...per il recupero della memoria storica, per la difesa, il riscatto ed il futuro del popolo meridionale, per una vera rappresentatività politica del Sud...

sabato 31 ottobre 2015

Armando Vittoria Dirigente Prov.le S & L al Congresso Naz.le PdelSUD



Armando Vittoria membro Coord. Prov. SEL Napoli e Assessore III Municipalità Napoli.

“Il Momento è adesso !” Ecco il manifesto politico del Partito del Sud



Nell’ultimo congresso di Napoli il Partito del Sud ha presentato il suo manifesto politico dal titolo: “il Momento è adesso !”. Ecco il testo integrale letto da Natale Cuccurese durante i lavori:
IL MOMENTO E’ADESSO!
Manifesto politico
Da anni discutiamo della situazione del Mezzogiorno, sempre più “Sud” d’Europa e della stessa Italia, anch’essa

cuccurese
volente o nolente, nella sua interezza, “Sud” del vecchio continente. Antichi e recenti governi hanno portato le regioni del Meridione verso la desertificazione imprenditoriale, economica e la fuga inarrestabile di menti e braccia.
Nel contempo, negli ultimi 30 anni, si è assistito a una crisi politica, culturale, morale ed economica che ha investito il Paese e che ne sta rendendo sempre più incerto il suo cammino democratico.
Le parole magiche “crescita” e “sviluppo”, sbandierate entrambe per forzare la mano ed affrettare qualsiasi decisione, hanno fuorviato l’azione dei Governi e bloccato qualsiasi capacità progettuale, innovativa e sostenibile, conducendo il cittadino in un percorso ad ostacoli che lo ha visto, nella voce dei media, prima venir ridotto al ruolo di consumatore ed ultimamente di contribuente, marcando così sempre più distintamente la sua conversione da cittadino a suddito.
Siamo convinti che il Sud Italia e il Sud Europa possano dare un loro contributo a una rinascita civile, sociale ed economica partendo proprio da quella visione di sviluppo e crescita legata non tanto a modelli finanziari e speculativi quanto a modelli legati alla valorizzazione delle terre, dei popoli, delle persone, della capacità aperta, accogliente e tutta mediterranea di gestire le relazioni.
Vogliamo erigere, su solide fondamenta, una rinascita identitaria, lenta e inarrestabile, che, basandosi su antichi e non dimenticati valori, possa permettere di rivoluzionare in modo democratico questo paese nella sua interezza.
Una rinascita che, partendo da Sud, abbia respiro nazionale ed internazionale, riportando l’intero Paese a quel ruolo di faro della cultura, dell’economia, e delle coscienze nel Mediterraneo e in Europa.
Vogliamo ripartire dagli antichi valori della tradizione democratica e repubblicana per ridare slancio a una Carta Costituzionale, la nostra, mai applicata fino in fondo in tutte le aree di un Paese che spesso vede, nei fatti, una classificazione dei suoi cittadini per censo, condizione sociale, provenienza geografica, colore della pelle, affettività, marcandone così sempre più distintamente le diversità che appestano da sempre questo Paese impedendone il progresso.
Vogliamo, insieme a tutti coloro che lo vorranno, concorrere a costruire una prassi politica aperta e partecipata, portando, dal basso, nelle istituzioni le esperienze nate nel volontariato, nella società civile, nel precariato, nei movimenti, nei luoghi di lavoro, nelle scuole.
Siamo a favore di una “Rivoluzione Meridionale” pacifica e foriera di progresso e sviluppo per il Mezzogiorno e quindi per l’intero Paese. Con il Sud si riparte non è uno slogan, ma una convinzione. Siamo certi che le politiche liberiste e contigue alla finanza che hanno visto pensare il nostro Paese diviso in un grande area produttiva, il nord, e un altrettanto grande area di mercato il sud abbiano portato guasti inimmaginabili, specialmente ora che il potere d’acquisto delle famiglie e dei cittadini italiani si è ridotto ai minimi termini. Il tutto unito ad un’emergenza democratica, fra Governi tecnici italiani e decisioni di organi sovranazionali, in larga parte nominati e non legittimati da votazioni democratiche, che dirigono e controllano in modo asfissiante ogni aspetto della nostra vita.
I servizi, il modello di sviluppo applicato nel corso dei decenni e ancor più tra la fine del secolo scorso e questo inizio di terzo millennio al nostro Paese, se non nelle intenzioni, nei fatti, fanno pensare ad un Sud come colonia da utilizzare come luogo di approvvigionamento per le risorse energetiche di cui tutto il Paese beneficia, come immensa pattumiera di rifiuti speciali e pericolosi, come serbatoio di voti per questo o quel potentato, come area nella quale fare accordi con le mafie piuttosto che essere al servizio dei cittadini, dei ceti produttivi e del suo sviluppo
