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sabato 24 dicembre 2011

Cosentino e la questione morale




La notizia pubblicata questa mattina da “Il Mattino” on-line sulla conferma dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il coordinatore del Pdl della Campania Nicola Cosentino riporta ancora una volta al centro del dibattito politico della nostra città, e di tutta la provincia, la necessità di rompere il nefasto legame che esiste fra malaffare e mala-politica.
L’influenza del crimine organizzato locale sulle decisioni e le azioni intraprese da dirigenti di partito, da funzionari pubblici, da parlamentari e da governanti locali, sommato agli interessi forti del Nord, hanno creato una miscela esplosiva, difficile da disinnescare se non attraverso un’azione concertata fra tutte le forze sane della società civile, e in particolare fra coloro che s’ispirano alla rinascita e al rilancio del Sud, per creare una barriera impermeabile nei confronti della malavita.Se il Sud vuole rialzarsi e se Napoli aspira realmente a tornare agli splendori del suo ruolo passato di Capitale, nella politica del Sud si dovrà sviluppare e divulgare una posizione di “tolleranza zero” nei confronti di qualsiasi influenza malavitosa sulla politica e nei confronti della gestione delle istituzioni pubbliche.
Ancora oggi, sono in troppi i nostri concittadini che giustificano comportamenti irregolari, che vanno dal cercare scorciatoie nel risolvere pratiche burocratiche alla corruzione in pieno stile. Napoli ha bisogno di una rivoluzione culturale che metta fine alla tolleranza e alla giustificazione degli illeciti.
In quest’ottica, ben venga il lavoro della magistratura nei confronti della politica. Ora si dovrà vedere se la “casta” politica difenderà uno dei suoi, o se lascerà che la giustizia faccia il suo corso.


Alessandro Citarella - Coordinatore Provinciale Partito del Sud Napoli


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