...per il recupero della memoria storica, per la difesa, il riscatto ed il futuro del popolo meridionale, per una vera rappresentatività politica del Sud...

mercoledì 30 aprile 2014

Cittadinanza onoraria a Tony Servillo....









Fonte : webtv comune di napoli

A REGGIO EMILIA ALLE ELEZIONI COMUNALI IL PARTITO DEL SUD INSIEME AD IDV




Presentata in Comune a Reggio Emilia, insieme agli amici dell'Italia dei Valori, la lista IDV- PdelSUD  per le prossime elezioni comunali di Reggio Emilia.

La collaborazione iniziata qualche mese fa  fra IDV e PdelSUD, che ha portato alla presenza di un nostro candidato meridionalista nella circoscrizione meridionale per queste elezioni europee in lista IDV come indipendente nella figura di Antonio Ciano, continua estrinsecandosi con una fattiva collaborazione sui territori per queste elezioni amministrative, anche con la presenza del nostro simbolo.




In lista a Reggio Emilia il nostro Presidente Nazionale Natale Cuccurese  ( nella foto di qualche mese fa con il Segretario Nazionale IDV Ignazio Messina c/o la sede nazionale IDV a Roma )  che risiede da tempo in Emilia, pronto a far sentire la voce del meridionalismo progressista anche al nord.

Avanti Partito del Sud !!




Gazzetta di Reggio del 27 aprile 2014

martedì 29 aprile 2014

VALERIA ROMANELLI DEL PdelSUD PRESENTE ALLE ELEZIONI DI NOVI VELIA (SA) NELLA LISTA CIVICA "BATTITI PER NOVI"





VALERIA ROMANELLI, già Assessore in carica del Partito del Sud nel Comune di Novi Velia (Sa) all’Ambiente e alle Politiche Giovanili, sarà presente alla prossima competizione elettorale amministrativa nello stesso comune come candidato indipendente, sempre del Partito del Sud, nella Lista Civica “BATTITI per NOVI – con Maria Ricchiuti”. 

La lista, progressista e con attenzione alle tematiche meridionaliste, ha tra le sue caratteristiche una componente decisamente giovanile con un’età media di 35 anni dei suoi componenti.

Alla nostra valente candidata un grande "in bocca al lupo" ed il sostegno di tutto il Partito del Sud.

sabato 26 aprile 2014

Report Convegno IDV di oggi 26/04/2014 a Napoli....Partito del Sud presente!



Oggi, Sabato 26 Aprile 2014 s'è tenuto il Convegno dell'Italia dei Valori a Napoli c/o la Stazione Marittima.
Il tema affrontato è stato quello del ruolo dell'industria, prendendo spunto dalle vicende riguardanti la Fiat negli ultimi anni.
Ha aperto i lavori l'intervento del Sindaco di Napoli Luigi de Magistris che ha sottolineato l'esigenza del rispetto dei diritti dei lavoratori e che nel paese l'industria torni ad avere la sua presenza da affiancare ai temi portanti della cultura e del turismo.
Il responsabile campano IDV Aniello Di Nardo ha voluto evidenziare il nuovo corso del partito che oggi s'avvale delle forze storiche e di nuovi iscritti portatori di nuova linfa ed entusiasmo.
Poi è seguito l'intervento del Segretario Nazionale Ignazio Messina che ha svariato su più argomenti sino a confermare la vicinanza all'amministrazione comunale di Napoli e al suo sindaco, e a ringraziare tutti quelli che si stanno adoperando con impegno per  l'avventura delle Elezioni Europee tra cui il Partito del Sud, citato esplicitamente.
Altri interventi interessanti di altri relatori d'un affollato palco.
Presente il Partito del Sud con i suoi rappresentanti campani tra cui Andrea Balìa, Bruno Pappalardo, Lucio Volino e altri nuovi iscritti, e il suo Presidente Onorario Antonio Ciano candidato indipendente nella lista IDV Circoscrizione Meridionale per le Elezioni Europee. Scambio di opinioni a margine con Luigi de Magistris, Aniello Di Nardo e il segretario nazionale IDV Ignazio Messina.
Partecipe e numericamente rilevante adesione del pubblico in sala.






Partito del Sud  Napoli
















Oggi Sabato 26/04/2014 Convegno IDV ore 16,30 Stazione Marittima Napoli...Partito del Sud presente!