Crediamo che la Costituzione e la sua completa applicazione sia una delle armi che abbiamo per emanciparci e liberarci da lacci e lacciuoli che ci opprimono. L’uguaglianza fortemente voluta dai padri costituenti come pilastri a sostegno della Repubblica nata dalla Resistenza, non solo prevedeva e prevede un intervento dello Stato uguale per tutti i cittadini (peraltro fin qui poco o per nulla attuato), ma anche una giustizia sociale che impone il supporto e l’aiuto per chi ha bisogno.
Riscopriamo, qui ed oggi, da Sud e non solo da questo sud, l’entusiasmo, la passione, e la fiducia nel futuro. Diciamo basta con la rassegnazione! Partecipiamo attivamente alla vita sociale e politica di questa Terra!
Pensiamo che l’indifferenza non paghi ed anzi lasci il campo ai peggiori istinti di uomini e partiti che stanno riducendo a brandelli gli ultimi spazi democratici del paese.
Non possiamo stare alla finestra per vedere come va a finire: bisogna tornare ad essere Partigiani, ad essere cittadini attivi!
Vogliamo liberare il Paese dall’egoismo, dal malaffare e dal compromesso, dalla mala politica, dalle mafie, apriamo le porte dei palazzi del potere ai tanti italiani onesti che vogliono progettare con noi un futuro diverso per il Paese e per i propri figli. Facciamo uscire da quei grigi palazzi il puzzo del compromesso morale, per far entrare il profumo della libertà.
Siamo convinti, pertanto, che la Costituzione, non a caso oggi sotto attacco, non vada modificata nei suoi principi fondanti, ma finalmente e solo applicata.
Non avremmo avuto situazioni abominevoli come l’Ilva di Taranto, dove i cittadini devono scegliere tra lavoro o salute, o come la “Terra dei Fuochi” dove gli interessi di un capitalismo italiano (e non solo) becero e senza scrupoli, quasi sempre proveniente da nord e quasi sempre colluso con mafie e consorterie, predominano sul diritto alla salute di popolazioni avvilite da un’emergenza sanitaria unica al mondo.
Siamo contro il segreto di Stato quando questo significhi accomodamento con le mafie, o peggio ancora, occultamento delle collusioni di pezzi di Stato e ampie parti della criminalità organizzata.
In nessuno di questi casi ci possono essere prerogative istituzionali che favoriscano omertà e occultamento delle verità. Siamo per uno Stato che volti per sempre pagina e cancelli tutti i lati oscuri della sua storia partendo dalle stragi dimenticate o nascoste dal risorgimento in poi, per restituire onore a tutti coloro che hanno combattuto per difendere la propria terra e i propri diritti, fino ad arrivare alle stragi degli anni di piombo, agli attentati di mafia, agli ecoreati contro i territori che avvelenano le popolazioni che in questi territori abitano.
Vogliamo uno Stato che si faccia carico delle bonifiche necessarie, non limitandosi alle sole promesse. Vogliamo uno Stato che garantisca Lavoro e Salute come diritti costituzionali inalienabili. Vogliamo uno Stato ed una politica che non pensi solo al reperimento di risorse e all’imposizione delle tasse quali amministratori delegati di potentati finanziari sovranazionali. Che la politica riprenda il primato che le spetta ridimensionando questi potentati, privilegiando la risposta ai bisogni reali del popolo. Libera economia di mercato, non privatizzazioni a favore di amici degli amici a cui svendere il patrimonio pubblico, sempre pronti a statalizzare le perdite e privatizzare gli utili, libera economia unita però ad un deciso intervento pubblico per rilanciare l’occupazione, redditi, consumi. Creazione di una rete di protezione sociale, sulla falsariga di quelle scandinave, a beneficio e protezione delle classi lavoratrici e dei più deboli.
La Costituzione della Repubblica Italiana dice al suo primo articolo che “L’Italia è una Repubblica fondata sul Lavoro… ” e nell’articolo 32 dice: “… La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività…” non si può ignorare – che riconoscendo nel lavoro il fondamento della Repubblica la Costituzione pone un limite alla proprietà, sottoposta al vincolo della «funzione sociale» e della «utilità generale». Senza di che non avrebbe senso l’affermazione secondo cui «la Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendono effettivo tale diritto» (Art. 4). Nella nostra Costituzione è il lavoro, e non il capitale, il fondamento che tiene insieme i principi di libertà e di uguaglianza ridisegnando in termini moderni i diritti che ne derivano. La conseguenza è che si sta dalla parte del capitale i diritti di libertà e di uguaglianza si indeboliscono e vengono attaccati. È precisamente questa la fase che stiamo vivendo. Dove è finito il diritto «a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del lavoro» sufficiente ad assicurare «una esistenza libera e dignitosa», insieme al diritto al riposo settimanale e alle ferie retribuite? (Art.36). E il diritto alla parità di retribuzione per pari lavoro tra uomini e donne? (Art. 37). E quello alla pensione e all’assistenza sociale? (Art. 38). In discussione è anche il diritto per «i capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi» «di raggiungere i gradi più alti degli studi» (Art. 34), lo sviluppo della cultura e della ricerca, nonché la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico (Art. 9). Ecco perché chiediamo per il Sud e per tutto il Paese semplicemente l’applicazione della Costituzione, senza se e senza ma, pensiamo di averne diritto.
