...per il recupero della memoria storica, per la difesa, il riscatto ed il futuro del popolo meridionale, per una vera rappresentatività politica del Sud...

martedì 29 novembre 2011

Il suicidio assistito di Lucio Magri





"Addio, ho deciso di morire"

Il fondatore del Manifesto morto in Svizzera a 79 anni. Ha deciso tutto con lucidità: dalla fine alla sepoltura. In una lettera spiega la sua scelta ai compagni di una vita. Gli amici hanno tentato di dissuaderlo, ma lui era depresso per la morte della moglie. Ha deciso tutto con lucidità : dalla fine alla sepoltura vicino alla sua Mara.


S'era raccomandato con i suoi amici più cari, quelli d'una vita, i compagni del Manifesto. Non voglio funerali, per carità, tutte quelle inutili commemorazioni. Necrologi manco a parlarne. Luciana si occuperà della gestione editoriale dei miei scritti. Per gli amici e compagni lascio una lettera, ma dovete leggerla quando sarà tutto finito. Sì, ora è finito. La notizia può essere resa pubblica. Lucio Magri, fondatore del Manifesto, protagonista della sinistra eretica, è morto in Svizzera all'età di 79 anni. Morto per sua volontà, perché vivere gli era diventato intollerabile. A casa di Lucio Magri, in attesa della telefonata decisiva. È tutto in ordine, in piazza del Grillo, nel cuore della Roma papalina e misteriosa, a due passi dalla magione dove morì Guttuso, pittore amatissimo ma anche avversario sentimentale. Niente sembra fuori posto, il parquet chiaro, i divani bianchi, i libri sulla scrivania Impero, la collezione del Manifesto vicina a quella dei fascicoli di cucina, si sa che Lucio è un cuoco raffinato. Intorno al tavolo di legno chiaro siede la sua famiglia allargata, Famiano Crucianelli e Filippo Maone, amici sin dai tempi del Manifesto, Luciana Castellina, compagna di sentimenti e di politica per un quarto di secolo. No, Valentino non c'è, Valentino Parlato lo stiamo cercando, ma presto ci raggiungerà. In cucina Lalla, la cameriera sudamericana, prepara il Martini con cura, il bicchiere giusto, quello a cono, con la scorza di limone. Cosa stiamo aspettando? Che qualcuno telefoni, e ci dica che Lucio non c'è più. Poi la telefonata, quella che nessuno avrebbe voluto mai ricevere. Ora davvero è finita. Le pompe funebri andranno a prelevarlo in Svizzera, tutto era stato deciso nel dettaglio. L'ultimo viaggio, questo sì davvero l'ultimo, è verso Recanati, dove sarà seppellito vicino alla sua Mara, nella tomba che lui con cura aveva predisposto dopo la morte della moglie. Luciana Castellina s'appoggia allo stipite della porta, tramortita: "Non avrei mai immaginato che finisse così". Il tempo dell'attesa è concluso, comincia quello del dolore.




eravamo ragazzetti, il sottoscritto e qualche amico, affascinati dalla politica (ai primi anni delle scuole superiori), come succedeva ai giovani di quel tempo fra gli anni 60 e 70. Fummo ricevuti 4 o 5 di noi in un appartamento napoletano da alcuni signori che ci spiegarono la loro scelta di fondare "il Manifesto". Indipendentemente da posizioni politiche, ormai datate, eravamo assetati di tutto e di capire. Tra loro c'era un signore estremamente perbene, cortese nei modi, chiaro nell'eloquio che mi e ci colpì in modo particolare per la signorilità ed il rispetto e riguardo dato a dei giovani poco più che imberbi. Era Lucio Magri, ed il suo ricordo è rimasto scolpito per il garbo, la serietà e la sincera attenzione. Un esempio di come si può far politica senza urla, cialtronismo e pressapochismo che ci avrebbero invece accompagnati negli anni a venire.


Andrea Balìa

lunedì 28 novembre 2011

Classifica dei reati in Italia: Parma peggiora ed è 16esima !




Classifica dei reati in Italia: Parma peggiora ed è 16esima - Pubblicato il dossier de Il Sole 24 Ore. Nella città ducale aumentano rapine, scippi, truffe e furti in casa: sono 21.300 reati commessi nel 2010. Nelle prime 20 posizioni troviamo 17 città settentrionali e solo 3 del Sud “


Il Sole 24 Ore ha pubblicato il dossier sui reati in Italia con i dati dei delitti nel 2010 e la variazione percentuale rispetto all'anno precedente. Si ribalta completamente il luogo comune di un Sud criminoso rispetto a un Nord più sicuro, con le città settentrionali che 'conquistano' la top five con Milano , Rimini , Torino, Bologna e Genova e piazzano ben 17 città nei primi 20 posti.“



e tutto ciò negli anni di governo della Lega! Complimenti...



Fonte : Peppe Toro da http://www.parmatoday.it/

Marco Esposito, assessore alle attività produttive della giunta De Magistris lancia il "Napo" !.



ancora idee innovative per una città "virtuosa" da Marco Esposito della giunta de Magistris , in occasione del Convegno di Domenica 27/11/2011 "CHANGES A NAPOLI" tenutosi in città con la partecipazione di : Peppe Civati, Concita De Gregorio, Luigi de Magistris, Michele Emiliano, Marco Esposito, Ignazio Marino, Marco Rossi Doria, Ivan Scalfarotto e tanti altri.





Fonte : Sasi Novellino da youtube


domenica 27 novembre 2011

Pratichiamo la solidarietà, come da nostra cultura, storia e tradizione !




Per qualche giorno risparmiate su di un paio di caffè o su di un giornale padano!
Versate 2 euro a favore degli alluvionati di Messina!

Inviate 2 SMS

al 45590




sabato 26 novembre 2011

Condanna esemplare!




CONDANNATI A MILANO 16 ALLEVATORI E PRODUTTORI PER LE “QUOTE LATTE”: LA IV SEZIONE PENALE DEL TRIBUNALE INFLIGGE FINO A CINQUE ANNI E MEZZO DI PENA AL “ROBIN HOOD DEI PRODUTTORI” E AGLI ALTRI 15 IMPUTATI PER UNA TRUFFA DA 100 MILIONI DI EURO !


Aggirando le normative dell’Unione Europea sulle “quote latte”, i limiti di produzione oltre i quali è previsto il pagamento di un tributo per ogni litro prodotto, avevano messo in piedi una truffa da 100 milioni di euro. Con questa accusa la quarta sezione penale del tribunale di Milano ha condannato 16 persone - tra le quali anche Alessio Crippa, definito il “Robin Hood” dei produttori per le sue azioni di protesta contro il meccanismo comunitario - a pene comprese tra l’anno ed i cinque anni e mezzo di reclusione. Inoltre i giudici hanno anche stabilito che gli imputati debbano risarcire l’Agea-Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura per 300 milioni di Euro, oltre a stabilire il sequestro di beni per altri 18 milioni!
Le reazioni delle organizzazioni agricole? Coldiretti ha sottolineato il fatto che “giustizia è fatta, ma è molto triste per quei produttori che si sono lasciati trascinare in questa vicenda da chi li ha incantati con false promesse che non potevano mantenere, ma che al contrario li ha coinvolti in un procedimento legale finito con una raffica di condanne”, Confagricoltura ha parlato di “una sentenza che può essere definita epocale e tutta da leggere, dalla quale nessun tribunale e nessun soggetto politico potrà più prescindere”.




ecco i padani duri e puri, onesti soprattutto, che pagano per tutti


(V. Cesario - Partito del Sud Veneto)


Costituito l’Ufficio di Presidenza del Coordinamento Regionale Campano del Partito del Sud







Partito del Sud


Coordinamento regionale della Campania


COMUNICATO STAMPA


Costituito l’Ufficio di Presidenza del Coordinamento regionale


Dopo la nomina a Coordinatore regionale della Campania di Emiddio de Franciscis di Casanova-socio fondatore del Partito del Sud e componente del Comitato dei Garanti- avvenuta ad inizio ottobre, nella riunione del Coordinamento svoltasi a Ponte (BN) il 21 novembre scorso, sono stati eletti i componenti dell’Ufficio di Presidenza ed assegnati gli incarichi e le deleghe.


