...per il recupero della memoria storica, per la difesa, il riscatto ed il futuro del popolo meridionale, per una vera rappresentatività politica del Sud...

lunedì 30 giugno 2014

Un'altra importante battaglia del Comune di Napoli...



riceviamo dall'Ufficio Comunicazione del sindaco di Napoli Luigi de Magistris e postiamo :

A DIFESA DEL TEATRO TRIANON....

Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha sottoscritto l'appello per il teatro Trianon promosso da Legambiente Parco Letterario Vesuvio Onlus, Libreria della donne Evaluna, Legambiente Neapolis 2000. La petizione, con cui si chiede alla Regione di bloccare l'asta, prevista il 3 luglio, e alla Soprintendenza di porre il vincolo di destinazione d'uso all'immobile che ospita il teatro, è stata sottoscritta dal sindaco perché "si tratta di un tentativo legittimo e giusto di difendere un presidio culturale e artistico da sempre cosí importante per la nostra città. Il teatro Trianon, inoltre, è una realtà che assume anche una funzione sociale irrinunciabile in un quartiere come Forcella, di fatto rendendo concreto e tangibile quel ruolo che la cultura e l'arte possono e devono rivestire, trasformandosi in vero e proprio antidoto democratico e civico. Per questo, come Comune siamo disponibili ad aprire un tavolo di confronto, in particolare con la Regione Campania, per contribuire all'obiettivo di salvaguardare e proteggere questa importante esperienza artistico-culturale"
Lo afferma in una nota il sindaco di Napoli de Magistris. 

 -- Marzia Bonacci 
portavoce Luigi de Magistris

domenica 29 giugno 2014

Le dure parole di de Magistris al funerale di Ciro Esposito...




Ascoltate de Magistris e l'ovazione della folla! IMPRESSIONANTE!


giovedì 26 giugno 2014

Feriti a morte...



FERITI A MORTE…

di  Andrea Balìa

Chi legge questo titolo e non è di ultimo pelo, come il sottoscritto, ricorderà il famoso libro d’un grande scrittore napoletano, Raffaele La Capria, intitolato “Ferito a morte”, e penserà ad un facile furto dell’idea di questo best seller. Così non è anche se è innegabile che lo spunto arrivi da là. Il libro di La Capria si contraddistinse per la mirabile descrizione della “bella giornata” e dell’arpionamento d’un pesce nel golfo di Napoli, per l’appunto “ferito a morte”, come allegoria di quanto un’ammaliatrice città come Napoli possa marchiare indelebilmente, ferire un suo cittadino, inebriandolo ma condannarlo, in un certo senso tarpandogli le ali con un’appartenenza struggente ma vincolante.
Ben altre motivazioni meno liriche ma più “terrene” e drammatiche ci spingono a questa titolazione. 
Una brutta parte finale del mese di Giugno ha colpito chi ama il Sud con due tristi eventi. Prima la dipartita d’un ragazzone, dal peso improponibile ma comunque non sufficiente a contenere il suo grande e semplice cuore : Gennaro Brandolini Palumbo. Innamorato della sua terra, in modo nostalgico ma genuino. Aveva compreso che il segreto sta nel darsi da fare, superando la fase del “lamento”. Aveva messo su una piccola società con relativo marchio con cui confezionava e distribuiva prodotti alimentari del meridione. Questo lo distingueva da un certo “borbonismo” di maniera, talvolta solo pesante, folklorico e carente in propositività. Era rispettoso e semplice nei rapporti, e ciò lo rendeva simpatico tanto da lasciare molto amareggiati e con un vuoto notevole per la sua prematura dipartita. Non sarà semplice ritrovare e ricreare un altro Brandolini. Non a caso gli abbiamo fatto una dedica : “Addio Gennaro…riposa in pace, e che un cavallo bianco ti porti dal tuo Re, come alfiere della nostra terra”.
Il secondo triste evento è stata la morte di Ciro Esposito, il tifoso napoletano deceduto dopo 53 giorni per essere stato sparato a Roma, prima della finale di Coppa Italia. Un odio e una violenza inaccettabile che contraddistinguono il tifo calcistico in tutt’Italia, con un’aggravante insopportabile : l’odio perpetrato in modo costante e diffuso ovunque contro i napoletani e la sua tifoseria. Liquidare ciò solo con una deriva generica della violenza nello sport, ci sembra insufficiente, parziale e poco onesto e rispettoso in primis per questo povero ragazzo e per Napoli. Che anche nel calcio, in un tifo violento, Napoli, il Sud, debbano costituire la vittima prefigurata e designata è inaccettabile. E poichè la reazione con altra violenza non è ipotizzabile, si adoperi una giustizia celere e ferma che individui e punisca colpevoli e inadempienti come monito e doveroso risarcimento alla famiglia di Ciro Esposito e alla sua città; così come, puntualmente e doverosamente, ha richiesto Napoli col suo sindaco.