Siamo quindi contro qualsiasi modifica in senso repressivo e verticistico dei principi e dei valori contenuti nella Carta Costituzionale specialmente se con essa si vuole rendere non possibili o meno facili le proteste popolari, le manifestazioni in genere, i diritti sindacali, la presentazione di giuste istanze dai territori e ogni forma di censura.
Abbiamo profonda fiducia nelle genti del Sud, nella loro e nostra caparbietà, vogliamo essere quel Partito del Sud, meridionalista e progressista, in grado di incarnare le istanze di questa terra tenendo conto delle giuste considerazioni meridionaliste da Gramsci a Dorso senza populismi e unanimismi da sempre inutili e pericolosi con le loro derive per la democrazia e la crescita dei popoli.
Secondo la nostra Costituzione, l’Italia è una Repubblica unita ed indivisibile i cui cittadini possono e devono accedere a tutti i diritti e sono obbligati ad adempiere a tutti i doveri. Ecco è a questa parità a cui aspiriamo; parità non formale, ma di sostanza, suffragata da politiche in grado di rendere concreti quelli che sono principi sacrosanti e inconfutabili.
Il Sud è in grado di contribuire alla crescita e al rilancio di questo Paese e già lo sta facendo con le sue risorse, i suoi uomini migliori, i servitori di uno Stato che da sempre hanno donato anche la vita affinché i diritti e le libertà di tutti fossero garantiti.
Siamo perciò per garantire, a tutela della democrazia, il diritto alla libera espressione, alla pacifica protesta, all’assoluta uguaglianza, al lavoro, alla salute.
Pensiamo che i ragazzi e le ragazze del Sud abbiano il sacrosanto diritto di poter studiare e lavorare nella loro terra e di prevedere in essa un futuro per sé e per i propri figli. Immaginiamo che, per i nostri ragazzi, la possibilità di partire per studiare, lavorare e formarsi una famiglia fuori dal proprio contesto d’origine, debba essere una scelta e non un obbligo. Il diritto di intraprendere a pari condizioni con il resto del paese, anche nei servizi e nelle infrastrutture.
E’ necessario attraverso lo strumento del Partito del Sud favorire il passaggio dalla fase di protesta alla fase progettuale per ricostruire questo nostro Paese tirando fuori dalle tasche le nostre mani pulite, per costruire quelle fondamenta che permettano di presentare al mondo un paese realmente unito che non sia più zavorra, ma motore di iniziative concrete.
Abbiamo bisogno di lavorare a nuove forme di economia che partano dalla bellezza della natura, delle opere d’arte e delle vestigia di un glorioso e ricco passato, dalla ricchezza delle sue tradizioni, dalla capacità di utilizzare la terra in modo innovativo, dall’utilizzo intelligente e innovativo delle nuove tecnologie e della ricerca, dalla valorizzazione delle nostre istituzioni universitarie di antichissima e illustre tradizione, dalle nostre città che sono state crocevia, nella storia, di popoli e culture fin dalla notte dei tempi.
Abbiamo bisogno di restituire al Sud la sua capacità produttiva, ma anche la sua capacità impositiva nella sua ritrovata autonomia non consentendo “l’emigrazione delle sedi sociali” delle grandi multinazionali che continuano a produrre ed inquinare a sud e a versare tasse e contributi al nord. Abbiamo bisogno di investire in settori strategici e in infrastrutture altrettanto strategiche.
Abbiamo bisogno di un modello di economia rispettoso dell’ambiente ed alternativo all’attuale, fondato su di un uso collettivo della terra. Abbiamo bisogno di non consumare più e distruggere, ma preservare, valorizzare per far conoscere.
Siamo per dare in adozione e far fruttare i terreni e gli stabili abbandonati, così come quelli confiscati alle mafie. Abbiamo bisogno di dare valore alle biodiversità e alle antiche arti e mestieri.
Abbiamo bisogno di rendere fruibili alla collettività le risorse dei territori, di proteggere le specificità, le produzioni.
Pensiamo sia fondamentale rilanciare il ruolo centrale e trainante della scuola, che sia una buona scuola nei fatti e non negli slogan.
Pensiamo a un modello di economia sociale che punti al bene comune e preveda una più stretta collaborazione fra istituzioni cittadine e privati.