Alla riunione hanno preso parte le Delegazioni dei Coordinamenti provinciali di Benevento, Caserta e Napoli, attualmente attive in Campania.


L’Ufficio di Presidenza risulta, pertanto, così composto:

Emiddio de Franciscis di Casanova, Coordinatore

Antonio De Falco, Vice Coordinatore – attenzione al cittadino, sostegno sociale, sindacato

Giuseppe Mazza, Vice Coordinatore – attività produttive, identità

Alessandro Citarella, Segretario Organizzativo, - sviluppo organizzativo, federalismo

Pierluigi Mauta – infrastrutture, reti di comunicazione e internet

Massimo Martucci – ambiente, bonifiche, lotta alla illegalità

Francesco Menna – economia, made in sud, rapporti con la segreteria nazionale

Anna Marino – attività culturali e storiche, pari opportunità

Sergio Romano – attività di proposta legislativa, regolamento


La definizione organizzativa dell’Ufficio di Presidenza, resasi necessaria per la rilevante espansione del Partito in Campania, renderà possibile una più incisiva attività del Coordinamento regionale sia sul versante del radicamento territoriale, che delle iniziative di proposta legislativa, sviluppo economico e sociale, in corso e da intraprendere.


Segreteria Coordinamento Campania


Anche il quotidiano web "Vicenza Più" riporta il comunicato stampa con la notizia dell'adesione dell'Assessore al Bilancio di Gambellara (Vi) al PdSud



VicenzaPiù - Fatti, personaggi e vita vicentina



QUOTIDIANO Categorie: Fatti



Francesca Maria Rossi, assessore di Gambellara, aderisce al Partito del Sud

Di Redazione VicenzaPiù ieri alle 20:07 0 commenti
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Filippo Romeo, Coordinatore Regionale Partito del Sud Vicenza - Il Partito del Sud è lieto di accogliere tra le proprie file Francesca Maria Rossi Assessore al Bilancio del Comune di Gambellara (Vi), carica che ricopre dopo essere stata eletta nelle elezioni comunali del maggio scorso nella Lista Civica "Vivere Gambellara". Rossi, conoscitrice delle tematiche meridionaliste, dopo atten ta ed approfondita analisi delle strategie e proposte politiche del nostro Partito, ha deciso di aderire al Partito del Sud inoltrando la richiesta di tesseramento alla nostra Federazione Provinciale che con piacere ha accolto la domanda.
Rimarcando che la giunta comunale di Gambellara, sostenuta da sole liste civiche, ha avuto il merito di relegare all'opposizione, fra gli altri partiti, anche la Lega Nord, siamo certi che l'ingresso nel nostro Partito di Francesca Maria Rossi potrà portare ulteriore slancio alla nostra azione politica anche in previsioni delle prossime elezioni provinciali di Vicenza dove il nostro Partito sarà presente con la propria lista.
Leggi tutti gli articoli su:
Filippo Romeo, Partito del Sud, Francesca Maria Rossi, Comune di Gambellara



venerdì 25 novembre 2011

ASSESSORE AL BILANCIO DEL COMUNE DI GAMBELLARA (VI) ADERISCE AL PARTITO DEL SUD !





COMUNICATO STAMPA



Il Partito del Sud è lieto di accogliere tra le proprie file la Dott.ssa Francesca Maria Rossi Assessore al Bilancio del Comune di Gambellara (VI), carica che ricopre dopo essere stata eletta nelle elezioni comunali del maggio scorso nella Lista Civica "Vivere Gambellara". La Dott.ssa Rossi, conoscitrice delle tematiche meridionaliste, dopo attenta ed approfondita analisi delle strategie e proposte politiche del nostro Partito, ha deciso di aderire al Partito del Sud inoltrando la richiesta di tesseramento alla nostra Federazione Provinciale che con piacere ha accolto la domanda.
Rimarcando che la giunta comunale di Gambellara, sostenuta da sole liste civiche, ha avuto il merito di relegare all'opposizione, fra gli altri partiti, anche la Lega Nord, siamo certi che l'ingresso nel nostro Partito della Dott.ssa Rossi potrà portare ulteriore slancio alla nostra azione politica anche in previsioni delle prossime elezioni provinciali di Vicenza dove il nostro Partito sarà presente con la propria lista.


Partito del Sud Vicenza
Coord. Provinciale
Filippo Romeo


i più sentiti complimenti a Filippo Romeo ed al Coordinamento di Vicenza ed il più sincero benvenuto dal Direttivo Nazionale del PARTITO DEL SUD alla Dott.ssa ROSSI!


FATTI, NON CHIACCHIERE !

Finmeccanica: De Magistris, Alenia va dove vince Lega !




ROMA (MF-DJ)--"L'addio a Casoria e' un diktat a vantaggio dei leghisti". Lo afferma in un'intervista esclusiva sul caso Alenia (Gruppo Finmeccanica) al mensile il Varesino il sindaco di Napoli, Luigi DeMagistris, puntando il dito sul Governo "settentrionalizzato" che haassecondato ogni capriccio della Lega pur di rimanere a galla. Il riferimento e' allo spostamento della sede legale di Alenia da Casoria a Venegono, in provincia di Varese, dopo che la capogruppo Finmeccanica ha ottenuto dalla Bei (Banca Europea Investimenti) 500milioni di euro "con lo scopo di supportare il ruolo industriale dell'azienda nelle regioni meridionali d'Italia". Secondo il primo cittadino di Napoli, la vicenda non e' affatto unaquestione economica, ma politica: "Non e' che Alenia vada in Romania, dove il lavoro costa meno, va a Varese, dove la Lega prende il massimo dei voti. Ormai e' prassi consolidata e ben tollerata, se non addirittura incoraggiata dal nostro Governo, quella di chiedere finanziamenti europei o simil tali per aziende del Sud, per le quali e' piu' facile ottenerli, e poi spostarsi al Nord". De Magistris avanza anche sospetti sulla nomina di Giuseppe Orsi, notoriamente vicino al Carroccio, come amministratoredelegato di Finmeccanica.