Insomma che non siano sottratte ai napoletani, ai meridionali tutti, le ragioni – storicamente già faticose – per, se non intonare, ma almeno ascoltare con sofferenza ma quantomeno senza vergogna un “fratelli d’italia…”

E che sia chiaro…..”feriti a morte”….ma non ancora morti!

Andrea Balìa

mercoledì 25 giugno 2014

Lutto cittadino a Napoli proclamato dal sindaco Luigi de Magistris per Ciro Esposito...



Luigi de Magistris




"Ciro e' morto. A Napoli proclamiamo il lutto cittadino. 

Per Ciro, per i familiari, per il nostro popolo. 

Per dire no al binomio calcio-violenza."


sabato 21 giugno 2014

giovedì 19 giugno 2014

Ancora una nuova sezione in Campania del Partito del Sud!




COMUNICATO Partito del Sud Campania

Continua la crescita ed il radicamento territoriale del Partito del Sud, frutto della semina e del buon lavoro dei suoi uomini e della sua politica. Nasce un'altra sezione, intitolata a "Bernardo Tanucci", nella cittadina di S. Giorgio a Cremano (Na) che dette i natali al mai troppo rimpianto Massimo Troisi.

Sede : via Buozzo, 42 – S.Giorgio a Cremano (Na)
Tel. 081/605096
La Dirigenza risulta così costituita:

Presidente : Asti Lorenzo;
Vice Presidente : Annoni Achille;
Tesoriere : La Campa Salvatore;
Consiglieri : Asti Antonio e De Martiniis Concetta.

Auguri sinceri e complimenti ai nuovi iscritti, che, forti anch'essi dell'esperienza lunga e fattiva già espressa politicamente nell’area progressista ambientalista, andranno a interpretare le istanze del loro territorio attraverso gli ideali e la politica del Partito del Sud.

Andrea Balìa – Vice Presidente Nazionale Partito del Sud
Emiddio de Franciscis di Casanova – Responsabile Regionale Partito del Sud
Bruno Pappalardo – Responsabile Provinciale (Napoli e Provincia) Partito del Sud

p.s. : a breve seguiranno comunicati d'apertura di nuove sezioni

mercoledì 18 giugno 2014

Esce oggi in edicola "il Garantista"....dalla Calabria in Italia....



Da oggi in edicola il primo quotidiano nato in Calabria a diffusione nazionale, "Il Garantista". Nell'attesa di capirne con precisione la linea editoriale ne salutiamo con piacere la nascita , sperando di leggere finalmente notizie "viste" da Sud. 

Per chi invece promise, ma non mantenne, #accattateveolibro


martedì 17 giugno 2014

Una nuova personalità aderisce al Partito del Sud in Campania...



Il Partito del Sud è lieto d'annunciare l'ingresso nella propria famiglia, come Socio Sostenitore nella sezione Guido Dorso di Napoli, d'un personaggio dall'alto profilo morale e professionale : il prof. Vincenzo Caratozzolo, già incaricato in ruoli d'alto prestigio in campo nazionale e internazionale e attualmente docente universitario e componente anch'egli (oltre Andrea Balìa) su nomina diretta del Sindaco Luigi de Magistris della Commissione Toponomastica del Comune di Napoli, che annovera così due rappresentanti del Partito del Sud.

