 1,2/1,3, onde attuare la copertura di 109.000.000, fermo restando confermata la base di partenza di150.000.000 € stimata per Napoli. Quindi cessione d’una quota percentuale del gettito Irpef proveniente dal contribuente napoletano ivi residente. Nel 2011 fu previsto il beneficio ai comuni sull’imposta Irpef, ma poi successivo Patto di Stabilità l’abolì.

2)  Imposte su trasferimenti immobili

A livello nazionale il valore è poco meno di € 9.000.000tra IVA Catastale e Ipotecaria, Registro e bollo, donazioni e successioni.
Le due voci porterebbero a un saldo vicino allo zero, con un risultato di sicura miglioria economica per il Comune senza alcun sacrificio suppletivo per i contribuenti. Superfluo indicare gli obiettivi perseguibili su cui indirizzare le risorse che saranno individuate da attenta analisi delle priorità da affrontare: turismo, trasporto urbano, risistemazioni stradali, riqualificazione periferie, ecc. Auspicabile un’eventuale e possibile riduzione fiscale delle imposte (vedi addizionale Tasi e Irpef). Inutile rilevare quanto sia necessaria un’estrema cura per riuscire nell’impresa.

3)  Beni demaniali

Mettere a reddito sociale ed economico e d’utilità collettiva, sotto la competenza del Comune, tutto ciò che viene trasferito e che potrà esserlo anche in futuro, come beni demaniali. Quindi fonti di reddito autogestito da riversare in servizi ed esigenze per la cittadinanza ottenibili da una sana e autonoma gestione dei beni in oggetto. Da tenere in conto le spiagge, il cui uso e concessione può essere considerata fonte di reddito per l’amministrazione comunale. Idem dicasi per le tasse portuali.

ULTERIORI FUNZIONI
A completamento di un funzionamento autonomo sono di competenza comunale anche altre funzioni come ad esempio Edilizia Pubblica e Privata, Protezione Civile, Beni architettonici e artistici da preservare e valorizzare, Pianificazione e Sviluppo Urbano. Alcuni con accordi preventivi con Regione Campania, Ministeri competenti e Presidenza del Consiglio. Andrebbe inoltre valutata l’ulteriore possibilità d’implementare proprie imposte (tasse sul reddito delle imprese e delle persone fisiche, oltre una soglia di reddito consistente), ovvero aliquote specifiche che, nel rispetto della realtà locale maggiormente bisognosa, possano favorire e attrarre investimenti dall’estero.
DARE E AVERE
Prelievo dal Fondo di Solidarietà Comunale da parte dello Stato e assegnazione al Comune di Napoli delle risorse scaturenti dalle suddette proposte e altre ulteriori ed eventuali, al fine di un pareggio a saldo.

AUTONOMIA NON AUTARCHIA
Siamo convinti che il federalismo e l’autonomia non si costruiscano solo con la fiscalità, ma con un progetto che metta insieme le diverse realtà autonome in uno spirito di rete virtuosa tra territori. Quando parliamo di autonomia chiedendo un maggior ruolo per le Città Metropolitane e in particolare per Napoli, non lo facciamo per perseguire un progetto autarchico e di “isolazionismo autosufficiente”, ma per favorire la formazione di entità territoriali autonome, in grado pertanto di badare e governare sé stesse, che puntino alla creazione di una rete virtuosa delle autonomie (del Sud in particolare). Animate anche dal perseguimento dell’obiettivo di promuovere ed eventualmente migliorare iniziative del Governo centrale volte allo sviluppo dei territori nel loro insieme. Queste entità e in particolare le Città Metropolitane possono, nel loro ambito e con altre entità simili, giocare un ruolo di guida e di coordinamento per la migliore amministrazione di parti cospicue del territorio nazionale.
Ecco perché, già dal febbraio 2014 nell’incontro di Bari tra i sindaci di Bari e Napoli auspicammo la formazione,nel rispetto della Costituzione (che peraltro lo prevede) e nel rispetto delle prerogative del Governo, di un fattivoCoordinamento tra Regioni e Città Metropolitane del Sudal fine di sostenere la ripartenza di quest’area e con essa dell’intero Paese. Crediamo che questa svolta, avviata dalla regione Puglia negli ultimi mesi in maniera sperimentale, debba essere portata avanti puntando su una forte collaborazione multiregionale di prossimità, alla ricerca di sinergie tra le Regioni più vicine e tra Città le Metropolitane del Sud, alle quali deve essere concessa una maggiore autonomia progettuale e finanziaria.
In considerazione del dualismo che affligge l’economia italiana da oltre centocinquant’anni, la strategia per uscire definitivamente dalla situazione attuale va condotta facendo richiesta allo Stato centrale, di una AUTONOMIA che consenta alle sette Regioni meridionali unite (Lazio abruzzese e campano incluso), così come previsto e consentito dall’Art.132 della Costituzione, di formare una MACROREGIONE, in grado di sviluppare il loro futuro secondo i propri specifici interessi e la propria vocazione economica, ovviamente, vale la pena ribadirlo, nel rispetto dei dettami Costituzionali.
Grazie a questo modus operandi si potrebbero governare meglio i territori, con un progetto di sviluppo rispettoso delle loro caratteristiche geografiche, storiche, culturali e sociali, un progetto proveniente dagli stessi territori, un progetto che meglio potrebbe ridisegnare, rappresentare e rendere credibile, grazie all’azione congiunta dei Governatori e dei Sindaci del Mezzogiorno. Sarebbe in tal modo possibile attuare finalmente una politica meridionalista avente l’obiettivo di risolvere non soltanto i cronici problemi del Sud causati dagli errori commessi durante il processo unitario, ma anche e soprattutto di contribuire in maniera forte ed essenziale a un rinnovato e più equilibrato sviluppo dell’intero paese. Mettere in moto un cammino di sviluppo per il Mezzogiorno, un cammino voluto, progettato e guidato dalle genti del Sud rappresenta un’opportunità unica e non più rinviabile per l’intero paese.
Siamo convinti che, per non correre il rischio di cadere nell’isolazionismo, la realizzazione della nostra idea della Autonomia possa aumentare le possibilità di successo se Napoli si pone a capo, come modello ed esempio, delle altre Città Metropolitane. Di quelle del Sud prima e di tutte le altre poi, per progettare insieme il futuro del paese.
Napoli è pronta ad assumere questo ruolo ed è pronta a realizzare un progetto di autonomia dei territori non autarchico ma fortemente collaborativo, nella convinta coscienza che la trasformazione dell’autonomia in autarchia rappresenterebbe un’involuzione esiziale che avrebbe gravissime conseguenze.