Fonte : youtube

giovedì 24 novembre 2011

Importante dichiarazione di de Magistris



dichiarazioni importanti sugli sviluppi politici che partono dall'esperienza napoletana :


Fonte : 8newsnow.com

Lettera di Ivan Esposito al Vice direttore di "la Repubblica"



una ponderata lettera di Ivan Esposito, del Direttivo napoletano del Partito del Sud, indirizzata al dott. Giannini (Vice Direttore di "la Repubblica") :


Egr. dott. Giannini (vice direttore La Repubblica, giornale progressista) Ho ascoltato e riascoltato la "Fotografia" di Francesco Merlo dedicata ai disastri di Genova e Messina, pubblicata dal suo giornale, per ironia della sorte, proprio nell'anniversario del terremoto dell'Irpinia. L'ho ascoltata più volte, volendo credere fino all'ultimo che il passo riportato su alcuni profili Facebook fosse un'estrapolazione fuorviante. Non era così. Ora, è legittimo che Merlo abbia la sua opinione. E non posso certo chiederle di redarguirlo, rivolgendomi a lei come ci si poteva rivolgere ad una maestra d'altri tempi per un allievo discolo. Le chiedo solo se il diritto di pensiero e di espressione non porti con sé alcuni corollari, come il dovere di dire la verità e il dovere di separare i fatti dalle opinioni. Nello specifico: si può affermare che tutte le persone perbene ritengono il Sud mafioso etc? A quale sondaggio credibile ed universale si sta riferendo Merlo? Oppure: si può affermare che i recenti disastri del Veneto e di Genova non siano ascrivibili al dissesto idrogeologico che accomuna l'intero Paese?Merlo si stacca dalla notizia e si avventura in una improbabile dimensione antropologica del Sud, senza nemmeno doversi impegnare a cercare fondamenti nell'oggettività della forma dei nostri cranei: in questo non si può certo dire che 150 anni siano passati invano: si possono sparare certezze assolute con frammenti digitali di verità, non occorrono più voluminosi saggi. Ma, le chiedo, queste certezze da osteria, questa plumbea superficialità di analisi in cosa vi differenziano dal berlusconismo e dal leghismo che avete tanto combattuto? Siete meno rozzi? Meno superficiali? Certo l'articolo è di Merlo, e lei non è la sua balia. Ma questo l'autorizza a crederlo il nipote di Lombroso?


Ivan Esposito : Partito del Sud - Napoli

mercoledì 23 novembre 2011

Comunicato Stampa Partito del Sud 23 Novembre 2011: Costituzione della Commissione Culturale








Il Partito del Sud, in ottemperanza a quanto deciso nell'ambito del 3° e ultimo Congresso Nazionale tenutosi a Napoli l'8 e 9 ottobre 2011, è lieto di annunciare la costituzione di una Commissione Culturale, esterna al partito, avente funzione consultiva.
Tale commissione sarà composta da alcuni intellettuali tesserati al Partito quali lo scrittore, ricercatore, assessore al Comune di Gaeta, presidente onorario e fondatore del PdSUD Antonio Ciano
, dal giornalista, scrittore e Presidente della Fondazione ADI-Collezione Compasso d'Oro prof. Giovanni Cutolo e dal regista e attore Roberto D'Alessandro.
La commissione si avvarrà inoltre della collaborazione di intellettuali esterni al Partito, in particolare, della giornalista e scrittrice Elena Bianchini Braglia
, del giornalista e scrittore Gigi Di Fiore, del giornalista, scrittore e assessore allo sviluppo del Comune di Napoli Marco Esposito, del giornalista e scrittore Lino Patruno e infine del docente universitario e esperto nella gestione delle risorse umane Anthony M. Quattrone.
L'adesione alla commissione di altri intellettuali sarà annunciata a breve.
La commissione, presieduta dal Prof. Cutolo e coordinata dal Dott. Quattrone, avrà il compito di elaborare temi e iniziative culturali che il Partito del Sud sosterrà e diffonderà nell'interesse di tutti i meridionali d'Italia.

Segr. Org. Nazionale
PARTITO DEL SUD
Enzo Riccio

de Magistris, giovani a napoli contro la mafia !


" LA POLITICA CONTRO LE MAFIE "


“Il Comune di Napoli è impegnato in prima linea per la lotta contro tutte le mafie, ed è fondamentale coinvolgere tutti, soprattutto i giovani, che invito a Napoli per lanciare una grande battaglia per la legalità e la giustizia”.

Così il sindaco di Napoli Luigi de Magistris annuncia “La politica contro le mafie”, un'iniziativa in programma a Napoli, presso Castel dell'Ovo, sabato 3 dicembre, dalle ore 9.30 alle 19.00.

Il convegno sarà preceduto da un barcamp, al fine di promuovere la partecipazione, a cui tutti potranno aderire, iscrivendosi direttamente tramite il sito
orangecamp.demagistris.it .

Per l'evento è stata attivata anche una convenzione con l’Ostello della Gioventù “Mergellina”, per il pernottamento e la colazione che saranno gratuite per le prime 50 prenotazioni, per le notti dell’1 e 2 dicembre.

Le proposte elaborate dal barcamp, che si riunirà venerdì 2 dicembre presso l'Anti sala dei Baroni del Castel Nuovo di Napoli, verranno sottoposte all'attenzione dei conferenzieri il giorno dopo.

Al convegno parteciperanno, fra gli altri, i giornalisti Lirio Abbate, Peter Gomez e Sandro Ruotolo; i magistrati Raffele Cantone e Antonio Ingroia; il sindaco di Bari, Michele Emiliano, le europarlamentari Rita Borsellino e Sonia Alfano e il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.

Verrà proiettato anche un contributo video di Roberto Saviano, appositamente realizzato per il convegno.

Fonte : www.demagistris.it


Pubblicati in inglese sul "Corriere Canadese" di Toronto i ringraziamenti di Antonio Ciano alla giornalista Caterina Rotunno e al Canada




Caterina, il mio soggiorno in Canada è stato meraviglioso. Ho incontrato l'Italia che lavora, che fa sacrifici, che si afferma.
Gente come Nick Mancuso, Tony Nardi, Rocco Galati danno onore all'Italia.
La mia famiglia anche ha dovuto seguire la stessa sorte, e migliaia di miei paesani hanno dovuto lasciare la mia bellissima città per terre lontane. Tutto è successo dopo il 1861. Prima di quella data mai nessun meridionale era andato fuori dalla sua città, se non per lavoro.Miei compaesani erano Enrico Tonti e Giovanni Caboto. Caterina, e' stato un piacere conoscerti. Io e Pino andiamo in giro per l'Italia a portare le nostre conoscenze storiche tra gli studenti in convegni sempre più affollati.
Qualcosa sta cambiando nelle coscienze dei giovani. Passeggiare per le strade intitolatre ai nostri aguzzini, ai nazisti nostrani, non è cosa bella, almeno per molti di noi. Qualche aministratore si sta muovendo per cancellarle, ma bisogna cancellare leggi fasciste e savoiarde.
Questo sarà possibile solo con la discesa in campo del Partito del Sud.
Ci vorrà tempo, ma ce la faremo.
Gaeta è stata l'ultima città a cadere sotto la gragnuola di bombe savoiarde ed è la prima città amministrata da una giunta meridionalista in Italia.
Abbiamo mandato all'opposizione destra e sinistra, che rappresentano solo gli interessi economici Tosco-padani. Il Sud è stato spogliato della sua economia, dei suoi figli migliori fatti emigrare da casa Savoia e, purtroppo, anche da questa repubblica. Stiamo lavorando acchè nasca nel Sud una coscienza di classe, e ciò è possibile.
Napoli ha seguito la nostra visione politica, e anche lì, la gente ha capito le scelte di De Magistris che il mio partito ha appoggiato da subito. A Napoli, come a Gaeta, Destra e Sinistra sono state mandate all'opposizione.
Ho smistato il tuo articolo su Facebook. Lo leggeranno in molti. Siamo seguiti da migliaia di persone, da giornalisti, da uomini politici e...anche dai servizi segreti...vedono in noi chissà cosa...invece vogliamo solo dare più forza all'Italia, privata dell'economia meridionale. Noi vogliamo l'altra metà del cielo.
Con una economia forte e spalmata a tutta la penisola, l'Italia avrebbe pochi concorrenti e i nostri giovani non sarebbero più costretti ad emigrare.
Un caro saluto da Gaeta


Antonio Ciano


Fonte :
Corriere Canadese

martedì 22 novembre 2011

Alluvione in Sicilia...si, ma di serie B !