segue profilo e riflessione politica del prof. Caratozzolo

Vincenzo Caratozzolo
Nasce a Genova l’ 1 ottobre 1940.
Conseguita laurea in discipline economico-giuridiche , lavora in aziende di trasporto aereo con incarichi in molteplici settori professionali.
La lunga attività dirigenziale svolta a tutela di interessi legittimi di settore si è prevalentemente sostanziata nel coordinamento di attività legali , di relazioni pubbliche ed istituzionali con incarichi presso Governo , Commissioni Parlamentari , Comunità Europea ed Onu.
INCARICHI AD PERSONAM.
Membro della cd. commissione Sangalli , quale esperto in rappresentanza dei vettori aerei nazionali.
Vice-presidente Assoclearance per assegnazione “slots“ ai vettori aerei operanti sul territorio nazionale.
Consigliere di amministrazione e direttore amministrativo di aziende di trasporto aereo.
Componente Commissione Confindustria “Ambiente e sviluppo compatibile “ ; componente comitato consultivo “Operatori ed Utenti “ in rappresentanza delle compagnie aeree nazionali – costituito presso Enac -; componente gruppo di studi Federtrasporti ed enti vari.
Formulazione studi su provvedimenti legislativi ,in fase referendaria, e conseguenti audizioni in Commissioni Parlamentari e sedi governative nonché CIPE, Enac ed organismi consultivi.
ONORIFICENZE ED INTERESSI CULTURALI
Docente in seminari integrativi dei corsi di economia dei trasporti presso varie Università nazionali e docente in master post-universitari.
Cavaliere della Repubblica.
Accademico Tiberino per meriti culturali e professionali e membro del Consiglio Direttivo dell’Accademia.
Iscrizione all’albo dei “Comunicatori”.
Presidente o componente di commissioni per conferimento premi letterari , attento cultore della storia del Meridione e componente della Commissione Toponomastica di Napoli.
Pubblicazioni varie