Partito del Sud presente con i suoi rappresentanti campani ed il suo Presidente Onorario Antonio Ciano, candidato indipendente del PdelSUD nella lista IDV Circoscrizione Meriodionale Elezioni Europee.
Sarà presente il Segretario Nazionale IDV Ignazio Messina ed il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris !



A proposito di 25 Aprile e ricordando Nicola Zitara....



Leggiamo strane domande e dubbi di chi ironizza e/o dice di non comprendere poi in fondo il 25 Aprile....

A tal proposito il mai troppo compianto e grande meridionalista Nicola Zitara scriveva e diceva : 

" "Al tempo del fascismo, ai lavoratori italiani - in buona sostanza ai lavoratori meridionali - era difficile cambiare residenza, andarsene a trovar pane a Roma, Genova, Milano. Una legge dell'Era Fascista prescriveva che per inurbarsi dovessero prima avere un posto di lavoro, un atto di richiamo (per dirla con il linguaggio del dopoguerra)". (oggi si chiama permesso di soggiorno).. non sputate sulla liberazione cari miei conterranei, siamo noi da Napoli che l'abbiamo fatta partire, siamo noi con le nostre vite donate durante le 4 GIORNATE DI NAPOLI ad aver acceso una miccia in tutta italia e tutta europa!! festeggiate il fatto che l'italia grazie al nostro sacrificio ha scoperto cos'è la libertà!!"

Partito del Sud

venerdì 25 aprile 2014

25 Aprile, una data da non dimenticare.





di Natale Cuccurese

Il 25 aprile è una data storica ricca di significato che segna la riconquistata libertà per tutti gli italiani, dopo una guerra civile dai contorni crudeli, contro la barbarie nazifascista. Negli ultimi anni, come spesso accade in questo paese dalla memoria corta, alcuni cercano di dare un significato, una interpretazione, a questa ricorrenza in base al proprio credo ideologico, ammantandola di eroismo o di viltà a seconda del campo in cui si milita, confidando sulla distrazione o ignoranza storica.

Il 25 aprile ricorda la seconda guerra civile italiana della storia contemporanea, una guerra fratricida e feroce che non risparmiò le popolazioni da sud a nord e che provocò immani danni fisici e morali.
La prima guerra civile risale al 1860, quando il Regno delle Due Sicilie fu invaso dalle truppe piemontesi; ne seguirono 10 anni di resistenza delle popolazioni meridionali che infine furono soggiogate con le armi.
In quel caso i partigiani meridionali, avendo perso, furono definiti "Briganti" e condannati, come sempre accade ai vinti, alla damnatio memoriae da scrittori salariati al soldo dei vincitori.
“Banditen” del secondo conflitto mondiale per fortuna, loro e nostra, invece vinsero e ancor oggi vengono definiti, giustamente, Partigiani. 

Sarebbe quindi il caso di ricordare e riscoprire, per la prima guerra civile, verità storiche e pagine non degne del processo unitario e restituire onore e giustizia a migliaia di vittime innocenti, per analizzare con onestà e serenità il complesso svolgimento del processo di unificazione del Paese, cercando di riconoscerne gli errori e i limiti che hanno comportato gravi sofferenze per molti degli italiani stessi, nella convinzione che la verità, e non la rimozione, sia la terapia migliore per lenire le lacerazioni del passato per superarle nei valori della modernità democratica consolidata dalla Costituzione Repubblicana del 1948. Mai come in questo caso è necessario ribadire che la verità rafforza l’unità, così come il superamento di discriminazioni, odi e rancori che dopo tanti anni  è bene superare.

Sarebbe anche il caso, per dare un significato preciso al ricordo della Resistenza e al ritorno alla libertà e all’unità del paese che questa produsse, affinchè questa unità sia reale e non pomposo, ma vuoto esercizio retorico, riscoprire alcuni dei molti valori della Resistenza, ricordare che alla Resistenza parteciparono attivamente e valorosamente tanti meridionali, anche in formazioni partigiane del nord, e che la prima città a liberarsi grazie ad un moto spontaneo di popolo fu Napoli durante le 4 giornate, così come riscoprire e finalmente applicare gli articoli della Costituzione che dalla Resistenza trascende; articoli che se fossero stati applicati non avrebbero permesso l’attuale rovinoso stato economico e politico del Sud, e quindi dell’intero paese, e nemmeno la pericolosa deriva economica e sociale che viviamo e che si esplicita, da sempre, nella diseguaglianza di investimenti sui territori e quindi di opportunità fra i cittadini ed aziende del nord e del sud all’interno dello stesso stato, diseguaglianze che vanno al più presto rimosse, foriere di pericoli per la tenuta democratica del paese e quindi per la libertà di tutti. 