A Messina, oggi 22 Novembre 2011, c'è una vera e propria alluvione, ma la notizia strappa al massimo qualche trafiletto, e soli 3 minuti sulla sola RAI 3! VERGOGNA! Nell'Italia Spa i morti del Sud non valgono un c....!





Alluvione Barcellona PG Interi Quartieri Sommersi !


Le origini della casta - Il Risorgimento del malaffare di Elena Bianchini Braglia




Pagine: 228

Prezzo: Euro 15,00


Gli anni del Risorgimento sono un incredibile susseguirsi di scandali, ruberie, crimini, sperperi. Un nuovo paese viene costruito a forza, strangolando libertà e autonomie. Ci si appoggia alla mafia al Sud, si commissionano delitti al Nord. Poi, per sistemare tutti coloro che hanno partecipato all'impresa, si regalano incarichi, stipendi, gratifiche ad amici e conoscenti. L'Italia che ne viene fuori è un piccolo mostro. E a guidarne i primi barcollanti passi sono uomini senza scrupoli, incapaci, corrotti. I garibaldini per furti e sciupio sono paragonati ai vandali. Garibaldi definisce i parlamentari italiani "epuloni governativi", e ancora molti anni dopo Salvemini chiama Giolitti il "Ministro della malavita". Nulla è cambiato. Gli errori commessi allora ci perseguitano ancora oggi, irrisolti. La classe politica è ancora corrotta, la malavita organizzata sempre attiva, sprechi e favoritismi continuano a scandalizzarci, la fama d'inefficienza ci accompagna ovunque. negli anni del Risorgimento la morale si è congedata dalla politica. La corruttela si è fatta sistema, ha impregnato ogni fibra della nuova entità statale, è diventata normale, necessaria; è nata una vera e propria casta, incapace di gestire la cosa pubblica, immorale, avida, intrisa di benefici, e apparentemente inamovibile...



lunedì 21 novembre 2011

Vendola e il Sud...su Rai 3 da Fazio



Interessanti considerazioni sul Sud e sulla questione meridionale del Governatore pugliese Nichi Vendola alla trasmissione "Che tempo che fa" su Rai 3.


http://www.youtube.com/watch?v=jiCfw9vBPlc&feature=channel_video_title

domenica 20 novembre 2011

ORA ANCHE IL TERZO POLO! IL PARTITO DEL SUD DENUNZIA L’INCIUCIO IN ATTO CON LA LEGA!






di Andrea Balìa


Il vecchio vizio democristiano di cercare tutte le sponde possibili, perché rinasca la grande balena, non abbandona mai i politici che hanno nel loro DNA tutto ed il contrario di tutto – come da scuola che fu del più grande partito italiano che ha occupato per decenni le poltrone del governo della penisola. Solo da pochi giorni abbiamo brindato (sì, perché noi lo abbiamo fatto!) al ritorno a casa del Cavaliere, e – con gran goduria e senso di liberazione – dei suoi alleati leghisti. Ciò non ci tramuta, ovviamente, in sostenitori dei banchieri e dei loro intrallazzi a sostegno degli affari della finanza mondiale. Ne conosciamo storia, rischi e pericoli, e sorveglieremo il loro cammino passo dopo passo.
Altresì non ci impedisce d’essere soddisfatti che forze xenofobe ed antimeridionaliste come la Lega non siedano più negli scanni del governo, perpetrando la loro folle e dannosa politica razzista nei confronti del Sud.
Un primo passo, ineludibile, è stato fatto, ora il Partito del Sud deve, come sta facendo, lavorare all’alternativa che dia al paese Italia una nuova politica di diritti e doveri, che veda il Sud non più vittima ma protagonista, forse il più attrezzato a ricreare una nazione vera e solidale con tutti i suoi figli, e non a perseguire lo scempio cui abbiamo assistito e subito in oltre un secolo e mezzo. L’alternativa la costruiremo con le forze sane, le più compatibili in senso trasversale. La vicenda dell’ultima competizione elettorale per il Comune di Napoli ne è un esempio. Napoli è diventato un laboratorio politico che può trasformarsi in un soggetto nazionale che “scassi” non più solo nella capitale del Meridione, ma in tutto il territorio nazionale. Un soggetto, a forte partecipazione dal basso, molto targato Sud, che veda l’associazionismo civico, le forze sane del meridionalismo unitario e progressista (non di certo quello velleitario e né quello portaborse degli interessi del Centrodestra), le forze antagoniste d’una sinistra non appiattita sul PD, i sindaci virtuosi (vedi Napoli, Bari, Gaeta, ecc…), i magistrati sani, l’intelligenza di gente di cultura e del popolo onesta intellettualmente.
In questo progetto, come abbiamo più volte dichiarato e formalmente approvato al nostro ultimo Congresso Nazionale di Napoli, non è previsto né spazio, né dialogo e né alcun tipo d’alleanze anche locali con soggetti come la Lega e con chi con essa è in combutta o pensa in qualche modo d’averci a che fare.
Su RAI NEWS 24 di ieri leggiamo : “ Casini apre ai moderati della Lega”, e giù la solita intervista con frasi tipo : “
Dai leader piu' 'centristi', Casini e Rutelli, e' arrivata anche un'apertura di credito alla parte piu' 'moderata' della Lega Nord”. Insomma il solito refrain del raccogliticcio a tutti i costi, e al di là d’ogni decenza, di tirare dentro la Lega per qualche voto in più, ci piacerebbe poi sapere chi sarebbero i "moderati" della Lega.Quale sarebbe la parte più moderata? Forse il "mordace" ex Ministro degli Interni Maroni ? Oppure il Sindaco di Verona Flavio Tosi ? Ce lo spieghino!
Quella stessa Lega che non vuol dare la mensa scolastica ai figli degli immigrati, tanto per dirne una, o che – ricalcando concetti filonazisti –
si schiera contro i disabili.
La candida e cattolica anima dei centristi UDC cosa farebbe? Si turerebbe il naso?
Oppure ce lo spieghi l’MPA di Lombardo ( altro frutto del riciclo della vecchia DC) che pensa di difendere il Sud assieme alla Lega?
E' vero che prese soldi da questi stessi signori all'epoca ?; ma alla decenza ci sarà pure un limite?
Ebbene il Partito del Sud con questa gente, ovvero la Lega, i centristi, il Terzo Polo che ci ha messo 13 anni per capire chi era Berlusconi (Fini docet), l’MPA del Governatore della Sicilia buono per tutte le stagioni (Lega, Centrodestra, PD, Terzo Polo), non solo non ci andrà mai, ma non si siederà manco a discutere d’un bel niente. Con loro o con chi provasse a proporcelo.
Il Partito del Sud è giovane, piccolo, ma trasuda dignità : nelle competizioni elettorali cui ha partecipato ci è andato o da solo (vedi le elezioni politiche nazionali del 2008 o a Caserta o alle Provinciali di Latina…), o in alleanza con liste civiche contro tutti (vedi Gaeta, dove ha pure vinto e gestisce l’assessorato al Demanio col suo Presidente Onorario Antonio Ciano), o in alleanza a liste civiche e partiti contro Centrodestra e Centrosinistra (vedi de Magistris a Napoli o a Grosseto) dal sud al nord del paese. La nostra strada è questa, le altre le lasciamo agli “altri”!