“La politica, il lavoro e la questione meridionale “

di Vincenzo Caratozzolo

L’ideologia dominante che connota le politiche economiche dei paesi industrializzati è il capitalismo. La libera iniziativa , ormai affrancata da ogni vincolo sociale e normativo , è esclusivamente impegnata nella ricerca di ogni opportunità di profitto in qualsiasi regione del pianeta .Necessita dunque valutare  se il potenziamento del ruolo del mercato , se l’omologazione acritica della logica del profitto  costituiscano il vero supporto per la crescita economica . Bisogna comprendere quali siano le conseguenze socio-economiche dello smantellamento dei diritti dei lavoratori per raggiungere illusori obiettivi di miglioramento delle capacità competitive del mercato nazionale .La realtà è che , a fronte di questi  “contributi “ normativi , oggi oltre il 50%  dei lavoratori attivi  si trova in angosciosa  situazione di precarietà , la disoccupazione ha superato il 12% della popolazione attiva  ed il Paese  vive una drammatica crisi economica e sociale senza che l’ineffabile “ casta “ si ponga il problema  della costruzione di un modello economico e sociale più sostenibile , più equo ,più efficace e più moralmente credibile .Valutiamo l’aspetto della delocalizzazione: è diffusa opinione che le imprese decidano di migrare nei paesi dove i salari sono più bassi di quelli del paese di origine .  Ma l’Italia è il paese , nell’ambito OCSE , che ha dato maggiore accelerazione alle politiche di deregolamentazione del mercato del lavoro ed oggi i salari medi sono tra i più bassi in Europa , eppure ben poche imprese straniere pensano ad investire nel nostro paese e la disoccupazione ha raggiunto livelli socialmente insopportabili . Ciononostante , vaste correnti di pensiero affermano la piena sovranità della grande impresa  con capacità di intervento sulle scelte di politica economica ed , in particolare ,di politica del lavoro ; affermano altresì che gli assetti ereditati dal ‘900 sono superati e la legislazione deve promuovere la competizione delle imprese nell’economia globale .  Ma è proprio vero che il nuovo è meglio di ciò che lo ha preceduto ?   La Banca mondiale attesta che nel periodo 1995 /2009  la qualità delle istituzioni italiane (in una scala da 0% a 100% ) va declassata dall’80% al 55%  mentre in Germania la di gran lunga superiore qualità delle istituzioni ha consentito il mantenimento ed incremento dell’occupazione e la tenuta degli investimenti . La paralizzante ,inadeguata ed a volte eccessiva regolamentazione , l’elevato onere burocratico , l’imperante lercio  clientelismo con conseguente assenza di  tutela dei valori meritocratici, l’inquinamento del tessuto produttivo ed ecologico operato dalla malavita , la corruzione e concussione , l’evasione fiscale , l’elevata imposizione fiscale cioè la preoccupante  qualità delle istituzioni del paese ,sono la vera causa  della crisi socio-economica che viviamo. Quali garanzie offre questo paese all’investitore straniero?  Quali le prospettive di ripresa? Peraltro la diffusione  della precarizzazione del rapporto di lavoro diventa condizione permissiva  della mobilità dei capitali ed i bassi salari contribuiscono  sostanzialmente alla caduta della domanda interna , generando la perfida ed insopportabile spirale che va dalla caduta dei salari alla contrazione della domanda di beni di consumo alla ulteriore compressione salariale.  Occorre , dunque , riformare il modello di sviluppo che tenga conto di una migliore equità distributiva e che provveda alla tutela della dignità della  persona dove la revisione del dettato costituzionale  e di quel che resta dello Statuto dei Lavoratori venga avversata con ogni mezzo democratico . Sotto il profilo  etico-morale  e dell’analisi economica , affermare dunque  che i residui diritti  dei lavoratori non sono più riconoscibili a favore  di non sempre lecita   accumulazione dei profitti  è proposizione iniqua ed inaccettabile in un Paese  che pretenda definirsi civile.L’alibi è sempre la depressione; tutti i media affermano che la crisi è grave,ma l’impoverimento non riguarda i ricchi,le loro multinazionali ,i  paradisi fiscali  , i grossi sistemi finanziari ; colpisce bensi’ il popolo e le persone .Eppure la “Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo “ impone principi che pongono  “la persona “ all’apice dei valori sociali .Eppure la costituzione italiana recita testualmente “  La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto “ nonché “E’ compito della repubblica  rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale  che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini , impediscono il pieno sviluppo della persona umana  ….” ed ancora  “la  libertà dell’iniziativa economica privata non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza , alla libertà ,alla dignità umana …” e conferma “ La legge determina i programmi ed i controlli opportuni  perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali…” .Eppure la Comunità  , nel Codice di condotta  delle imprese europee  , statuisce  “….nessuna impresa deve fare profitti derivanti da vantaggi competitivi che emergano dal mancato rispetto dei diritti del lavoro e dei requisiti ambientali e sociali….” .Sembra la fiera dei sogni e cosi’ è stata intesa dal governo del nostro paese che ha compromissoriamente ignorato i fondamentali del nostro sistema legislativo .Se ci fossimo soffermati su queste considerazioni , avremmo capito in che direzione stava girando il mondo economico e finanziario e quanto lo stesso si stava allontanando dalle regole del diritto e dell’economia etica  e dalla realtà sociale , per entrare nel liberismo anarchico senza regole e senza controllo .

Coloro che dovevano evitarci tutto questo ,cioè i nostri politici ed i nostri economisti , invece di allontanare il paese dai rischi gravi che si prospettavano, ci hanno condotto per mano dove ora purtroppo ci troviamo .In questo contesto degradato la “Questione Meridionale” diventa ancor più dolorosa ed insopportabile dove Gramsci osservava che “..la borghesia settentrionale ha soggiogato l’Italia meridionale e le isole e le ha ridotte a colonie di sfruttamento ..” ,individuando nel sud solo un enorme mercato di consumo e di manodopera sottocosto.Ma come la feccia liberal-massonica fu l’artefice dell’aberrante fenomeno che Antonio Ciano definisce “Il massacro del Sud” così anche , in un angoscioso amplesso catoblepistico , l’economia del nord è stata stritolata dal sistema politico massone. Il ricatto ,l’estorsione,la corruzione sono diventati l’emblema di un sistema economico-politico che priva il paese di dignità e futuro. Eppure dal 1861 ad oggi il potere centrale ha stabilmente tutelato e promosso l’ industria del nord ( le grandi concessioni ,gli appalti miliardari erano e sono appannaggio esclusivo degli industriali settentrionali) perpetuando la bieca colonizzazione del sud e massacrando i legittimi interessi delle popolazioni meridionali , cioè confermando con affabulante violenza il rifiuto di qualsivoglia equità distributiva .