Natale Cuccurese
Presidente Nazionale del Partito del Sud

giovedì 24 aprile 2014

Petizione su Change.org: Rimuoviamo il busto del Generale Enrico Cialdini dall’ingresso del Comune di Reggio Emilia


Sosteniamo con una firma questa importante petizione lanciata oggi dal nostro Partito, affinchè il busto di Enrico Cialdini venga al più presto rimosso, nell’augurio che presto in tutta Italia ogni busto, statua, via e titolazioni a quello che fu un vero e proprio criminale di guerra, feroce e sanguinario, vengano al più presto rimosse o cancellate.

Lanciata da Antonio Ciano e Natale Cuccurese   PARTITO DEL SUD
Al Sindaco di Reggio Emilia
Le celebrazioni per l'Unità d'Italia, avvenute nel 2011, sono state un momento importante anche per ricordare verità storiche e pagine non degne del processo unitario e restituire onore e giustizia a miglia di vittime innocenti. 
Si è iniziato a cogliere finalmente l'occasione per analizzare con onestà e serenità il complesso svolgimento del processo di unificazione del Paese, cercando di riconoscerne gli errori e i limiti che hanno comportato gravi sofferenze per molti degli italiani stessi. 
Seppur in ritardo, è necessario, per poter dire che l’unità sia pienamente realizzata, affrontare questa e altre ferite aperte, nella convinzione che la verità, e non la rimozione, sia la terapia migliore per lenire le lacerazioni del passato per superarle nei valori della modernità democratica consolidata dalla Costituzione Repubblicana del 1948. Mai come in questo caso è necessario ribadire che la verità rafforza l’unità, come affermato in cerimonie diverse anche dai Sindaci di Gaeta, Vicenza e Reggio Emilia durante la consegna del primo tricolore alla città di Pontelandolfo.
In questo quadro, per noi meridionalisti progressisti del Partito del Sud, ma direi per tutti i cittadini liberi di questo paese, è stato particolarmente significativo il gesto compiuto dal Sindaco di Vicenza, Achille Variati, che si è recato il 15 agosto 2011 a Pontelandolfo, una delle città martiri del sud, a chiedere scusa per il massacro colà perpetrato nel 1861 da una colonna piemontese al comando di un colonnello originario della città labronica, impegnandosi pubblicamente ad intitolare, come tangibile segno di riconciliazione, una via di Vicenza alla città di Pontelandolfo. 
 Altrettanto significativo il discorso del Sindaco di Reggio Emilia Graziano Del Rio che,come riportato dalle cronache locali, “mercoledì 3 agosto 2011, nella Sala del Tricolore di Reggio Emilia, ha consegnato una copia del Primo Tricolore alla città di Pontelandolfo (Benevento), teatro di un eccidio il 14 agosto 1861 da parte dell'esercito sabaudo. Alla cerimonia ha partecipato il vicesindaco del Comune campano Donato Addona.
Nell'anno delle celebrazioni per l'Unità d'Italia, il sindaco di Reggio Emilia aveva invitato il sindaco di Pontelandolfo a ricevere il Primo Tricolore, affermando "se giustizia non può essere fatta, perché i tempi sono troppo lontani, si può dire che centocinquanta anni sono sufficienti per chiedere scusa per l'enorme lutto che fu arrecato ingiustamente".
"Le celebrazioni per l'Unità d'Italia - ha detto il sindaco Delrio, rivolgendosi al vicesindaco Addona - sono un momento importante anche per ricordare verità storiche e pagine non degne del processo unitario e restituire onore e giustizia a vittime innocenti.
Proprio in quanto Città del Tricolore, Reggio Emilia ha svolto un ruolo di primo piano nel 2011, anno di commemorazione del 150° anniversario dell'Unità, ospitando l'apertura delle celebrazioni da parte del Presidente della Repubblica.
