di Enzo Riccio
giovedì 4 luglio 2013
Alitalia...un'altra truffa italian-padana
di Enzo Riccio
La
nuova Alitalia è di nuovo con l'acqua alla gola, con pochi soldi in cassa ed ha
ancora i conti pesantemente in rosso.
Sono
passati solo 4-5 anni dal "salvataggio" del governo Berlusconi che regalò gli
asset della vecchia Alitalia alla nuova compagna nata con la CAI, coi soliti
imprenditori padani (Gavio, Riva, Benetton, Marcegaglia...) corsi a salvare
l'"italianità" della compagnia di bandiera che pagarono meno di quanto avrebbe
pagato Air France - KLM e che, invece di 2000 esuberi previsti dai francesi,
arrivarono a più di 7000 esuberi con cassa integrazione lunga (7 anni!) pagata
ovviamente dallo Stato (quindi anche dal Sud...) che si accollò anche i debiti
della "bad company" (che qualcuno ha calcolato in più di 2 Miliardi di Euro).
Già
all'epoca ci furono molte polemiche su questo "salvataggio" e sui possibili
conflitti di interesse di alcuni imprenditori della CAI concessionari in altri
campi (basti pensare ai Benetton con Autostrade...), un salvataggio propagandato
come grande operazione "italiana" per la compagnia di bandiera che doveva
rimanere italiana da Berlusca & Co....dopo qualche anno si può dire che
questa storia è davvero simbolica del capitalismo all'italiana, un capitalismo
accattone e assistito dallo Stato ma incapace di implementare vere politiche
industriali ed assolutamente incapace di gestioni efficienti. Davvero
paradossale se poi l'azienda, dopo il vincolo per qualche anno di non vendere le
azioni da parte degli azionisti di maggioranza della cordata CAI che scadrà
proprio quest'anno nel 2013, verrà comunque venduta ad Air France - KLM che già
oggi detiene il 25%....il tutto alla faccia del salvataggio dell'italianità
della compagnia!
Emblematico
poi che ci siano sempre gli stessi imprenditori italian-padani nella cordata
CAI, dalla famiglia Riva (proprio loro, quelli di Taranto...), Gavio a Benetton,
Marcegaglia, Tronchetti Provera, Colaninno...tutti notoriamente bravi a
privatizzare gli utili e socializzare le perdite e protagonisti di altre storie
di capitalismo all'italiana, basti pensare alla Telecom o all'ILVA.
Dopo
aver subito il delirante progetto leghista dell'aeroporto di Malpensa, di cui parlammo già in passato che aggravò la situazione già
difficile di Alitalia nel 2008, dopo il capolavoro di salvataggio di Berlusconi
nel 2008-2009, il risultato è che stiamo punto e a capo con un'azienda prossima
al fallimento dopo averci rimesso un'altra montagna di soldi pubblici (anche di
noi terroni "assistiti")....a questo punto noi del Sud "sprecone ed assistito"
aspettiamo altri "capitani coraggiosi" e brillanti soluzioni imprenditoriali e
manageriali padane!
Enzo
Riccio
Vice-Presidente
Nazionale
Partito
del Sud
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