Questo meridione , oggi arretrato e povero , presentava –prima dell’invasione barbarica dei massoni – tutti i fermenti della rivoluzione pre-industriale (industrie tessili e metal meccaniche ,fiorente artigianato,zone franche ecc.),era il regno più ricco d’Italia , non conosceva il doloroso processo dell’emigrazione di massa . Non ci sono alibi di sorta  per giustificare il degrado cui è stato condannato , l’annullamento del glorioso humus storico e culturale (Napoli contendeva a Parigi il primato culturale in Europa ), lo svuotamento delle ricche  casse del Regno per colmare i guai ed i debiti del piccolo piemonte savoiardo ,lo smantellamento degli impianti industriali per alimentare la nascente industria del nord (il tutto in nome dell’unità!). Né è elemento esimente delle gravi responsabilità dello Stato il consolidamento del ruolo socio-politico, economico ed ambientale della cd. malavita organizzata , allorquando è storicamente noto che , dal 1861 ai nostri giorni , l’omologazione e l’utilizzo di queste organizzazioni criminali da parte della classe  politica ha consentito il raggiungimento di lerci e beceri obiettivi economici e di conservazione del potere .


Vincenzo Caratozzolo

domenica 15 giugno 2014

Nuova sezione Partito del Sud di 2 paesi (Ercolano/Portici) in Campania




COMUNICATO Partito del Sud Campania

Il Partito del Sud ha il piacere d’annunciare l’apertura d’una nuova sezione del partito con sede in Portici (Napoli) riguardante due cittadine (Ercolano e Portici) intitolata “Briganti Vesuviani”.

Sede : via Gaetano Poli, 29 – Portici (Na)
Tel. 081/6070760

La Dirigenza risulta così costituita:

Presidente : Biondi Roberto;
Vice Presidente : Nappa Silvio;
Tesoriere : Nappa Maria;
Consiglieri : Belfiore Ciro e Santamaria Anna.

I migliori auguri e complimenti ai nuovi amici, che, forti d’una militanza lunga ed operosa già accumulata nel versante politico ambientalista dell’area progressista, sapranno certamente contribuire alla crescita e al radicamento del Partito del Sud nei loro territori interpretando al meglio valori e battaglie del nostro partito.

Andrea Balìa – Vice Presidente Nazionale Partito del Sud
Emiddio de Franciscis di Casanova – Responsabile Regionale Partito del Sud
Bruno Pappalardo – Responsabile Provinciale (Napoli e Provincia) Partito del Sud


p.s. : a breve seguiranno comunicazioni per apertura di altre due sezioni campane.

giovedì 12 giugno 2014

L'articolo di Giugno 2014 di Andrea Balia su WebNapoli24.com...


Mercoledì, 11 Giugno 2014 19:49

I profeti del giorno dopo

Scritto da   -

I profeti del giorno dopo
Interessarsi in modo serio di politica, fosse pur nel piccolo mondo sudista (non a caso bypassiamo il termine “meridionalista” che ci sembra inadeguato e altisonante per chi conosce l’etimologia della parola) prevede comunque doti di analisi, conoscenza di fatti e persone, e un minimo di capacità d’elaborare strategie e anche possibili previsioni. Analizzando ad esempio il fenomeno Lega è già da tempo, ma con un’accelerazione nella nuova linea dell’ultimo segretario Salvini, la volontà di questo soggetto di ampliare il proprio raggio d’azione anche al Sud, cercando sponde, accordi con formazioni territoriali meridionali. Il tutto con “incoraggiamenti” di vario tipo, non ultimo quello economico. La Lega, per sua matrice xenofoba ed alleanze vecchie ma in cantiere anche in questi giorni, ha il suo bacino di utenza e operatività nella destra. Conseguentemente in quest’area trova terreno fertile con associazioni e movimenti del Sud che hanno (al di là delle strumentali dichiarazioni d’equidistanza politica) il cuore battente da quella parte. Cadere dal pero oggi, per l’appunto come profeti di cose acclarate e già avvenute nei fatti, chiedendosi chi saranno gli infidi traditori, denota non conoscenza dell’area in cui ci si muove e l’inappropriatezza ed inopportunità di errate frequentazioni e l’inutilità di confronti, ipotesi collaborative e presunti dialoghi. Tra l’altro episodi similari d’accettazione di prebende e sostegni di vil pecunia fanno parte della storia di soggetti e formazioni avvezze a tale metodo, per cui chiedersi oggi chi a ciò dovesse prestarsi, o stupirsene quando poi sarà più palese dimostra la pochezza e la disattenzione del proprio operato. Altrettanto stupefacenti risultano le citazioni del pensiero di padri nobili del (quello sì) meridionalismo storico, usate solo per sminuire l’operato d’una parte politica e stranamente disattese come insegnamento per il proprio cammino in un’idea nobile, non separatista ma progettuale per un vero riscatto del Sud all’interno d’un paese realizzato veramente in una gestione equanime. Insomma, attori sapienti e attenti sono la medicina utile al meridione. Profeti del giorno dopo, stupidamente o in una non giustificata disinformazione, restano comparse strumentali solo a una inutile confusione.
Andrea Balìa
Fonte : www.webnapoli24.it