Andrea Balìa

Fra Nord e Sud la verità sul debito




di Lino Patruno


È vero anche che la crescita è stata deludente a Nord come a Sud. E però nessuno quanto un economista alla Monti sa che sarà tanto più deludente quanto meno crescerà il Sud. Oggi vi lavora il 20 per cento in meno che al Nord: un giacimento di potenziale sviluppo al servizio di tutti. Dove però non si va a scavare lasciando inutilizzata una ricchezza possibile. Né ci sono le condizioni perché il Sud possa fare da solo come vuole, a cominciare appunto dalle infrastrutture. Per dire: se si fa l’alta velocità ferroviaria al Nord, la si faccia anche al Sud. Solo un piccolo esempio di ripartenza nel modo giusto. Una ritrovata coesione sociale e territoriale, ha prospettato il presidente. Per mettere a tacere chi al Sud continua ad aspettarsi solo soldi e assistenza. Ma anche chi continua a vaneggiare di Nord depredato e che non ne può più. Come fa la Lega passata da “Roma ladrona” a “Roma poltrona” e ora tornata a “Roma ladrona”. Mentre il Paese dovrebbe stringersi “a coorte”, costoro convocano il Parlamento della Padania. E ricominciano a parlare di rendita di posizione al Sud senza guardare mai alle loro pensioni di invalidità. Né alle Province che non hanno voluto abolire. Né al loro Ponzellini indagato per associazione a delinquere e che volevano presidente della Banca del Mezzogiorno. Polpetta avvelenata - Per fortuna dicono di averci sempre pensato loro al Sud: con la polpetta avvelenata del federalismo fiscale. Che parte da una grande menzogna sull’attuale debito pubblico. Correvano gli anni ‘70 quando, in un distratto Ferragosto, gli Stati Uniti annunciarono: il dollaro non è più convertibile in oro. Con la sola guerra del Vietnam ne avevano perse 90 mila tonnellate. Si passava dai cambi fissi fra le monete ai cambi variabili: dalla stabilità alla instabilità. Qualche anno dopo, il secondo conflitto Israele-Arabi portò alla guerra del petrolio: domeniche a piedi e città a luci spente. Ne fu distrutta l’industria pesante che avevano appioppato al Sud, dalla siderurgia alla chimica alla raffinazione. Fu anche la rapina delle banche del Sud dichiarate sommariamente fallite. Occorreva però sostenere la piccola e media industria del Nord. Ecco la “svalutazione competitiva” della lira. Si teneva basso il valore della lira per far costare meno i prodotti che il Nord esportava. Grande inflazione, stampa continua di carta moneta dal valore sempre minore. Quattro le conseguenze, cui nessuno allora fece caso. Uno: l’impoverimento ulteriore del Sud, perché valore basso della lira e inflazione significavano colpire soprattutto i consumatori meno abbienti, i meridionali (come ora con l’aumento dell’Iva). Due: se con la lira svalutata il Nord esportava di più, l’Italia si indebitava sempre di più, anzitutto per pagare il petrolio sempre più caro. Tre: tra caro-petrolio e inflazione, per coprire i buchi di bilancio occorreva chiedere sempre più prestiti (anche allora ai famosi “mercati”). Ecco crescere quel debito pubblico che ci ritroviamo. Con una aggravante, ah signora Merkel: per riunificarsi, la Germania Ovest non dette assistenza all’Est (come si era scelto di fare col nostro Sud), ma attirò i capitali esteri pagando interessi sempre più alti. Su quegli stessi mercati cui anche l’Italia dovette pagare questi interessi crescenti. Quattro: il protezionismo a favore del Nord non solo inguaiò il resto del Paese (leggi Sud). Ma per anni consentì alle imprese del Nord di non pensare a quel minimo di innovazione e produttività che sarebbero stati utili quando sarebbe arrivata la concorrenza senza ombrello (la globalizzazione). Per questo oggi nelle classifiche della produttività l’Italia è sotto anche allo Zimbawe. Per questo abbiamo i salari più bassi d’Europa ma il costo industriale più alto. Privilegio al nord - Quando il carnevale finì, e grazie al privilegio concesso al Nord tutta l’Italia dovette pagare più tasse, allora la Lega lanciò la rivolta fiscale contro “Roma ladrona”: non volevano pagare le tasse che essi stessi avevano determinato per tutti. E fu allora che inventarono il federalismo fiscale. Ciascuno si tiene i suoi soldi. Non vogliamo dare soldi al Sud. Quel Sud al quale non solo non avevano mai dato soldi, ma che avevano ancor più impoverito con l’inflazione per i loro comodi. Anche questo il Sud deve ricordare a chi lo accusa mentre esordisce Monti. La coesione nazionale si poggia anzitutto sulla verità. Anche se potrà indispettire il signor Bossi che Monti sia uno di Milano, cioè delle sue parti.



venerdì 18 novembre 2011

DE MAGISTRIS E VENDOLA: CONVERGENZE A DIFESA SUD. MONTI? GIUDICHEREMO DAI FATTI PER MEZZOGIORNO




riceviamo dall'ufficio comunicazione di de Magistris e postiamo :


E' necessario costruire convergenze e azioni comuni a difesa del Sud Italia per garantirne la crescita e lo sviluppo, necessari anche per favorire la crescita e lo sviluppo dell'intero Paese. Da amministratori siamo infatti profondamente allarmati dal taglio dei trasferimenti imposto agli enti locali, mentre riconosciamo la necessità che siano garantiti i fondi per il Mezzogiorno. Il governo Berlusconi si è contraddistinto per la dimenticanza del Sud Italia, dunque adesso ci attendiamo un'inversione di rotta politica da parte del nuovo esecutivo. Giudicheremo il governo Monti, a seconda dei nostri rispettivi ruoli, proprio a partire dalle misure, dagli atti e dalle inziative che sceglierà di mettere in campo per il Mezzogiorno”. Lo affermano in una nota congiunta il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, e il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, che oggi si sono incontrati, per circa un'ora, presso palazzo S. Giacomo.



Fonte : comunicazione.demagistris.it

mercoledì 16 novembre 2011

All'Università per Stranieri di Perugia adottato il testo "Controstoria dell'unità d'Italia" di Gigi Di Fiore per il corso di storia



Una notizia di grande importanza per tutto il movimento meridionalista: l'inserimento del libro "Controstoria dell'unità d'Italia" di Gigi Di Fiore tra i testi adottati per il corso di storia all'Università per Stranieri di Perugia, Anno Accademico 2011-2012.
I nostri sinceri complimenti all'amico Gigi Di Fiore che grazie al costante impegno per la ricerca della verità storica ha raggiunto questo, ennesimo, importante risultato.











martedì 15 novembre 2011

De Magistris: “L’arrivo di Monti non mi fa esultare”





di Marco Lillo, da il Fatto quotidiano, 15 novembre 2011

Luigi De Magistris non si iscrive al partito degli entusiasti di Mario Monti. Per il sindaco di Napoli il professore-senatore incarna il neoliberismo dei poteri forti contro il quale il centrosinistra deve immediatamente elaborare una controproposta imperniata sulle primarie e sulla creazione di una lista nazionale che scardini i partiti. Altrimenti non ci sarà più vera democrazia in questo paese ma un governo delle multinazionali e delle banche.