Pensiamo a uno Stato Federale che dia ampio spazio alle autonomie di Regioni, Macroregioni e Città, specialmente metropolitane, in grado di disegnare e progettare il proprio futuro andando ad arricchire e sostenere la crescita dell’intero Paese valorizzandone peculiarità e differenze, non soffocandole. Ci vogliamo battere, in primo luogo, per riappropriarci di quella democrazia oggi commissariata, da governi e parlamentari eletti con legge incostituzionale e che in aggiunta vogliono anche stravolgere la Costituzione, da istituzioni finanziarie sovranazionali che poco hanno di democratico e che privano ogni giorno di più i cittadini di opportunità di sviluppo e di spazi di libertà, lasciando in luogo della democrazia partecipata solo vuoti simulacri. Noi diciamo che c’è bisogno di più Europa, non certo di questa Europa tecnocratica, ma quell’Europa del “Manifesto di Ventotene”, progressista e rispettosa delle autonomie dei territori e dei loro cittadini.
E’ libero un uomo che ha fame, ha necessità, non ha lavoro, non può nutrire e vestire decentemente sé stesso e la propria famiglia? Diceva il Presidente Pertini. Che dignità ci aspettiamo che possa avere ancora un uomo ridotto in queste condizioni? Che tipo di pensiero ed autonomia di scelta politica può esercitare? Che tipo di istruzione può dare ai propri figli? E’ un Paese realmente democratico e libero un paese che riduce così propri cittadini? La libertà senza giustizia sociale è solo una vuota parola!
È giunta l’ora di mettersi in movimento per riconquistare una nuova centralità nella vita del Paese.
Su queste basi vogliamo predisporre un cammino comune che preveda la partecipazione di tutti quei liberi cittadini del sud, e non solo del sud, stanchi di subire e chinare la testa!
Per questo, abbiamo deciso di sottoscrivere questo manifesto, per raccogliere e discutere le proposte che verranno dai cittadini, comitati, movimenti, per allargare quella che è oggi la base del nostro Partito, riscriverne, se servirà, il programma allargandolo nel caso ad altre tematiche condivise.
Ripartire, si, ma questa volta da Sud, in un percorso che unisca realmente il paese, rendendo realmente fratelli fra loro tutti gli abitanti della penisola, con un ventata di libertà e d’aria pulita che spazzi una volta e per sempre le incrostazioni che ci hanno portato a sprofondare nell’attuale abisso!
Discuteremo di tutto partendo dai valori irrinunciabili e fondamentali attorno ai quali questo appello è nato: Costituzione, democrazia, giustizia sociale, legalità, pace, solidarietà, lavoro, laicità, protezione dell’ambiente, economia dei beni comuni, diritti, doveri, lotta alle mafie e alla corruzione, discriminazioni razziali e di genere, impegno per i diritti universali alla libertà e contro ogni tipo di sfruttamento.
Per far questo dichiariamo di proseguire il cammino intrapreso da anni anche con la collaborazione con quei politici amici che hanno dato ampia prova in passato di coerenza e affidabilità, sempre muovendosi all’interno di quell’area progressista che maggiormente rispecchia i nostri valori gramsciani.
Qualche mese fa, non a caso, abbiamo dato alle stampe il libro “Con il Sud si Riparte” . Un libro scritto a più mani che rappresenta un primo progetto, uno strumento di confronto tra quanti hanno a cuore le sorti del nostro Sud. Per capire la nuova geografia del potere, le disgregazioni, le menzogne, le nuove colonizzazioni, gli sfruttamenti da fronteggiare e le nuove speranze, i sogni e i bisogni da organizzare. Occorre mobilitarsi per battere antiche e nuove umiliazioni, i saccheggi e la fine del lavoro, le disoccupazioni e le miserie della precarietà che si profilano all’orizzonte.
Significativo a tal proposito che la prefazione del libro sia stata scritta dal Sindaco di Napoli De Magistris, mentre l’introduzione dal “Sindaco di Puglia” Emiliano, due persone che, pur operando in ambiti diversi, già danno voce politica, anche con la loro storia personale e con il loro sentire, alla necessità, ormai ineludibile, di trovare soluzione concreta e percorribile alle tante problematiche che attanagliano da troppo tempo il Sud.
Unire le tante voci di resistenza democratica sinergiche negli obbiettivi,nelle strategie e condivisione dei valori per modificare lo status quo, non in modo velleitario ma fornendo soluzioni percorribili, è un’esigenza e diventa una missione del nostro Partito. Il motto più bello della scuola di Barbiana di Don Lorenzo Milani era: “Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne insieme è la politica, sortirne da soli è l’avarizia”. Questa frase lancia un messaggio esplicito di impegno politico; solo unendo le varie voci dei senza potere, alternative all’attuale sistema, possiamo cambiare il nostro destino ed il nostro Paese, per prendere parte a quella rivoluzione permanente, pacifica e democratica, che sola può cambiare il destino del Sud, dell’Italia e dell’Europa.
Il momento è adesso!”
Natale Cuccurese
Persidente Nazionale del Partito del Sud