martedì 10 giugno 2014

Intervista di Affari Italiani a Michele Dell'Edera, nostro Responsabile Regionale Puglia sulle ultime elezioni....





Dell'Edera, Meridionalismo e Partito del Sud

Martedì, 10 giugno 2014 - 11:25:00

Non posso che cominciare dalla vittoria di Antonio Decaro, a cui vanno i miei complimenti e l’augurio di buon lavoro da parte di tutto ilPartito del Sud, la mia breve disamina del voto amministrativo in Puglia.
E’ chiaro che se le Europee sono state il momento elettorale che ci ha restituito un PD nazionale vittorioso e senza ombre, per la amministrative, sia pure in un quadro complessivo nazionale sempre positivo per il PD, esse ci restituiscono in Puglia un centro sinistra che non ha saputo vincere nei ballottaggi. Unici due successi, Bari, appunto, eFrancavilla Fontana. Quadro altrettanto desolante in molte altre zone del sud.
Come coordinatore regionale del Partito del Sud, partito meridionalista e progressista, non posso che notare come nella maggior parte delle forze di centro sinistra, e nel PD in particolare, sia prevalsa una visione del tipo “tanto vinciamo noi”, “tanto basta Renzi”. Io credo che al Sud invece ci sia bisogno di una sinistra che si accorga che un dato come il PIL meridionale che fa un - 4% non possa passare come un tutt’uno con il calderone delle riforme per far partire il Paese, ma che ci sia bisogno di una politica che riconosca come Paese anche questi territori e che agisca di conseguenza.
Dell'Edera
Ecco perché riteniamo come Partito del Sud che sia necessaria a sinistra una politica meridionalista in grado di investire su questa parte del Paese non solo risorse, ma anche fiducia. Un Sud che non può essere visto come residuale, ma come possibile attore di una rinascita dell’intero Paese.
“Non è possibile – ha dichiarato tempo fa Natale Cuccurese presidente nazionale del Partito del Sud – che si continui a gestire le emergenze del Paese come se fossero un tutt’uno e che ci si accodi a una politica nazionale che da vent’anni predica quasi di una questione settentrionale piuttosto che di un sud lasciato a sé stesso per infrastrutture, trasporti, accesso al credito, costo dei servizi e qualità degli stessi. Scopriamo con raccapriccio che molte delle classi dirigenti e politiche del Sud di questo non si accorgono e non si fanno portavoce. E’ necessario invertire la tendenza e spostare l’asse degli investimenti, della progettualità e della politica da nord verso sud”.
Siamo convinti quindi che il Sud possa essere protagonista, grazie anche a una sinistra in grado di riconoscersi protagonista del cambiamento in quest’area. C’è stata una grande proliferazione di aggregazioni civiche che poi hanno vinto e che sono andate oltre a tutto, anche al Movimento 5 Stelle. Un po’ com’era successo 2 anni fa a Napoli con De Magistris che aveva vinto senza i partiti più importanti della sinistra. Su questo ci piacerebbe riflettere anche in un’ottica regionale. Il Partito del Sud ci sarà dando il suo contributo all’area politica in cui si riconosce e cioè quella progressista, che dal nostro punto di vista, ovviamente vedrebbe un PD che potrebbe essere protagonista positivo in tal senso.
Dell'Edera eleg
Possiamo inoltre dire, per concludere, che quando i cittadini si riconoscono, come è successo a Bari, in un modo concreto e onesto di amministrare, ti premiano. A Bari crediamo che parte della volata di Decaro sia stata anche tirata da chi per 10 anni ha guidato bene la città e cioè Michele Emiliano. L’elettorato non è né stupido né populista se si fanno cose buone.
In bocca al lupo a tutti i sindaci eletti e non dimentichiamoci di far parte di una grande terra. Il Sud.
Michele Dell’Edera
Coordinatore Regionale del Partito del Sud.
Fonte : www.affariitaliani.it