"È una grande emozione ricevere il Primo Tricolore in questa sala, che testimonia come l'Italia sia una sola - ha detto il vicesindaco Addona - Questo è un importante riconoscimento per la storia di Pontelandolfo, come lo sarà la partecipazione del Comitato dei garanti per le celebrazioni del 150° anniversario dell'Unita' d'Italia Giuliano Amato, delegato dal presidente della Repubblica, a una cerimonia in ricordo delle vittime dell'eccidio del 1861, che avverrà il prossimo 14 agosto nella nostra città. Non vogliamo che Pontelandolfo sia ricordato come un covo di briganti, perché così non è." Dopo aver ricevuto il Primo Tricolore, Addona ha tra l'altro donato al sindaco Delrio un volume che ricostruisce i fatti del 1861.
Pontelandolfo attende da decenni che venga riconosciuto il massacro del 14 agosto 1861.”
 ( da un articolo della Gazzetta di Reggio del 4 Agosto 2011)
L'eccidio di Pontelandolfo, compiuto da una colonna di 400 bersaglieri il 14 agosto del 1861, è tra le pagine più oscure del Risorgimento. La vicenda si inquadra nell'anno più caldo del cosiddetto brigantaggio post-unitario. 
L'11 agosto 1861, 41 dei 44 soldati al comando furono uccisi da uomini della banda Giordano nei pressi di Pontelandolfo, una zona dove da giorni erano in corso azioni di resistenza ad opera di bande di ex soldati borbonici. 
Dopo la morte dei 41 soldati, fu comandata un'azione di rappresaglia militare a Pontelandolfo e Casalduni. Il luogotenente Enrico Cialdini, comandò che di Pontelandolfo non doveva rimanere più pietra su pietra. L'azione militare fu spietata, la colonna di soldati distrusse l'intero paese radendolo al suolo, uccidendo un migliaio di persone innocenti, fra cui donne, bambini, anziani. E’da quel lontano giorno del 1861 che Pontelandolfo attendeva che venisse riconosciuto il massacro.
Facendo pertanto seguito alle condivisibili dichiarazioni del Sindaco Del Rio  chiediamo che alle parole seguano i fatti e si proceda pertanto alla rimozione del busto in marmo del Gen. Cialdini, che ordinò la strage di Pontelandolfo poi eseguita dal Colonnello Pier Eleonoro Negri di Vicenza, busto posto nell’androne d’ingresso del Comune di Reggio Emilia.
Il busto di Cialdini, esposto proprio di fianco alla lapide posta a ricordo dei 500 Partigiani reggiani caduti per liberare il paese dal giogo nazifascista stride ancora di più, se ricordiamo che gli eccidi compiuti al sud dalle truppe da lui comandate, Pontelandolfo è solo un caso fra altri, nulla hanno da invidiare per numero di vittime e ferocia a stragi quali quella di Marzabotto, basti come sempio pensare anche a quanto accadde a Gaeta, con più di 4.000 morti fra civili e militari e l'intera città rasa al suolo dai continui bombardamenti, inoltre la presenza del busto è in contrasto con le peculiarità e tradizioni degli abitanti della città di Reggio Emilia, famosi proprio per lo spirito d’accoglienza e solidarietà verso ogni popolo dimostrata da sempre dai suoi cittadini in ogni frangente, anche il più drammatico.
Richiediamo pertanto la rimozione del busto marmoreo in questione affinchè non siamo omaggiati personaggi che con la loro opera diretta , ben al di là del dovere e zelo militare, hanno prodotto tante luttuose sofferenze nel popolo meridionale.
Invitiamo a tal fine tutti i cittadini a firmare la petizione affinchè questo busto venga rimosso, nell’augurio che presto in tutta Italia ogni busto, statua, via e titolazioni a quello che fu un  vero e proprio criminale di guerra, feroce e sanguinario, vengano al più presto rimosse o cancellate. Invitiamo inoltre le forze politiche progressiste, in vista delle prossime elezioni comunali, a prendere impegno da subito sulla rimozione del busto marmoreo in oggetto.
Dalla lettera del Sindaco di Pontelandolfo Dott. Cosimo Testa ai partecipanti del Convegno tenutosi a Villa Cialdini, Castelvetro di Modena, il 1° Ottobre 2011:
“ Un militare che nel suo curriculum si vanta di aver fatto fucilare 8968 nemici, tra cui 64 preti e 22 frati, di aver causato 10.604 feriti, di aver fatto 7112 prigionieri, di aver fatto bruciare 918 case, di aver ordinato di radere interamente al suolo e bruciare 6 paesi, a mio avviso, dovrebbe essere definito: CRIMINALE DI GUERRA.
E tutte le onorificenze e le medaglie conferitegli, rimosse.”