De Magistris non dobbiamo festeggiare l’addio di Berlusconi e l’arrivo di Monti?
Dobbiamo esultare per l’uscita di scena definitiva di Berlusconi e dobbiamo dare atto al presidente Napolitano di avere fatto la scelta più saggia. Allo stesso tempo però non bisogna esultare per la nascita del Governo Monti. Non pensa che un governo tecnico sia necessario per ridare credibilità all’Italia con i tassi dei BTP al 7 per cento?Questo non è un governo tecnico, nonostante la professionalità dei suoi membri, perché è sostenuto da partiti molto diversi con i quali dovrà fare i conti: Pd, Pdl e Udc, forse anche l'Idv. Mi sembra una medicina amara e forse necessaria ma non mi piace. Da sindaco lo giudicherò sui fatti e sui provvedimenti che metterà in campo per il sud, da politico invece lavorerò per un’alternativa a Berlusconi ma anche a Monti e ai poteri forti che lo sostengono.
Cosa non la convince nel Governo Monti?
Questo Governo non ha una legittimazione democratica e nasce per assecondare il volere della Borsa, delle banche, della Banca Centrale Europea e di Bruxelles. C'è il serio rischio che la politica scompaia. Noi un secondo dopo la sua nascita, anzi mentre si sta formando, dobbiamo cominciare a costruire un’alternativa politica al neoliberismo che Monti rappresenta e che ha fallito.Non mi sembra un’operazione semplice vista la situazione del centrosinistra. L’obiettivo finale è quelo di dare vita a un governo legittimato dal voto che cambi profondamente l'economia e la società e superi l'occupazione delle istituzioni da parte della partitocrazia e delle caste.
Da dove si comincia?
Per arrivare pronti all'appuntamento con le elezioni nel 2013 o prima, non c'è un minuto da perdere, dobbiamo avviare delle primarie serie.
Come immagina le primarie?
Non devono essere lotte tra bande o correnti come quelle che si sono tenute a Napoli prima che io mi candidassi. Non devono nemmeno essere un referendum su un leader già scelto in altro modo, come è stato con Prodi. Primarie di coalizione? Certamente non voglio primarie di partito. Come a Napoli, bisogna dialogare anche con i moderati e i liberali. Le primarie devono andare oltre il partito ma anche oltre la coalizione. E poi io credo che il secondo passaggio dovrebbe essere una lista civica nazionale.
Sta pensando a un nuovo movimento?
C’è una straordinaria partecipazione politica nel paese che però - a torto o a ragione - non si riconosce negli attuali partiti. Questa è un’energia politica vitale per il paese che non ci possiamo permettere di perdere. Anche perché corriamo un grandissimo rischio: l'indignazione che io ho guardato in questi mesi negli occhi deve essere trasformata - come è accaduto a Napoli - in mobilitazione e in partecipazione. Se questa indignazione non trovasse sbocco politico, se l’unica alternativa a Berlusconi fosse un governo tecnico neoliberista guidato da Monti, l’indignazione andrà verso il conflitto. Dobbiamo impedire una saldatura tra quelli che dirigono le banche e quelli che spaccano le loro vetrine. Vengono ovviamente da poli opposti ma si saldano di fatto e bloccano la crescita democratica. Per questo dobbiamo lavorare per costruire una lista civica nazionale o un movimento politico che unisca le personalità migliori in vista delle elezioni.
Chi dovrebbe farne parte?
Io non escludo, una deflagrazione del quadro politico attuale. Non sono sicuro che i partiti reggano alla crisi economica con le diseguaglianze che aumentano. Anche per questo dobbiamo trovarci pronti alla creazione di un movimento che superi il quadro attuale dei partiti e semplifichi l'offerta politica nel centrosinistra. Non dobbiamo lasciare la scena politica a Monti. Altrimenti partiti e poteri forti si spartiranno il prossimo presidente del consiglio e il prossimo presidente della repubblica con le vecchie logiche e le vecchie persone. Cosa deve fare il centrosinistra? Dobbiamo essere rivoluzionari, l'ho provato a Napoli. C'è una rabbia che fa bene alla democrazia ed è ancora positiva perché crede nel cambiamento. Ma se scoprisse che il Governo Monti è servito solo a rimettere in piedi i vecchi equilibri tra Confindustria, gerarchie ecclesiastiche, banche, vecchi partiti e massoneria, quella rabbia potrebbe esplodere.
Lei immagina primarie di coalizione e la nascita di un nuovo soggetto. Esattamente il contrario di quello che sogna Bersani.
La base del Pd è su posizioni di cambiamento. L’ho visto alla festa dell’Unità a Pesaro e a Bologna alla convention di Civati e Serracchiani. Non posso credere che i militanti del Pd siano felici di un Governo Monti.
Le personalità forti che potrebbero gareggiare a le primarie sono numerose, da Vendola a Renzi, da Chiamparino a De Magistris. Immagina un’alleanza tra voi per convincere il Pd ad accettare le primarie?
Il laboratorio che immagino io comprende soprattutto movimenti: i precari, i sindacati e in particolare la Cgil e la Fiom. Certamente non sono molte le personalità in grado di immaginare un percorso simile. Non a caso sostengono tutti Monti. Certo Vendola, il sindaco di Bari Michele Emiliano, Pippo Civati e Debora Serracchiani li sento vicini. Mentre Renzi parla una lingua diversa.
Lei parla di primarie e movimenti. Però intanto bisogna affrontare l’emergenza economica.
Certo. Ma la strada giusta non è il commissariamento della democrazia da parte delle banche. Rischiamo un governo senza le derive del Bunga Bunga ma che porta avanti, con maggiore efficacia, le politiche neoliberiste che accrescono le diseguaglianze. Il Governo Monti mette al centro la finanza. Noi dobbiamo costruire un’alternativa che metta al centro il lavoro. O non avremo più una vera democrazia in questo paese.


Fonte : MicroMega

video / divertente Riccardo Muti, Napoletano a Milano




14 Novembre 2010, ospite della trasmissione "Che tempo che fa" di Fazio su Rai 3.

Mai perdere la propria identità ovunque ci si trovi !



Fonte : angelo forgione http://angeloxg1.wordpress.com

SINDACO INCONTRA DAMME, REGISTA DEL SILENZIO DEGLI INNOCENTI




riceviamo dall'ufficio comunicazione di de Magistris e postiamo :


Premio Oscar a Napoli per girare docufilm su Avitabile, intervistato il sindaco


Il sindaco di napoli Luigi de Magistris ha incontrato presso Palazzo S. Giacomo Jonathan Demme, regista, produttore cinematografico e sceneggiatore statunitense. Demme, vincitore nel 1992 del Premio Oscar per “Il silenzio degli innocenti” e noto anche per il film “Philadelphia”, si trova a Napoli per girare un docufilm sul musicista e cantautore Enzo Avitabile, presente anche lui all'incontro di questa mattina. Il docufilm è ambientato in città e vede come testimonial colleghi e amici di Enzo Avitabile: tra gli altri, il cantautore Franco Battiato, la cantante palestinese Amal, Eliades Ochoa del gruppo Buona Vista Social Club, il percussionista indiano Trilok Gurtu. Sempre nel docufilm è previsto infatti anche il contributo del sindaco, per mezzo di un'intervista condotta dal regista Demme e realizzata appunto questa mattina."Demme è un grande regista dalla caratura internazionale: il suo interesse per Napoli e la sua presenza in città sono per noi motivo di orgoglio. Una città che ancora una volta si impone come capitale mondiale della musica, declinata e vissuta come terreno di contaminazione etnico-culturale, come dimostra l'esperienza di Enzo Avitabile. Perchè Napoli, del resto, è città multiculturale, dunque laboratorio fecondo per la sperimentazione musicale e artistica. Una sperimentazione che contribuisce ad inviare anche un messaggio sociale importantissimo: la necessità di realizzare una democrazia dell'inclusione e della tolleranza a partire dai tessuti urbani”, così il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha commentato l'incontro.