giovedì 5 giugno 2014

Si leva da Reggio Calabria l’urlo del Sud





di Franco Gallo e Franco Gaudio

Si leva da Reggio Calabria l’urlo del Sud, il boato si sente ovunque da Cosenza a Catanzaro, a Vibo Valentia e Crotone. Nasce in Calabria il primo giornale quotidiano a tiratura nazionale fatto interamente al Sud. Si chiama “Garantista”. E’ la prima volta nella storia d’Italia. 

Il Sud ha finalmente la sua voce e, potete starne certi, sarà così forte e autorevole da farsi sentire ovunque, anche in quel Nord che ha le orecchie tappate da 153 anni. 
Alla conferenza stampa di presentazione presso la sala della Provincia di Cosenza il 3/6/14 alle 17 l’emozione era palpabile. 

Io e Franco Gaudio eravamo lì e abbiamo visto realizzarsi in poche battute un sogno che ci accompagna da qualche anno: Avere un importante organo d’informazione fatto al Sud e indirizzato a tutta la nazione. Altri, nel recente passato, provarono a far sognare i meridionalisti, promettendo giornali mai fatti. Giornali rimasti solo nelle chiacchiere di quel mondo meridionalista che si disseta di fiumi di parole. Invece, inaspettatamente, arriva questa splendida sorpresa: un gruppo di imprenditori Reggini, diremmo “con le palle”, un gruppo di giornalisti calabresi e romani, un grande direttore Piero Sansonetti, romano, in tre mesi creano il giornale di cui i meridionalisti hanno solo parlato per anni. 
La riscossa del Sud parte dunque dalla Calabria e inizia il 18 giugno quando il giornale sarà in edicola. 
Di una cosa siamo sicuri: Sansonetti è un grande meridionalista! Il suo gruppo è meridionalista, gli imprenditori coraggiosi sono meridionali e meridionalisti, calabresi, teste dure, i più terroni di tutti, i migliori, sempre. E’ per questo che, come Partito del Sud, vogliamo ringraziarli tutti, vogliamo abbracciarli e stringere loro la mano e vogliamo dire che sosterremo il Garantista in ogni modo possibile perché abbiamo sentito parole e pensieri che sono le nostre parole ed i nostri pensieri.  

Ma, per la pura soddisfazione di citarlo, ecco cosa scrive il direttore Sansonetti: Questo che avete tra le mani è il numero zero del primo quotidiano nazionale che nasce in Calabria e non al Nord. Non era mai succes­so. Tutti i giornali, tutte le televi­sioni, le radio, i settimanali i mass media nazionali vengono dal Nord. Hanno la sede al Nord, sono pensati al Nord, prodotti al Nord, finanziati al Nord, diretti al Nord. Abbiamo deciso di tentare la gran­de impresa di rovesciare questo ta­bù. E speriamo così di dare una mano seria a chi vuole combattere per il riscatto del Mezzogiorno. Se il Sud non riesce a produrre infor­mazione in proprio, e ad esportar­la, resterà sempre subalterno. Chi siamo? Un gruppo di giornalisti calabresi e romani (poco meno di una trentina) che hanno deciso di dare vita a una cooperativa che edita il giornale. E un gruppo di imprenditori calabresi, ai quali il nostro progetto è piaciuto e che hanno deciso di darci una mano e stanno lavorando alacremente con noi.

Grazie al Garantista, grazie a Piero Sansonetti, grazie ai giornalisti, grazie agli imprenditori di Reggio. 1000 volte grazie. Forse è l’inizio della liberazione del Sud. Stop al saccheggio del Sud! Sud libero!