Antonio Russo Dirigente Naz.le ACLI al Congresso del PdelSUD...



Il dott. Antonio Russo, consigliere nazionale delle ACLI ha parlato di capitalismo sociale, di Autonomia. Il Separatismo non ci Appartiene bisogna allargare l'idea d'Europa per rafforzare Il Sud del continente.IL Federalismo e la Macroregione per rafforzare le autonomie locali e creare un tipo di economia diversa. Valore etico ed impresa.Un intervento illuminante ed interessante condiviso dai presenti.

Video/Podemos al V° Congresso Naz.le PdelSUD. L'intervento di Fernando Martinez de Carnero..


Convergenza di idee a programmi avvicinano Podemos al Partito del Sud. Bisogna costruire una nuova Sinistra e una nuova Europa.

Fernando Martinez De Carnero di PODEMOS Al Congresso del Partito del Sud:

"La maggior parte dei dirigenti di Podemos sono neogramsciani, c'è una forte necessità di alleanze e solidarietà a livello europeo, la mancanza d' internazionalizzazione è un grosso problema della sinistra, servono nuove strategie. In questo Congresso riscontriamo tantissimi punti condivisibili che vanno anche su linee guida della nostra formazione, quindi trasmetto la mia solidarietà e sostegno al Partito del Sud orientato chiaramente su idee in cui riscontriamo tantissimi punti di convergenza."



lunedì 26 ottobre 2015

Report V° Congresso Naz.le Partito del Sud! Video, foto e Comunicato Stampa


Importante e significativo, nonchè molto riuscito, V° Congresso Nazionale del Partito del Sud a Napoli, Sabato 24/10/2015, con tanti ospiti ed interventi tra cui quelli del Sindaco di Napoli Luigi de Magistris, il rappresentante spagnolo in Italia prof. Fernando de Carnero di Podemos, e il collegamento via Skype del governatore di Puglia Michele Emiliano!




Da Napoli e dal Partito del Sud la sfida per far ripartire il Paese da Sud, in una visione più mediterranea dell’Europa



Fernando de Carnero di Podemos col Presidente del PdelSud Natale Cuccurese e Luigi de Magistris

                                                         COMUNICATO STAMPA


Si è tenuto sabato a Napoli, presso l’hotel Alabardieri, il V Congresso nazionale del Partito del Sud che ha visto un’ampia partecipazione di ospiti nazionali e internazionali e di iscritti e simpatizzanti del Partito del Sud.

Dopo l’intervento introduttivo di Andrea Balìa, Vicepresidente nazionale e padrone di casa perché della federazione campana del partito, è intervenuto il Presidente nazionale Natale Cuccurese che ha tracciato dapprima un excursus di quanto fatto dal Partito del Sud dal precedente Congresso 2013 ad oggi e poi ha letto il documento programmatico e manifesto politico del Partito del Sud per i prossimi due anni dal titolo: “Il Momento è adesso!”.
Documento subito molto apprezzato e condiviso dagli ospiti presenti per chiarezza di obiettivi, coerenza di linea politica, visione strategica per il futuro del sud, dell’Italia, dell’Europa, del Mediterraneo.



Sono stati in tanti ad intervenire, a cominciare da Antonio Russo membro della direzione nazionale delle ACLI, che ha subito elogiato il documento presentato dal Partito del Sud confermando che sui diritti, sullo sviluppo, sul sud e sull’intero Paese c’è tantissimo da fare.



Particolarmente apprezzato anche l’intervento di Fernando Martinez De Carnero che ha parlato dei punti di contatto che ci sono tra visione politica meridionalista e mediterranea del Partito del Sud e PODEMOS e ha ribadito come moltissime delle cose scritte nel documento programmatico del partito sono coincidenti con le tesi di Podemos in Spagna.

   
                                           

Tutti interessanti, arricchenti e portatori di ulteriori contributi al dibattito gli interventi che si sono succeduti durante la mattinata e tra questi citiamo: Michele Ammendola del comitato ioLotto, Patrizia Lusi del PD di Puglia, Francesco Emilia Borrelli Consigliere Regionale campano dei Verdi, Nino Daniele Assessore del Comune di Napoli alla Cultura con un messaggio, Pino De Stasio consigliere Municipalità II del Comune di Napoli, Pietro Golia editore Controcorrente, Antonio Luongo Consigliere Comunale Napoli, Fiore Marro presidente nazionale CDS, con un messaggio, Massimo Costa di “Sicilia Nazione” con un messaggio,  Armando Vittoria membro Coord. Prov. SEL Napoli e Assessore III Municipalità, Antonio Russo Direttivo Nazionale ACLI.














I lavori della mattina si sono conclusi con gli ottimi interventi di due ospiti illustri del Congresso e cioè del Sindaco di Napoli Luigi de Magistris (di cui riproponiamo la registrazione dell’intervento) e di Michele Emiliano Governatore della Puglia collegatosi da Bari via Skype (di cui riproponiamo la registrazione dell’intervento).












Nel pomeriggio i lavori del congresso sono proseguiti solo per agli iscritti, procedendo all’approvazione dei Bilanci 2013 e 2014, del documento politico proposto nel corso della mattinata, di mozioni proposte da iscritti al Partito. Si è proceduto inoltre alla votazione, in una rosa di quattro, di un nuovo simbolo rappresenterà il Partito del Sud già dalle prossime tornate elettorali e che sarà presentato nelle prossime settimane non appena registrato. L’attuale simbolosarà utilizzato per pubblicazioni, eventi di carattere divulgativo storico e culturale.
Durante i lavori è stato eletto il Consiglio direttivo nazionale ed è stato confermato con votazione unanime Natale Cuccurese come Presidente del Partito del Sud e come Vicepresidenti Andrea Balìa e Michele Dell’Edera. Il Consiglio direttivo nazionale, composto da 16 persone, si avvarrà della collaborazione di Responsabili Aree Tematiche interni al Partito per intervenire con sempre maggior prontezza, competenza e propositività su argomenti sui quali il Partito andrà ad impegnare la propria azione nei prossimi mesi. 