Antonio Ciano - Presidente Onorario del Partito del Sud
Natale Cuccurese - Presidente Nazionale del Partito del Sud

Intervento di Antonio Ciano Mercoledì 23 Aprile c/o la sede nazionale a Roma del IDV alla presentazione ufficiale dei candidati alle Europee


Il leone di Gaeta ruggisce ancora...


https://www.youtube.com/watch?v=cgnmmPhX0Sg

24 aprile, due appuntamenti per una Puglia e un Sud protagonisti in Europa



cianoabruxelles
Due importanti appuntamenti in Puglia per mettere al centro dell’azione politica verso le elezioni europee del 25 maggio il Sud, la Puglia, le sue urgenze, le sue peculiarità.
Prima di ogni cosa sit-in con Italia dei Valori a Cerano, alle 10, dove interverrà anche il suo segretario nazionale Ignazio Messina, per fermare la deriva del carbone e difendere il diritto alla salute.
Nel Pomeriggio a Taranto presentazione dei candidati alle Europee nella lista dell’Italia dei Valori a cui noi, come Partito del Sud, diamo un sostegno concreto attraverso la candidatura di Antonio Ciano. presidente onorario del Partito del Sud.
I temi cruciali del sud, la sua vocazione mediterranea e la sua vocazione europea e multiculturale, saranno al centro dell’impegno e dell’azione politica del Partito del Sud e del percorso comune in questa battaglia con Italia dei Valori.
Antonio Ciano, ma anche Vita Maria Marinelli, pugliese, legatissima al Sud e alla sua terra d’origine e cioè Brindisi, la Puglia.
vitamariamarinelli
L’appuntamento a Taranto è presso il Centro Sportivo Magna Grecia, in via Zara, 126, alle 17,30.  Sarà presente anche una delegazione del nostro Partito guidata dal Coord. Regionale Michele Dell'Edera.
idvtaranto

Un meridionalista in Europa. Antonio Ciano, con IDV circoscrizione meridionale, per portare in Europa un Sud che resiste e non si arrende.




https://www.youtube.com/watch?v=P5D05z1qUuY&feature=youtu.be

SPOT 1

Non ci sono liste meridionaliste alle elezioni Europee, ma c'è la Lega nord che ha sempre disprezzato i meridionali. Il razzismo leghista è da condannare in toto.

Antonio Ciano ha le idee chiare e lungimiranti.
In 153 anni il Sud è stato massacrato fisicamente ed economicamente. Fino al 1861 ricco e prospero, oggi affamato e sfruttato. I piemontesi hanno massacrato un milione di meridionali e li hanno chiamati briganti. Erano contadini, pastori, terrazzani, carbonai, operai delle tantissime fabbriche che operavano nel sud licenziati. Tutti sulle montagne a difendere quella che era la loro Patria di allora, il loro lavoro, le loro donne, spesso violentate dalla truppaglia savoiarda.

I piemonetsi hanno imposto le loro leggi retrive, hanno imposto una burocrazia portatrice di tangenti; hanno imposto un sistema fiscale tra i più vessatori del mondo; hanno imposto una legislazione a favore dei ceti dominanti; hanno incorporato allo Stato beni demaniali, spiagge, porti,caserme, castelli,conventi ed hanno colonizzato economicamente il Sud. Hanno fatto emigrare 30 milioni di meridionali con le rimesse dei quali, nel 1910 portarono il Bilancio dello Stato a pareggio. Il sud ha bisogno di autonomia amministrativa. Dobbiamo riprenderci l'Economia distrutta da 153 anni di governi tosco padani. Tutto appartiene alla Tosco-padania: Banche, industrie, Finanza, Compagnie di Assicurazione, compagnie mediatiche, telefoniche,mediatiche, commerciali.

Non c'è più tempo. Bisogna dare la possibilità al sud di riconquistare i mercati e dare ai suoi giovani la speranza.


martedì 22 aprile 2014

Comunicato Partito del Sud....





C O M U N I C A T O

Domani Mercoledì 23 Aprile 2014, dalle ore 10,30 in poi c/o la sede nazionale del IDV (Italia dei Valori) in Via S. Maria alla Via, 12 in Roma si incontreranno i candidati alle Elezioni Europee delle varie Circoscrizioni. Sarà un momento di confronto sulle iniziative, il comune linguaggio, l'ulteriore conoscenza e d'approfondimento sui temi della campagna elettorale, con la presenza del Segretario Nazionale IDV dott. Ignazio Messina,
Il Partito del Sud sarà presente col suo candidato indipendente per la Circoscrizione Meridionale ANTONIO CIANO, Presidente Onorario del partito, unitamente ad alcuni componenti del Consiglio Direttivo Nazionale.