Franco Gallo (Coordinatore Provincia di CZ Partito del Sud)

Franco Gaudio (Coordinatore Provincia di CS Partito del Sud)

lunedì 2 giugno 2014

Buongiorno alla Repubblica nata il 2 giugno del 1946 sulle ceneri della infame monarchia sabauda.





Il Partito del Sud  festeggia come festa nazionale il 2 giugno, festa della Repubblica nata dalla resistenza sulle ceneri di Casa Savoia.

Non riconosce invece la "festa"del 17 marzo che è giornata infausta, nacque infatti il Regno sedicente d’Italia ed è per noi un giorno di lutto nazionale, che i massoni al governo hanno dichiarato festa nazionale. 

La Costituzione Repubblicana non va cambiata ma difesa e finalmente applicata in ogni sua parte !

Buon 2 Giugno a tutti !


domenica 1 giugno 2014

In ricordo di Massimo Troisi...




di  Andrea Balìa

Sono passati 20 anni. Il 4 Giugno del 1994 la televisione annunciò che Massimo Troisi, a soli 41 anni, era morto. Ricordo ancora il mio stupore, mentre ero seduto in salotto a casa mia, nell’apprendere la notizia. Lungi da me voler strumentalizzare l’argomento, ad uso e consumo d’un blog meridionalista come quello del Partito del Sud (di cui m’onoro di far parte) che ha l’ingrato compito d’ospitare questo mio modesto omaggio, ma Troisi aveva compreso molto.
Come dice Arbore, che ho avuto l’onore di conoscere e frequentare un po’ nei miei trascorsi come appartenente a quella “nouvelle vogue” di musicisti napoletani fiorita proprio nel momento di massima notorietà dell’attore, “Era un signore e questa fu vista come un’anomalia. Un uomo gentile e riservato. Non ha mai rinnegato il passato, le tradizioni autentiche della città….era invece un napoletano esemplare. Proprio per la finezza, l’eleganza, il legame con il passato”.
Sul blog napoletano riportiamo fissa una sua affermazione : “"IO HO CAPITO PURE’ PECCHE’ A NOI C’HANN’ SEMP’ CHIAMMAT’ MEZZOGIORNO D’ITALIA. PER ESSERE SICUR’ CHE A QUALUNQUE ORA SCENNEVAN’ A SUD SE TRUVAVANO SEMP’ IN ORARIO PE MAGNA’ ‘A COPP' !"  E quindi aveva coscienza ed aveva compreso, e mai più giusta fu la decisione del Comune di San Giorgio a Cremano, dove era nato e aveva vissuto, di cambiare Piazza Garibaldi in Piazza Massimo Troisi. Una sorta di grande omaggio ad un suo figlio prediletto, e quasi un mettere un po’ in ordine e a posto i conti con la storia. 
Come dice il grande Erri De Luca, “San Giorgio a Cremano, dov’è nato, è un centro vesuviano che sta sulla linea Napoli – Portici, prima ferrovia d’Italia al tempo in cui gli Svizzeri facevano gli emigranti a Napoli, lavorando da cuochi, pasticcieri, orologiai… quando il Napoli vinse il suo primo scudetto grazie all’America del Sud (Maradona), alcuni rappresentanti del movimento separatista sub elvetico (mirabile definizione della Lega d’un grande come Erri De Luca, da tenere a memoria…) esposero uno striscione che assegnava al Napoli lo scudetto del NordAfrica….alla domanda di un suo commento su quello striscione, la risposta fu : - preferisco essere campione del NordAfrica anziché scrivere striscioni da SudAfrica – “ Sempre De Luca : “ Ultimo esempio : raccontò che il capo della Lega Nord rischiava l’espulsione dal partito perchè in casa gli avevano trovato un disco di Peppino di Capri, con dedica per giunta…non era solo arguzia spiritosa, ma uno scatto sentimentale sotto la forma della presa in giro, Riconosco in lui l’indignazione, ma quella che scansa la facile invettiva e si raffina in ironia dolente”.
Penso basti a far comprendere chi fosse Massimo Troisi nel pensiero e nelle convinzioni, oltre che nelle enormi qualità d’attore, e quanto fosse orgoglioso di sentirsi figlio del Sud, e noi d’annoverarlo come tale e come esempio d’un indimenticato grande interprete e rappresentante!

Ciao caro Massimo…

Andrea Balìa