Pagina intera su "il Mattino" di Domenica 25/10/2015



venerdì 23 ottobre 2015

Domani, Sabato 24/10/2015 V° Congresso Nazionale del Partito del Sud a Napoli!


          
COMUNICATO STAMPA 

Si svolgerà il prossimo 24 ottobre, presso l’Hotel Alabardieri a Napoli in via Alabardieri, il V° Congresso Nazionale del Partito del Sud – Meridionalisti Progressisti. 
Il Congresso che si aprirà nella mattinata del 24 con le relazioni di Natale Cuccurese, Presidente Nazionale e di Andrea Balia, Vice Presidente, prevede nel corso della mattinata la partecipazione di importanti personalità del mondo istituzionale, politico e associativo quali:

Luigi De Magistris - Sindaco di Napoli 
Michele Emiliano – Presidente Regione Puglia 

Michele Ammendola – Comitato ioLotto 
Francesco Emilio Borrelli – Consigliere Reg. Campania, Verdi
Ciro Borriello – Assessore allo Sport Comune di Napoli 
Nino Daniele – Assessore Cultura Comune di Napoli 
Alessandro De Lisi – First Social Life 
Gigi Di Fiore – Giornalista del “Mattino”, scrittore 
Pino De Stasio – Consigliere II Municipalità di Napoli, Prc 
Carlo Giordano – Resp. Provinciale di Napoli, SEL 
Pietro Golia – Editore Controcorrente 
Antonio Luongo – Cons. Comunale Napoli
Patrizia Lusi – PD Puglia 
Fiore Marro – Presidente CDS 
Fernando Martinez De Carnero - Podemos 
Matteo Marolla – Assoc. Sacco e Vanzetti 
Antonio Russo – Consigliere Nazionale ACLI 
Vincenzo Peretti – Resp.le Reg. Campania Verdi
Alessio Postiglione – Giornalista, Staff Sindaco de Magistris
Massimo Preziuso – Innovatori Europei 
Carmine Sgambati – Cons. Comunale Napoli 
Salvatore Vozza – Dirigente SEL Campania

Associazione demA
N.C.O – Nuova Cooperazione Organizzata 
Rubriche Meridionali 
Stamperia dei Foglianti 
Sud Project Camp 

Il momento è adesso!



Poco più di un anno fa, noi del Partito del Sud scendemmo in piazza, senza esitazioni, per sostenere il Sindaco de Magistris e chiedergli di resistere!
La piazza era illuminata dalle nostre bandiere. Insieme a noi tanti amici di altri Partiti ed Associazioni, tutti uniti a difesa del Sindaco e di Napoli.

Siamo scesi in piazza senza se e senza ma, senza calcoli politici, senza chiedere nulla, ma convinti nel profondo dell' onestà del Sindaco e del fatto che solo unendo gli sforzi e sostenendo nella comune lotta le persone per bene ci sia una speranza di salvezza per questo Paese .
Avevamo ragione e ne siamo felici!
Battersi e non abbattersi era lo slogan del nostro terzo Congresso, lo abbiamo messo in pratica anche in quella occasione.
Adesso bisogna procedere su questa strada, verso l'autonomia di Napoli, del Sud e verso quella democrazia compita che attendiamo per tutti da troppi anni.

Si liberi l'intero Paese dai lacci che ne hanno frenato da sempre lo sviluppo producendo metastasi criminali che ammorbano le istituzioni e rendono impossibile il vivere. Apriamo le finestre alla brezza di speranza che arriva da Napoli.
Il momento è adesso!

Natale Cuccurese
Presidente Nazionale Partito del Sud

giovedì 22 ottobre 2015

Conf.Stampa L. de Magistris assoluzione processo. Noi del PdelSUD c'eravamo...




Serena ma al contempo veemente conferenza stampa del sindaco di Napoli Luigi de Magistris sull'assoluzione al processo nei suoi riguardi in appello, circa condanna risalente ormai a quasi 8 anni fa su indagine denominata "Why not?", come da sentenza di ieri 21/10/2015.
Davanti ad uno straripante uditorio, in Sala Giunta a Palazzo S. Giacomo Comune di Napoli, costituito da numerose Tv, stampa, consiglieri comunali, collaboratori del sindaco, associazioni e rappresentanti di partiti, nonchè sostenitori del sindaco, il primo cittadino di Napoli ha esternato la sua soddisfazione per l'esito positivo della vicenda. Parole velate d'ironia per chi non avrà avuto grande piacere dall'esito della sentenza, e la volontà nei mesi a venire di spiegare sempre meglio questa lunga e travagliata vicenda anche facendo nomi e cognomi dei personaggi che l'hanno provocata e gestita in maniera quanto meno pericolosa e discutibile. 
Grandi applausi di partecipata adesione e sostegno dai numerosi presenti.
Noi del Partito del Sud c'eravamo, doverosamente, a testimoniare la nostra vicinanza, sostegno e convinta collaborazione ad una persona ed amministratore dall'alto profilo morale e politico a noi vicino.




