...per il recupero della memoria storica, per la difesa, il riscatto ed il futuro del popolo meridionale, per una vera rappresentatività politica del Sud...

lunedì 10 febbraio 2014

IL GIORNO DEL RICORDO : LE FOIBE


PROGRESSISTi, ANTIFASCISTI ... MA NON IMMEMORI!

Oggi, 10 Febbraio, si celebra “il giorno del ricordo”, una celebrazione istituita da pochi anni in memoria della triste vicenda delle “Foibe”. Tra i 10 e i 15 mila tra fascisti, collaborazionisti degli stessi, italiani e anti comunisti che (vivi o già morti) furono gettati nelle cavità carsiche, unitamente ad un esodo stimato oltre i centomila da quelle zone. Furore antifascista, reazione violenta al regime caduto, partigiani accecati dall’odio e violenza ottusa del regime slavo/croato di Tito furono gli artefici di tutto ciò. Orrori della guerra, che però non va dimenticato fu causata dalla megalomania fascista e causò lutti ben peggiori per quantità tra cui il massacro degli ebrei e di chi aveva discendenze ebraiche. Ma i lutti e gi eccidi sono tutti e sempre deprecabili, indipendentemente dagli autori e dalle vittime, nonché dalla quantità. I meridionali, i meridionalisti veri e il Partito del Sud non possono non stare dalla parte della verità storica, essendo tra l’altro il popolo del Sud esso stesso stato vittima in tempi un po’ più lontani d’un eccidio dimenticato e occultato da una storia scritta e raccontata dai vincitori- Ma “la Storia la scrivono i vincitori, la verità il tempo”. Il Partito del Sud è fieramente e convintamente “progressista”. Le ideologie sono defunte, i valori no, Un meridionalista serio non può non avere tra i valori di riferimento la solidarietà la fratellanza, la tolleranza, l’accoglienza e l’inclusione, che sono nel DNA dei costumi e le tradizioni della gente del Sud. Questi valori sono per loro natura progressisti, che non vuol dire “comunisti” come berlusconianamente si vuol lasciare intendere. Il Partito del Sud è antifascista, che non vuol dire occultare o addirittura condividere tragedie come quella delle foibe. E’ antifascista perché il fascismo, oltre ad essere privazione della libertà, comando di pochi se non addirittura di uno, è stata l’ideologia e l’esperienza tragica artefice di quasi un trentennio di triste governo italico, autrice e correa della seconda guerra mondiale, apportatrice di tragedie d’ogni tipo e causa di reazioni sbagliate e criminali come le foibe. Il fascismo come atteggiamento è tutt’oggi presente ed essere “anti” è un dovere, un paletto da tenere sempre ben saldo. Altre ideologie, magari pur deprecabili, non hanno albergato nella nostra penisola se non come esperienze partitiche e di movimento.
Quindi condanna e ricordo, come monito, di questa tragedia che gli interessi partitici (perseguiti anche dalla stessa Dc per salvaguardare opportunità di rapporti e interessi privati) hanno colpevolmente occultato sino a pochi anni fa.

Andrea Balìa

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