Il Partito del Sud


Sul "Quotidiano della Calabria" del 22 Aprile - "Longobardi: Via al Partito del Sud"



sabato 19 aprile 2014

Noi abbiamo già dato di Antonio Ciano



di Antonio Ciano

Vogliamo gestire i nostri porti (tutti statali), le nostre spiagge ( i proventi delle concessioni vanno al demanio dello stato).
Il Piemonte e la Lombardia non hanno porti, nè spiagge. Ogni anno, miliardi di euro sostengono il Tesoro italiano.Il Porto di Gaeta dà allo stato 500 milioni di euro all'anno, più le accise. Quanti miliardi doniamo allo stato centrale dai Porti di Napoli, Salerno, Gioia Tauro, Palermo, Trapani, Catania, Augusta, Messina,Taranto, Bari, Brindisi ?

Rivogliamo i beni demaniali che i piemontesi accorparono allo stato sabaudo; rivogliamo i nostri beni archeologici, i nostri musei. I proventi del Petrolio devono rimanere al Sud, e dare alle regioni produttrici le Royalties che danno alla Libia e agli altri paesi produttori. Alla Basilicata danno il 7%, alla Sicilia il 4%, alla Libia il 55%.

Si prendano la Burocrazia, fonte di ritardi e tangenti.(è stata imposta dalla monarchia sabauda)che ha soffocato il Sud e l'Italia; si prendano i duemila miliardi di debiti prodotti dai governi del Nord. Nel 1910 portarono il bilancio italiano a pareggio con le rimesse dei nostri emigranti.
Noi abbiamo già dato. 


venerdì 18 aprile 2014

Quel che resta….


di  Andrea Balìa

Una volta c’erano Berlinguer e Almirante….ora ci sono Renzi e la Meloni….

Fino a ieri c’era Gabriel Garcia Marquez (pure parlava, anche se in modo molto poetico e finemente letterario, a suo modo di Sud del mondo)…..ora al riguardo ci restano altri scrittori…..

Fino a poco fa c’era l’amicizia come uno dei valori assoluti da rispettare e di cui dar conferma quando serve….ora “io non sapevo che…” lo si dimostra a giorni alterni….

Una volta c’era Ciano, Lucio Barone, Zitara…..ora è rimasto Ciano…..

Anni fa c’erano i giornalisti….ora c’è Magdi Allan….

Prima c’erano i Papi…ora c’è Francesco II e s’interessa dei poveri….ma è l’eccezione che conferma la regola...

Un tempo c’era Totò e faceva solo il comico….ora c’è Grillo…e pure fa solo il comico ( o no?)….

Quando c’erano gli intellettuali Pasolini scriveva, diceva e faceva film….ora c’è Vanzina e fa i film….

Gramsci era nominato come riferimento….ora si cita Tony Blair….

Prima c’era Berlusconi…oggi…anche….

Aprivi la Tv e c'era Guglielmi, Biagi...ora c'è Porro e Paragone....

Una volta c’era Maradona….oggi ?!?!?

Botta di nostalgia? Forse…e perché no?


Andrea Balìa

giovedì 17 aprile 2014

Il Partito del Sud ha un nuovo referente in Veneto !


Oggi e' una giornata felice che segna la nascita di nuove sezioni del nostro Partito; dopo gli amici Calabresi di Longobardi anche in Veneto si parte con un nuovo Referente su due importanti province...buon lavoro a tutti!


IL PARTITO DEL SUD HA UN NUOVO REFERENTE IN VENETO.

Il Partito del Sud è lieto di accogliere tra le proprie file il Dott. Filippo Angiuli. Conoscitore delle

tematiche meridionaliste, dopo attenta ed approfondita analisi delle strategie e proposte politiche del

nostro Partito, ha deciso di aderire al Partito del Sud sezione Veneto. La struttura organizzativa del

Partito del Sud “Veneto”, a dimostrazione di una continua crescita del Partito nel territorio Veneto, si

arricchisce di un nuovo referente per la zona di Venezia - Treviso.