Fonte : comunicazione.demagistris.it

OGGI INCONTRO SINDACO CON AMBASCIATORE USA THORNE




riceviamo dall'ufficio comunicazione di de Magistris e postiamo :


Questa mattina presso palazzo S. Giacomo il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha incontrato l'ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, David Thorne, alla presenza anche del console generale Donald Moore e del console per gli affari economici e politici, Jeffery Young. Un incontro cordiale durante il quale il sindaco ha sottolineato all'ambasciatore Usa quanto sia viva nella sua amministrazione la volontà di favorire lo sviluppo e la crescita di Napoli, anche grazie alla collaborazione con gli Stati Uniti in occasione, per esempio, degli eventi internazionali programmati a Napoli nei prossimi due anni, come il Forum delle Culture 2013. Di risposta, l'ambasciatore ha manifestato il suo apprezzamento per l'entusiasmo dimostrato dall'attuale amministrazione.

























Fonte : comunicazione.demagistris.it

Quelle menzogne per l’ Unità d’Italia - intervista a Pino Aprile




NEW YORK (November 4, 2011) - Intervista al giornalista Pino Aprile, autore del fortunato quanto discusso caso editoriale ’Terroni’ sul conflitto tra Nord e Sud e l’Unità d’Italia. L’immagine di copertina del libro ne comunica efficacemente il contenuto: un’Italia meridionale rovesciata con la Sicilia sopra. Lo scrittore ci anticipa i temi che verranno affrontati nel prossimo dibattito a New York che lo vedrà parlare insieme a Lorenzo Del Boca (autore di un altro libro controverso "Polentoni") con la moderazione del Prof. Anthony J. Tamburri
Com’è nata l’idea di scrivere Terroni "Tutto quello che è stato fatto perche gli Italiani del Sud diventassero meridionali? Quanto studio c’è dietro?
Avevo sempre creduto ai libri di storia. Ma qualcosa non quadrava: perché, se i meridionali erano poveri, arretrati e oppressi, quando li hanno liberati, modernizzati e arricchiti, invece di essere contenti, si sono opposti per anni, armi in mano? Davvero tutti quei briganti, al Sud? E perché, quando la risposta delle armi è risultata perdente, piuttosto che godersi il “paradiso di importazione”, se ne sono andati a milioni, mentre prima non emigrava nessuno? Più trovavo risposte, più crescevano le domande. Ho cominciato a scrivere, ma senza ancora l’idea di ricavarne un libro (avrebbe dovuto essere il mio primo, è venuto fuori ottavo): dopo trent’anni, duranti i quali, fortunatamente, ho anche fatto altro..., è nato “Terroni”.
La storia del Risorgimento va riscritta secondo te. Stiamo vivendo su delle menzogne quindi.... Puoi anticiparci qualcosa...
Ogni popolo, ogni Stato, ogni grande impresa ha bisogno di miti fondanti, sintesi fiabesche e un po’ bugiarde, ma facilmente trasmissibili: che ne dite di Guglielmo Tell, del Cid Campeador, di Rolando, paladino di Francia? Teniamoci pure Garibaldi e la favola di mille idealisti che sconfiggono, da soli, un regno di nove milioni di persone, un esercito di oltre centomila uomini; poi raccontiamoci come sono andate davvero le cose: una congiuntura storica di entusiasmi e interessi che offre al Piemonte l’opportunità di allargarsi oltremisura, in nome dell’Unità d’Italia, e mettere le mani nelle casse dei vari Stati preunitari, via via annessi. L’Italia andava fatta; anche gli Stati Uniti, il Giappone, si unificavano, negli stessi anni, con guerre e stragi; ma dopo, eroi e ragioni delle parti opposte sono approdate con pari dignità nei libri di storia e nella memoria della nazione. In Italia, il Sud continua a essere diffamato, prima per giustificare l’invasione, oggi la discriminazione: meno soldi, meno strade, meno ferrovie, meno aeroporti, meno opportunità, meno potere, meno rispetto.
Il tuo libro provoca subito una forte reazione emotiva. Da una parte o dall’altra. Immagino che però il tuo intento sia quello di portare chi ti legge a riflettere. Hai qualche consiglio di metodo?
Finito il libro, mi sono chiesto come mai opere ben più valide, di giganti come Salvemini, Dorso e tanti altri, non avessero prodotto i risultati che, non solo secondo me, meritavano. Mi sono detto che forse erano troppo attenti a esporre con la distanza del professore (e sì che alcuni, vedi Salvemini, erano dotati di grande ironia e humor). Così, ho deciso di raccontare anche i miei sentimenti, la dolorosa meraviglia, la rabbia, il senso dell’essere stati traditi. E mi sono accorto che reagivo come un lettore del mio libro. Questo mi ha reso uno di loro.
Terroni, ha riscosso un gran successo di vendite e ha suscitato un forte dibattito in Italia. Ora è tradotto anche in inglese. Che cosa ti aspetti dal lettore americano, italoamericano? Hai già dei feedback?
Lo racconto con un episodio: lessi una recensione al mio libro, da parte di un italo americano (appresi dopo che lavora alla Nato, a Bagnoli). Era un testo molto ragionato e ben scritto, al di là delle lusinghiere cose che diceva di “Terroni”. Scrissi all’autore per ringraziarlo. Lui mi rispose che era lui a dirmi grazie, per aver finalmente capito perché, pur chiamandosi Quattrone, lui, come suo padre, è nato a New York, e in Italia è un extracomunitario.
Non credi che l’orgoglio meridionalista rischi di creare un’anti lega del Nord, insomma una nuova lega del Sud?
Assolutamente no. La Lega è un partito razzista (ma non significa che lo sono tutti quelli che la votano, in buona fede); e si è inventata una identità e una patria, la Padania, mai esistita, per continuare a pretendere privilegi per una parte del Paese, a danno della parte più svantaggiata. Il Sud chiede equità, pari trattamento e questo vale per qualsiasi area del Paese cui non si offrano le stesse possibilità di viaggiare, studiare, curarsi, trasformare in opportunità di sviluppo le proprie doti.
Attualizziamo il tuo discorso storico. Quanto è importante il messaggio del tuo libro per i giovani?
Sapere come è nato davvero il nostro Paese è il primo passo per distruggere i pregiudizi che lo dividono. La verità unisce. I giovani di oggi, paradossalmente, conoscono meglio il resto del mondo (grandi possibilità di comunicazione, internet, social network, viaggi facili a poco prezzo, un’Europa senza frontiere e con una moneta unita), che il proprio Paese, del quale credono di sapere già tutto quel che serve. Guardando al proprio Paese con la meraviglia del forestiero, lo riscoprono: il recupero della memoria tradita rende curiosi.
Oggi la distanza nord-sud è sempre più acutizzata dalla crisi economica. Chiaramente non riguarda solo il nostro Paese. Cosa ha di specifico secondo te l’esperienza italiana?
Qualunque sia il periodo della storia umana che si voglia considerare, l’Italia vi è presente, al massimo livello, dalla preistoria alla storia (etruschi, greci, fenici, romani, rimescolamento di genti con le invasioni barbariche, Rinascimento... e ancora oggi, il nostro è uno dei primi dieci Paesi al mondo). Per rendere meglio l’idea: la Mesopotamia fu grande, poi non fu; l’Egitto fu grandissimo, poi non più; la Grecia fu immensa, poi scomparve... L’Italia c’è sempre. Con il Risorgimento, l’Italia ricorse alla creazione di una colonia interna, il Sud, per avviare il suo sviluppo industriale al Nord e inseguire i Paesi europei già molto avanti su quella strada (Gran Bretagna, Francia). Sino a raggiungerli. Ma quella divisione, Nord-Sud, è rimasta e viene ancora usata, allo stesso scopo. In questo, il nostro Paese è rappresentazione e sintesi del mondo. Ex colonie o Paesi sottomessi con le armi o l’economia si sono affrancati e hanno preso slancio (Cina, India, Brasile, Polonia), recuperando la consapevolezza del loro diritto a stare alla pari con gli altri attori nel mondo. Riappropriarsi della propria storia può portare allo stesso risultato, in Italia. Dico Italia, non Sud.
Nella presentazione al Calandra Institute, dove hai avuto un grande successo di pubblico, tra le tante cose hai detto: “L´Italia è nata nel sangue. Anche gli Usa sono nati nel sangue. Tutti i paesi nascono nel sangue. Anche noi, ognuno di noi é nato nel sangue, quello di nostra madre. Ma poi ci hanno pulito, allattato, coccolato, cresciuti... siamo diventati parte della famiglia. Ma il Sud é nato nel sangue e non é mai diventato della famiglia". Forse si può partire proprio da questo confronto per capire.... Perché è così diverso il percorso storico italiano rispetto a quello americano?
Non credo di essere in grado di spiegarlo. Ma non si può non notare che gli Stati Uniti sono nati dall’incontro (e dallo scontro) di scampoli di popoli e culture, in tempi brevissimi e cominciando, in un certo senso, da zero; in Italia, ha pesato l’opera di millenni e di molte idee. E quando le idee, le vie possibili sono troppe, solo una grandissima, condivisa intelligenza può ordinarle in un disegno unico; o una spaventosa violenza, che poi va giustificata, incolpando il vinto. Io credo che l’Italia non abbia avuto tutta l’intelligenza necessaria, nel momento giusto. Accorgendosene, si può rimediare: il 14 agosto scorso, anniversario della strage di Pontelandolfo e Casalduni (mille bersaglieri con diritto di stupro e di saccheggio cancellarono due paesi di 5000 e 3000 abitanti, per rappresaglia), con un suo messaggio, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, chiedeva perdono del massacro, a nome del Paese. Un passo importante, il più difficile, per cominciare mille miglia
.



