...per il recupero della memoria storica, per la difesa, il riscatto ed il futuro del popolo meridionale, per una vera rappresentatività politica del Sud...

martedì 22 novembre 2011

Le origini della casta - Il Risorgimento del malaffare di Elena Bianchini Braglia




Pagine: 228

Prezzo: Euro 15,00


Gli anni del Risorgimento sono un incredibile susseguirsi di scandali, ruberie, crimini, sperperi. Un nuovo paese viene costruito a forza, strangolando libertà e autonomie. Ci si appoggia alla mafia al Sud, si commissionano delitti al Nord. Poi, per sistemare tutti coloro che hanno partecipato all'impresa, si regalano incarichi, stipendi, gratifiche ad amici e conoscenti. L'Italia che ne viene fuori è un piccolo mostro. E a guidarne i primi barcollanti passi sono uomini senza scrupoli, incapaci, corrotti. I garibaldini per furti e sciupio sono paragonati ai vandali. Garibaldi definisce i parlamentari italiani "epuloni governativi", e ancora molti anni dopo Salvemini chiama Giolitti il "Ministro della malavita". Nulla è cambiato. Gli errori commessi allora ci perseguitano ancora oggi, irrisolti. La classe politica è ancora corrotta, la malavita organizzata sempre attiva, sprechi e favoritismi continuano a scandalizzarci, la fama d'inefficienza ci accompagna ovunque. negli anni del Risorgimento la morale si è congedata dalla politica. La corruttela si è fatta sistema, ha impregnato ogni fibra della nuova entità statale, è diventata normale, necessaria; è nata una vera e propria casta, incapace di gestire la cosa pubblica, immorale, avida, intrisa di benefici, e apparentemente inamovibile...



Nessun commento:

Posta un commento