Filippo Romeo
Coordinatore Regionale - Partito del Sud

Info@partitodelsud.eu


                                                 

Su TirrenoNews : Anche a Longobardi il Circolo del Partito del SUD



Anche Longobardi, finalmente, può vantare la presenza del circolo cittadino del Partito del Sud. Lo comunica il coordinatore Provinciale dello stesso Partito Franco Gaudio. La nuova compagine politica locale si prefigge l’obbiettivo di far conoscere le ragioni storiche, culturali politiche ed economiche che hanno fortemente penalizzato il sud dopo l'unità d'Italia (annessione) avvenuta il 1861. Il Partito del Sud è convinto che la costruzione del proprio futuro, per ciascun uomo e donna meridionali, non può prescindere dalla conoscenza delle proprie origini.

 Il nuovo circolo non parteciperà all'imminente competizione elettorale per l'elezione del Sindaco ed il rinnovo del consiglio comunale, ma si impegnerà a sostenere tutte le iniziative che la compagine vincitrice proporrà nell’interesse del Comune e del comprensorio. Ricordiamo che su proposta del Partito del Sud Longobardi è il primo comune d'Italia ad avere intitolato un largo ai "Briganti Patrioti Calabresi" nonchè una via ad "Angelina Romano", bambina di otto anni e mezzo di Castellamare del Golfo in provincia di Trapani, fucilata dall'esercito piemontese perché accusata di brigantaggio. L’attività politica del Circolo, si concentrerà quindi nel promuovere e proporre azioni che dovranno sostenere la crescita ed il riscatto di tutto il Sud. Conoscere la verità aiuterà a riappropriarsi dell'orgoglio di essere meridionali.

Partito del Sud Circolo di Longobardi 

Fonte: TirrenoNews


mercoledì 16 aprile 2014

Gaeta resiste ancora ! Antonio Ciano rappresentante meridionalista in Europa !





Comunicato stampa


Dopo gli ultimi accadimenti a proposito del ritiro della candidatura di Michele Emiliano, che ha provocato rumore anche all’interno del mondo meridionalista, pareva che la bandiera del meridionalismo, per questa tornata elettorale europea, fosse finita nella polvere, facendo cadere la possibilità che un rappresentante di quel Sud che resiste, lavora e non china la testa davanti ai soprusi, potesse direttamente rappresentare in Europa il dramma che gli abitanti del Sud vivono quotidianamente sulla propria pelle, così come le tante emergenze e discriminazioni che angustiano la nostra terra e i nostri emigranti.

In questo panorama poco confortante ancora una volta il Partito del Sud ha impegnato le migliori energie delle sue donne e dei suoi uomini e grazie agli ottimi rapporti, già in essere da tempo, con Italia dei Valori, ha concluso in poche ore l’accordo per la presenza in lista nella circoscrizione meridionale del proprio nume tutelare e Presidente Onorario Antonio Ciano, il Brigante del Sud, che con generosità, e per il solo bene del Sud, ha accettato la candidatura al fine ultimo e solo di dare visibilità e sbocco alle tematiche che stanno a cuore a tutto il mondo meridionalista, mai come in quest’ultimo mese sotto attacco da parte di quei poteri che ci opprimono da 153 anni.

 Il Partito del Sud si stringe intorno al Leone di Gaeta ed invita, in nome e per il solo bene della nostra terra, ogni meridionalista a sostenere lo sforzo titanico di Antonio Ciano in questa ennesima battaglia ! La doppia sfida è di quelle che affascinano, la lista Italia dei Valori, che ospita come indipendente il nostro candidato, dovrà infatti raggiungere il 4% posto a sbarramento della soglia elettorale europea, Antonio Ciano, sul cui nome andranno fatte convergere le preferenze nella circoscrizione meridionale, dovrà risultare il più votato della lista. Le possibilità sono reali, ma la battaglia è difficile, in una sfida da veri Briganti! Ci aiuterà in questa prova la visibilità che sicuramente Antonio Ciano saprà sfruttare, con la sua inarrestabile oratoria, per catalizzare l’interesse dei tanti meridionali “che ancora non sanno”, nell’interesse di tutti i meridionalisti, ma soprattutto di tutto il Sud.

Pertanto, l'augurio sincero è che, così come altri illustri meridionalisti hanno portato l'origine della questione meridionale a Montecitorio, anche Antonio Ciano possa, con la stessa veemenza e forza che conosciamo, portare le istanze del Sud a Strasburgo e a Bruxelles!

Il Soldato di Gaeta alza ancora alto il suo grido di battaglia e la sua sfida all’Europa, per il bene del Sud e dei suoi figli! Gaeta resiste ancora ! 