COME ATTUARE L’ESAZIONE

Il Comune dovrà farsi carico della riscossione delle tasse dei cittadini. E’ già previsto un nuovo organismo dal nome “Napoli Riscossione” che andrà a sostituire “Equitalia”. Si tratta d’un soggetto unico per la gestione delle entrate comunali e nodo di interscambio tra le realtà istituzionali che partecipano a vario titolo al processo impositivo (Equitalia, Catasto, Garante del contribuente, autorità giudiziarie, ordini professionali, camere di commercio e società partecipate).Tra gli obiettivi ci sono quelli della semplificazione e della trasparenza I cittadini potranno anche rivolgesi agli sportelli delle 10 municipalità e, probabilmente, anche attraverso i CAF. “Napoli Riscossione” dovrà avere a regime un punto di pareggio a un aggio tra il 3,5 e il 4 per cento,e dovrebbe determinarsi, secondo le valutazione effettuate dei tecnici , un surplus di ricavo di circa 4 milioni di euro. Quindi un chiaro percorso, anche di natura organizzativa verso un’autonomia definitiva.
CONCLUSIONI
La carta costituzionale indica con chiarezza la potestà dei soggetti pubblici di determinare le proprie entrate, occupandosi direttamente dell’amministrazione completa della riscossione dei propri tributi. Gli ultimi governi, pur di diverso segno politico, a fronte di una crisi internazionale con ripercussioni su di una crisi nazionale già in atto, hanno sacrificato gli enti locali riducendoli al compito di estensori ed esattori di tributi. Inoltre hanno loro sottratto risorse, condannandoli a incassare unicamente il malcontento della cittadinanza per la carenza e l’inefficienza dei servizi divenuti insufficienti a causa del mancato trasferimento di fondi da parte dello Stato, che ha determinato l’inadeguatezza delle finanze locali impossibilitate a dare risposte ai diritti reclamati dai cittadini.

In particolare il Sud non solo non vede risposte a una situazione specifica e antica di maggior disagio, ma registra crescenti disattenzioni specifiche verso la terza città d’Italia, la prima del meridione, per popolazione, storia e cultura.

Si ritiene altresì che, nel solco del rispetto e della corretta applicazione attuativa della Costituzione repubblicana, sia individuabile un percorso d’autonomia amministrativa che permetta di dare risposte e soluzioni ai diritti della cittadinanza locale. Un percorso che rappresenta un’occasione per dimostrare valori, professionalità e adeguatezza della nuova classe politica e dirigente meridionale. Il tutto inquadrato in un processo collaborativo con altri territori del Sud per avviare un’autonomia macroregionale, all’interno della quale Napoli possa svolgere un ruolo fattivo, concreto e propositivo di capitale del Sud e faro del Mediterraneo.
 2)    Gestione Ciclo dei Rifiuti e Ambiente