lunedì 14 novembre 2011

La contro-storia dell’Operazione Terronica!




di Tony Nardi
Fonte: Corrierecanadese.com




TORONTO - Sono passati 150 anni dall’Unità d’Italia ma ancora non è ben chiaro come sia avvenuto e, se sia avvenuto, il processo di italianizzazione per la popolazione che prima del 1860 abitava nel sud della penisola nel Regno Borbonico delle due Sicilie.Una rivisitazione e rilettura critica di quel periodo da parte di alcuni autori, contrappone al termine “unifi cazione” quello di “invasione” di un Sud Italia che fi no ad allora presentava un’economia fl orida, una struttura industriale con impianti siderurgici e cantieri navali e un commercio estero che perl’85% era destinato al mercato degli Stati Uniti e dell’Europa. Tutto questo viene cancellato dal processo di unifi cazione del Paese ad opera dei Padri della Patria come Garibaldi, Mazzini e Cavour e da allora ha inizio la contrapposizione tra il Nord e il Sud dell’Italia e l’emigrazione di massa delle popolazioni meridionali. Di questi argomenti si discuterà a Toronto, domenica 13 novembre nella sala Caboto a Villa Colombo. Protagonisti di questo incontro tre autori e scrittori italiani: Pino Aprile, Lorenzo del Boca e Antonio Ciano - a cui si affi ancherà l’avvocato Rocco Galati. Oltre ad animare il dibattito dal titolo “Operazione Terronica!”, gli ospiti italiani risponderanno alle domande del pubblico presente . Moderatore del dibattito il giornalista Antonio Nicaso. Gli autori italiani :
Lorenzo del Boca, giornalista e scrittore, giornalista e scrittore, nato in Piemonte, è stato presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti in Italia dal 2001 al 2010 ed ha iniziato la sua carriera come scrittore per il quotidiano La Stampa a Novara. La sua attività di storico e scrittore si è concentrata sul periodo del Risorgimento con la pubblicazione di due saggi Maledetti Savoia del 1998 e Indietro Savoia del 2003. Il suo ultimo libro si intitola Polentoni - come e perché il Nord è stato tradito.
Pino Aprile, giornalista ed autore di numerosi libri, è nato in Puglia ed ha lavorato per molti anni a Milano. È stato direttore di “Gente” e vice direttore di “Oggi”. Ha lavorato in televisione con Sergio Zavoli nell’inchiesta a puntate “Viaggio nel sud”. Nel marzo del 2010 ha pubblicato il suo libro Terroni - Tutto quello che è stato fatto perché gli abitanti del Sud diventassero terroni. È il suo primo libro tradotto in inglese.
Antonio Ciano, del Partito del Sud è anche autore del libro Le stragi e gli eccidi dei Savoia. (c.r.)



domenica 13 novembre 2011

Operazione Terronica! - Nick Mancuso





http://www.youtube.com/watch?v=lkFUQm7wgfc&feature=player_embedded

OPERAZIONE TERRONICA!
Conference on the 1861 "Unification" of Italy The Untold Story

Sunday, November 13, 2011 - 9:30 a.m. to 5:00 p.m.
Sala Caboto at Villa Colombo (40 Playfair Avenue, Toronto)
Free admission

Guest Speakers
Pino Aprile -- Italian journalist and author of Terroni and Giu' Al Sud
Antonio Ciano -- Italian author of Il Massacro del Sud
Lorenzo Del Boca -- Italian journalist and author of Maledetti Savoia and Polentoni: Come e perche' il Nord e' stato tradito
Rocco Galati -- Canadian constitutional lawyer

Moderator
Antonio Nicaso -- Canadian journalist and author of Bloodlines and Io e la Mafia

Operazione Terronica! - Antonio Ciano






http://www.youtube.com/watch?v=68qYzLK9rKs&feature=related


http://www.youtube.com/watch?v=GLCUnukyhsg&feature=related


http://www.youtube.com/watch?v=9REDTEFj5yw&feature=player_embedded#!

"OPERAZIONE TERRONICA" ~ Facebook: http://goo.gl/FOT7O

OPERAZIONE TERRONICA!
Conference on the 1861 "Unification" of Italy The Untold Story

Sunday, November 13, 2011 - 9:30 a.m. to 5:00 p.m.
Sala Caboto at Villa Colombo (40 Playfair Avenue, Toronto)
Free admission

Guest Speakers
Pino Aprile -- Italian journalist and author of Terroni and Giu' Al Sud
Antonio Ciano -- Italian author of Il Massacro del Sud
Lorenzo Del Boca -- Italian journalist and author of Maledetti Savoia and Polentoni: Come e perche' il Nord e' stato tradito
Rocco Galati -- Canadian constitutional lawyer

Moderator
Antonio Nicaso -- Canadian journalist and author of Bloodlines and Io e la Mafia