Partito del Sud - Napoli


lunedì 19 ottobre 2015

Grazie ad ADI Campania (S.Cozzolino PdelSUD) torna "Op.cit.", prestigiosa rivista d'arte e architettura..




Grazie all'interessamento dell'arch.tto Salvatore Cozzolino Presidente della Delegazione territoriale Adi Campania (Associazione Disegno Industriale) e Consigliere della sezione "Guido Dorso" di Napoli del Partito del Sud, la prestigiosa rivista di critica d'arte e architettura contemporanea (fondata e diretta dal famoso architetto napoletano Renato De Fusco), nota e apprezzata in tutt'Italia, torna alle stampe, e quindi in libreria e per gli abbonati.
Il tutto per la sponsorizzazione d'una prestigiosa azienda aerospaziale campana individuata e sensibilizzata dall'arch.tto Cozzolino.
Un ulteriore esempio di come "Con il Sud si riparte", così come illustra bene Cozzolino nel suo articolo d'introduzione, di cui riportiamo alcuni passaggi,  nelle pagine Adi Campania del nuovo numero.

Presentazione

Percorsi e ricorsi

"La storia della rivista Op.cit. incrocia stabilmente quella dell'ADI nel 2005;da quel momento la prestigiosa rivista di riflessione sull'arte, l'architettura e il design, sarà stampata per 10 anni con il supporto economico dell'Associazione per il Disegno Industriale e conterrà un "sedicesimo" di notizie e contributi associativi.....

.....Il ritorno delle 16 pagine di confronto e informazione associativa coordinate dalla Delegazione della Campania, reso possibile dalla sponsorizzazione d'un'industria aerospaziale di rilievo internazionale,coincide con l'anno forse più cupo della crisi manifatturiera che investe il Mezzogiorno d'Italia e con il momento in cui il direttore Renato De Fusco completa la sua ultima fatica editoriale e pubblica un saggio dal titolo "Design e Mezzogiorno tra storia e metafora"....il libro, non solo ripercorre la storia dei primati (e delle spoliazioni) dell'industria manifatturiera e culturale del meridione, inteso con i confini del Regno delle Due Sicilie,ma stabilisce una chiave di lettura dei fenomeni in cui il design che è la "metafora del progresso"spiega la parabola di ieri e il destino futuro del Mezzogiorno che invece è la metafora dell sviluppo mancato.....

Ed è curioso che proprio pochi mesi prima sia stato presentato un altro volume che propone ancora una visione originale delle opportunità delle aree più periferiche rispetto ai centri storici del disegno industriale. "Con il Sud si riparte"(prodotto dal Partito del Sud ed. Controcorrente) è un libro scritto a più mani che nella introduzione propone gli interventi di due protagonisti della politica meridionale di profilo nazionale : Michele Emiliano (governatore della Puglia) e Luigi de Magistris (sindaco di Napoli).I saggi contenuti non analizzano solo questioni già note,ma propongono ricette inedite fondate sulla convinzione che sia la parte più in difficoltà del paese che deve diventare protagonista della nuova stagione di sviluppo"....

Salvatore Cozzolino

Partito del Sud - Napoli



sabato 17 ottobre 2015

"I fatti parlano sempre di più delle parole" di Michele Dell'Edera...





di Michele Dell'Edera


Si è fatto un gran parlare, soprattutto ad agosto, di questo famoso “piano per il sud” che il Governo con enfasi aveva annunciato per settembre. Diciamo che questa enfasi comunicativa era venuta fuori più perché, con le anticipazioni catastrofiche dello SVIMEZ, gli appelli di Saviano e i movimenti dei Governatori come Michele Emiliano e gli altri delle regioni del Sud, il Governo aveva bisogno di far vedere che la “partita sud” l’avrebbe giocata da protagonista non delegandola alla periferia.

Poi si è andati avanti con scaramucce e battaglie tra Governatori e Presidente del Consiglio che, dimostrando il suo grande attaccamento al mezzogiorno, preferì andare a vedere una partita di tennis (giocata da tenniste pugliesi, quindi del sud) piuttosto che aprire la Fiera del Levante e dare una risposta alle istituzioni locali meridionali là radunate.

Oggi forse si capisce di più di quella assenza. Il Presidente del Consiglio non venne a Bari perché sul sud allora come oggi non aveva nulla da dire. Le belle parole di ieri, quelle di agosto, sono state sostituite dai fatti di oggi e cioè l’assoluta assenza di qualsiasi “piano per il sud” e la presenza di tre slide, dico tre, nella presentazione della legge di stabilità presentata ancora con enfasi ieri.