Continuare a sostenere una opposizione intransigente alla costruzione di nuovi inceneritori nel territorio del Comune di Napoli, sviluppando sempre di più:
a)la raccolta differenziata “porta a porta”, incentivando la vendita di prodotti domestici alla spina, continuando a sviluppare le isole ecologiche per municipalità. Migliorare,compatibilmente alla disponibilità di addetti,la qualità e l’intensità dello spazzamento.
b) Realizzare  nuovi impianti di compostaggio nel territorio del Comune e altri “digestori” per i rifiuti organici e impianti per quelli secchi.
c) Promuovere, anche con incentivi, l’utilizzo delle energie rinnovabili come il fotovoltaico, iniziando a dotare i tetti degli edifici pubblici –che possano ospitarli- di pannelli fotovoltaici.
Hi-Tech e Sviluppo
a) Realizzare reti wireless, a tecnologia WiFi/mesh, WiMax etc etc… per consentire un accesso ad Internet veloce, gratuito o per lo meno economicamente accessibile, diffuse quanto più possibile in tutta la città, a partire dai punti di interesse storico e turistico, dai parchi cittadini, dalle biblioteche, dalle stazioni della Metro etc., per realizzare una grande rete Wireless cittadina, trovando sponsor di prestigio.
b) Promuovere e diffondere l’utilizzo di software Open Source per avere un risparmio per gli uffici comunali.

   3)  Mobilità

a) Completare, accelerando il programma già avviato, il percorso delle linee della metropolitana ed integrare la rete delle varie linee metropolitane e funicolari, completando il progetto già avviato negli anni precedenti.
b) Potenziare il trasporto pubblico, favorendo la mobilità sostenibile (car sharing, bike sharing), programmare corse notturne per metro e funicolari almeno nel weekend.
c) Istituzione di nuove ZTL estese, prevedendo il controllo elettronico dei varchi e delle corsie preferenziali. Potenziamento piste ciclabili.
d) Potenziare il collegamento con luoghi turistici difficilmente raggiungibili, utilizzando bus navetta, a metano oppure ad alimentazione elettrica, per render accessibili luoghi fondamentali del turismo e della cultura.
e) Introdurre tariffe ed abbonamenti a basso costo per le fasce più disagiate della cittadinanza, per le famiglie numerose e per quegli enti che implementano correttamente il piano spostamento casa lavoro.
f) Migliorare il sistema informativo della rete dei trasporti cittadini, attivando specifici punti informazione

   4)  Politiche di sviluppo sociale

a) Orientare la spesa del Comune di Napoli, specialmente quella delle mense scolastiche, ai prodotti di qualità dell'agricoltura campana e del Mezzogiorno sostenendo le produzioni dell’agroalimentare, quelle sane, di qualità e biologica campana nell’ottica di rilancio e sviluppo dell’economia del territorio.
b) Sostegno alle aziende del territorio in relazione alla perdurante crisi economica, prevedendo strumenti al loro sostegno/conversione
c) Percorso di sostegno e reintroduzione al lavoro per le persone che perdano il posto di lavoro; prevedendo anche l’assistenza per la sospensione del pagamento dei mutui contratti con le banche fino all’avvenuta riassunzione del lavoratore, con rimodulazione del tasso di interesse dell’eventuale mutuo in essere.
d) Sostegno alle famiglie con a carico anziani, disabili, bambini, prevedendo convenzioni comunali con le strutture sul territorio (case di riposo, strutture di sostegno, asili, ecc.). Assegno si sostegno alle giovani coppie per la prima casa ed i nascituri, per un aiuto concreto alle famiglie.
e) Sostegno alle lotte dei precari della scuola

 5) Urbanistica, sicurezza e politiche storico-culturali

a) Continuare nell’opera di restauro e preservazione dal degrado di monumenti del centro storico .
b) Riqualificazione del patrimonio immobiliare della città e la rimodulazione delle concessioni e licenze anche in funzione della vocazionalità e capacità di delle diverse zone della Città.
c) sicurezza: potenziamento della dotazione di telecamere, includendo tavoli di ascolto con la cittadinanza per verificare la percezione relativa alla sicurezza urbana.
d) Promozione di attività di formazione per la rinascita dell'enorme patrimonio delle arti applicate, a salvaguardia e riproposizione di un artigianato che ha visto sempre il Meridione in prima fila perché custode e promotore, ieri come oggi, delle più straordinarie eccellenze e creatività.
e) Creazione di presidi di legalità in ogni quartiere della città realizzando sportelli di denuncia (anche anonima) di azioni d'oppressione, prevaricazioni o gravi reati di tipo camorristico o genericamente mafiose. Sostegno ai testimoni di giustizia, e a quelle associazioni createsi nel nostro territorio a difesa e diffusione di concetti della legalità e anche d’operatività in siti confiscati alla camorra.
f) Continuare nella rivisitazione della toponomastica locale, modificando l’intitolazione di strade e piazze attualmente dedicate a personaggi le cui responsabilità in merito a massacri nel paese, specie al Sud, sono ormai universalmente accertate.


Partito del Sud –Meridionalisti Progressisti con Luigi de Magistris