Natale Cuccurese 
Presidente Nazionale Partito del Sud 

info@partitodelsud.eu

martedì 15 aprile 2014

40 mila miliardi dei nostri emigranti sanarono il debito pubblico nel 1910



Gli emigranti meridionali nel “primo quarto del secolo corrente, avevano mandato, a mezzo di rimesse dei Banchi di Napoli e di Sicilia, oltre venti miliardi di lire oro, valore 1910, e altrettanti ne avevano spediti in lettere raccomandate o portato a mano”. Un’immensa ricchezza per le finanze italiane che così potevano pareggiare i conti con l’estero e a volte chiuderli in attivo, tanto che Guido Dorso ha scritto: “I dollari che gli emigranti mandano nel paesello natìo vengono pompati, drenati a favore del Nord,seguono la stessa via delle piastre d’argento borboniche e dei napoleoni d’argento e d’oro che la borghesia terriera custodiva nel 1860. Tutte le banche settentrionali che fino ad allora avevano ignorato il Mezzogiorno, si precipitano a taglieggiare il Sud, e lo Stato completa l’opera con i depositipostali e i titoli di rendita” 
Oggi le banche del Sud non esistono più. Il Banco di Napoli è stato colonizzato dal San Paolo Imi di Torino e il Banco di Sicilia dall' UNICREDIT di Milano. Tutto è nelle mani del Nord Tosco padano. Il Sud non ha più economia, ma tanti soldi continuano ad arrivare nelle banche italiane. Il debito pubblico odierno ha superato i 2.000 (Duemila) miliardi di Euro. Una cifra astronomica!.Circa venti milioni di italiani hanno prestato allo Stato somme considerevoli. Il mio amico Ciaramaglia lo chiamava il "popolo dei risparmiatori". Cioè quelli che si erano risparmiati la fatica di pagare le tasse. Escluso qualcuno. Per anni. L'unico titolo obbligazionario, che erano tenuti a onorare,era quello di votare il "Sistema" o il "regime" che conservava tale andazzo. Dai grandi finanzieri ai più piccoli pensionati, si cimentarono tutti nell'accaparramento di Bot e CCT. Insomma, gli incapaci, quelli che non riuscivano a risparmiare perchè oberati dalla tasse, dovevano e devono pagare gli interessi ai risparmiatori. Con questo ingegnoso  sistema, la Massoneria,  ha  aggirato il contenuto della Democrazia, assicurandosi il governo eterno della Nazione Italia. Per questo motivo hanno dato vita al colossale fenomeno della EVASIONE FISCALE. Escluso i lavoratori a reddito fisso e, quindi i comunisti comunardi, statali, operai, pensionati. Tutti gli altri, finanzieri, banchieri, odontoiatri, avocati, ingegneri, geometri, artigiani, liberi professionisti, dentisti, industriali,affitta-tutto, ladri, escort, mignotte, puttane, furono tutti abilitati a non pagare le tasse. A questi si aggiunge la Casta degli speculatori, dei mafiosi, dei camorristi, dei politci collusi, si aggiungano anche i concessionari mediatici, e tutti coloro che hanno soldi nelle banche svizzere, o delle Isole Caiman. Tutti a frodare lo Stato. Tutti alla mangiatoia. Mio padre, Damiano Ciano, morto da contadino a 97 anni, prima di morire mi disse: "Antò, quando ero giovane, a Gaeta e in Italia facevamo la fame, camminavamo con le pezze al culo. Producevamo di tutto.Si coltivava anche sulle montagne rocciose. Gaeta e l'Italia erano come il paradiso terrestre. Oggi non si produce più niente e tutti stanno bene, tutti hanno la macchina e il frigorifero, telefonini. A tavola bevono aranciata, coca cola, vini extralusso. Questa cosa non può durare. Succederà qualcosa." Papà, quel qualcosa è sotto gli occhi di tutti. Il Sistema massonico è saltato, vogliono salvarlo. E a pagare siamo sempre noi. Al Parlamento padano, per il momento di stanza a Roma, qualcosa sta accadendo.Molti giovani stanno "scassando" la Casta, stanno mettendo a nudo il sistema corrotto. La loro è una piccola rivoluzione.
Ne seguirà un'altra. Quella Meridionale. E sarà la fine del Sistema. Ci riapproprieremo dei nostri valori, della nostra dignità, di tutto ciò che ci hanno rubato negli ultimi 152 anni. Scompariranno i partiti portatori degli interessi padani, ce ne sarà un altro, quello dei beni comuni. Il Nostro.