Le famose tre slide cosa ci dicono: 1) che il Governo metterà ancora fondi sull’ILVA a Taranto (non si capisce dalle slide se per tutelare la produzione, la salute o tutte e due le cose). 2) Che si completerà la Salerno-Reggio Calabria, ma questo è un totem che da quasi mezzo secolo mettono in mostra tutti i Governi. 3) Che per la “terra dei fuochi” ci sono 450 milioni di euro diventati 150 in un Comunicato Stampa di Palazzo Chigi.

E’ chiaro che questo non è un piano per il Sud. E’ un “citare il sud” per liberarsi la coscienza. Ma il Governo non ha mente nulla di strategico per il sud. O meglio non ha proprio in mente il sud.
Oppure ci faccia capire.

Purtroppo ancora una volta le parole per la politica italiana sono una cosa i fatti un’altra. Renzi come gli altri sul Sud ha fatto parole… perché obbligato dalla sua voglia di comunicare sempre e comunque.

Il Sud dovrà fare da solo ripartendo da regioni e città.

Michele Dell'Edera
Partito de lSud - Puglia

Fonte: Italiatoday

"Io mi dissocio !" di Antonio Rosato..




Riceviamo e pubblichiamo:

di Antonio Rosato

Normalmente argomenti da lacrimuccia o macabri non mi appartengono, ma ci sono delle eccezioni che fungono e possono servire sia da denuncia sia come veicolo mediatico per far conoscere quello che i media sempre più spesso tacciono.

Tutto il mondo dovrebbe chiedere scusa per i tanti bambini, di qualsiasi razza e religione, seviziati, rapiti, stuprati e ammazzati. In particolar modo dovrebbero chiedere perdono tutti coloro che fanno  del male, così come quelli che voltano la faccia dall’altra parte preferendo far finta di ignorare il male, restando indifferenti di fronte all’orrore di eventi che spesso, pur accadendo a volte in paesi lontani, richiederebbero una maggior sensibilità ed attenzione.

Hasan Khaled Elmahania, così si chiamava un bambino palestinese, ed aveva solo  13 anni. Ieri  a mezzogiorno è stato inseguito attraverso le strade della colonia Besgat Za’if  nel territorio occupato di Gerusalemme. Il bambino dicono scappasse solo perché aveva paura di chi lo inseguiva accusandolo dell' accoltellamento di un colono.  Che ciò fosse vero o falso non è dato con sicurezza sapere, ma episodi come questi, per fortuna non sempre così tragici, in Israele sono purtroppo da qualche tempo a questa parte, dallo scoppio della nuova Intifada, all’ordine del giorno, con una violenza che spesso non risparmia o vede protagonisti proprio i più giovani. Fatto sta che sempre più spesso le cronache parlano di tragedie come questa e resta il fatto che ancora una volta chi rimane vittima sul selciato è un bambino, fra scoppi di ira, ritardi dei soccorsi, e una brutalità sui due fronti che appare sempre più cieca e inarrestabile,  ormai inammissibile.

Per quanto inutile adesso, chiedo perdono a lui, alla sua famiglia e indistintamente a tutti i bambini morti ingiustamente per cui non è stato fatto niente. Sarebbe meglio vergognarsi come uomini e donne, come padri e madri, come fratelli e sorelle, come essere umani. Probabilmente non avremmo mai potuto fare niente per cambiare il breve e terribile destino di questo ed altri bambini, tutti indistintamente vittime della violenza, ma non per questo ci si può sentire con la coscienza tranquilla. Anche senza colpe ci si sente macchiati e allo stesso tempo disgustati. Disgustati anche di un giornalismo che spesso tace pur essendo a conoscenza dei fatti ma che sempre più spesso rinuncia alla denuncia, così come ci si sente disarmati di fronte all’inerzia della politica. 
Come si può far finta di niente, come si può tacere di fronte a questa vera e propria mattanza di bambini che vede coinvolti anche altri paesi in altri Continenti? 

Emblematico ad esempio il caso del Brasile e la strage silenziosa dei meninos da rua, uccisi, cacciati e braccati come animali fra i vicoli delle favelasper “ripulire”, dicono, la città in vista delle Olimpiadi; giochi che dovrebbero essere un inno, la festa della gioventù, ed invece...


Tutto questo può sembrare incredibile, ma basta andare su qualsiasi motore di ricerca digitando qualche riferimento dei casi sopracitati per aprire una vera e propria galleria degli orrori. Per chi invece come il sottoscritto sente ancora quel senso di vergogna ma si sente impotente, non resta altro che fare opera di sensibilizzazione per chiedere al Governo italiano di prendere le distanze e condannare senza mezzi termini queste violenze e queste vergogne che toccano i più deboli ed indifesi; prendiamone almeno le distanze, cerchiamo di adoperarci a livello diplomatico con forza per fermare queste violenze. 

Se poi il Governo non lo fa  “Io mi dissocio” intanto!

Antonio Rosato

Partito del Sud - Lazio