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lunedì 18 novembre 2013

INTERVENTI & REPLICHE: ACQUA DELLA CITTÀ DI NAPOLI.


Foto: INTERVENTI & REPLICHE: ACQUA DELLA CITTÀ DI NAPOLI.

Francesca Santagata Responsabile Qualità, Sicurezza e Ambiente Abc Napoli: "In relazione alle tante informazioni uscite in questi giorni sulla qualità dell'acqua di Napoli è necessario fare delle precisazioni. Ricopro da oltre 10 anni il ruolo di direttore del laboratorio di analisi di Abc (Acqua bene comune ndr, ex Arin), società che gestisce l'acquedotto di Napoli. Il laboratorio dal 2003 è certificato e accreditato da organismi terzi nazionali (Accredia, Ente italiano di Accreditamento) e internazionali (Dnv) che ne attestano la competenza tecnica nell'esecuzione delle analisi. Le informazioni puntuali e dettagliate sui parametri di potabilità dell'acqua distribuita nella città di Napoli sono da anni disponibili a tutti sul sito web dell'azienda e vengono inviati nella bolletta trimestrale a tutti gli utenti. I parametri pubblicati mensilmente sono ben 29.1 prelievi e le analisi effettuate annualmente sono rispettivamente 6.000e oltre 100.000, ben 5 volte superiori a quelli previsti dalla normativa vigente. Inoltre, nella città di Napoli i controlli sono effettuati in contraddittorio con la Asl Napoli 1 deputata per legge all'emissione del giudizio finale sulla potabilità, che ha sempre confermato la bontà dell'acqua. Le notizie riportate dalla stampa in questi giorni relative all'acqua della città di Napoli Acqua della città di Napoli non trovano comunque riscontro neppure nel documento della US Navy cui pure si riferiscono. In particolare, si legge che «esce acqua pericolosa dal 57 per cento dei rubinetti esaminati nel centro di Napoli e dal 16 percento a Bagnoli". 

Tale affermazione non solo non trova riscontro nel documento della US Navy ma soprattutto va contro i dati in nostro possesso e in possesso della Asi. Si scrive di «sostanze cancerogene quali uranio, diossine e Pce superiori ai livelli regionali» creando un allarme ingiustificato nel lettore completamente fuorviante perché nel documento non c'è alcuna base a sostegno di tali affermazioni. L'acqua distribuita a Napoli è buona e potabile. I documenti US Navy sono ben noti ad Abc e alle istituzioni competenti, da anni; a conferma di ciò la direttrice dell'Istituto di Igiene e Sanità Pubblica della Asl 1 ha ricordato, in un'intervista, che i prelievi fatti in casa del console americano diedero esito favorevole e che alcuni dati negativi riguardavano alloggi occupati abusivamente, case allacciate a pozzi illegali e, quindi, in acqua «mista» collegata solo parzialmente alla rete idrica (illegalmente). Da ultimo, ricordo che la fonte principale dell'acquedotto di Napoli è per oltre il 40 per cento dal Serino notoriamente una delle fonti più pregiate d'Italia e per un totale di oltre il 90 cento da captazioni poste a quote elevate ben distanti dalle zone purtroppo chiamate «terra dei fuochi».

(Fonte: Corriere della Sera)


Francesca Santagata Responsabile Qualità, Sicurezza e Ambiente Abc Napoli: "In relazione alle tante informazioni uscite in questi giorni sulla qualità dell'acqua di Napoli è necessario fare delle precisazioni. Ricopro da oltre 10 anni il ruolo di direttore del laboratorio di analisi di Abc (Acqua bene comune ndr, ex Arin), società che gestisce l'acquedotto di Napoli. Il laboratorio dal 2003 è certificato e accreditato da organismi terzi nazionali (Accredia, Ente italiano di Accreditamento) e internazionali (Dnv) che ne attestano la competenza tecnica nell'esecuzione delle analisi. Le informazioni puntuali e dettagliate sui parametri di potabilità dell'acqua distribuita nella città di Napoli sono da anni disponibili a tutti sul sito web dell'azienda e vengono inviati nella bolletta trimestrale a tutti gli utenti. I parametri pubblicati mensilmente sono ben 29.1 prelievi e le analisi effettuate annualmente sono rispettivamente 6.000e oltre 100.000, ben 5 volte superiori a quelli previsti dalla normativa vigente. Inoltre, nella città di Napoli i controlli sono effettuati in contraddittorio con la Asl Napoli 1 deputata per legge all'emissione del giudizio finale sulla potabilità, che ha sempre confermato la bontà dell'acqua. Le notizie riportate dalla stampa in questi giorni relative all'acqua della città di Napoli Acqua della città di Napoli non trovano comunque riscontro neppure nel documento della US Navy cui pure si riferiscono. In particolare, si legge che «esce acqua pericolosa dal 57 per cento dei rubinetti esaminati nel centro di Napoli e dal 16 percento a Bagnoli".

Tale affermazione non solo non trova riscontro nel documento della US Navy ma soprattutto va contro i dati in nostro possesso e in possesso della Asi. Si scrive di «sostanze cancerogene quali uranio, diossine e Pce superiori ai livelli regionali» creando un allarme ingiustificato nel lettore completamente fuorviante perché nel documento non c'è alcuna base a sostegno di tali affermazioni. L'acqua distribuita a Napoli è buona e potabile. I documenti US Navy sono ben noti ad Abc e alle istituzioni competenti, da anni; a conferma di ciò la direttrice dell'Istituto di Igiene e Sanità Pubblica della Asl 1 ha ricordato, in un'intervista, che i prelievi fatti in casa del console americano diedero esito favorevole e che alcuni dati negativi riguardavano alloggi occupati abusivamente, case allacciate a pozzi illegali e, quindi, in acqua «mista» collegata solo parzialmente alla rete idrica (illegalmente). Da ultimo, ricordo che la fonte principale dell'acquedotto di Napoli è per oltre il 40 per cento dal Serino notoriamente una delle fonti più pregiate d'Italia e per un totale di oltre il 90 cento da captazioni poste a quote elevate ben distanti dalle zone purtroppo chiamate «terra dei fuochi».

(Fonte: Corriere della Sera)


Comunicato Stampa della Giunta del 15/11/2013

Querela nei confronti de L'Espresso

La Giunta, riunitasi in Via Verdi a margine della seduta di Consiglio comunale e presieduta dal sindaco Luigi de Magistris, ha formalizzato con una apposita delibera la querela per diffamazione a mezzo stampa e la proposta di azione civile nei confronti de l' Espresso per la copertina dal titolo " bevi Napoli e poi muori " .

(Fonte: Comune di Napoli)


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