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sabato 19 marzo 2011

Antonio Ciano scrive una lettera aperta all'Ambasciata d'Israele a Roma






Sig. Ambasciatore,


Il 17 di marzo c.a. nella piazza del Pantheon a Roma è stata violata la Costituzione italiana da parte di alcuni poliziotti.


L’art.21 della nostra Costituzione recita che ogni cittadino può esprimere le proprie idee con i mezzi a disposizione che ha.


Uno nostro compagno di Partito, il prof. Gaetano Siciliano, durante le celebrazioni della nascita della monarchia sabauda, fatte passare dal governo razzista di Berlusconi come festa dell’unità nazionale,ha manifestato pacificamente e democraticamete dalla sua camera di albergo esponendo un manifesto che difendeva gli ebrei.


Il manifesto recava la scritta” Io non festeggio i genocidi - La vita è bella” .


I genocidi erano riferiti a quelli subiti dagli ebrei nell’ultima guerra mondiale e a quelli subiti dai meridionali nel 1860 e dintorni. La scritta “La vita è bella” era riferita al Film di Roberto Benigni che descrisse la straziante vicenda di una famiglia ebraica in quel periodo storico.
Ebbene, le leggi razziali contro gli ebrei, in italia, furono promulgate da Vittorio Emanuele Terzo di Savoia nel 1938. Questo re, oltre a promulgare tali leggi nefande e vergognose per l’Umanità intera, abbandonò l’Italia e gli italiani nelle mani dei fascisti e dei nazisti e l’8 settembre del 1943 fuggi dall’Italia con la sua corte.
In Italia vigono ancora molte leggi fasciste e sono ancora in vigore molti decreti legge di savoiarda memoria, e nè i nostri parlamentari si sono mai preoccupati di cancellarle, nè si sono mai preoccupati di far cancellare dalle strade e dalle piazze il nome di quel re.
Eppure il 27 di gennaio di ogni anno ricordiamo gli orrori di quelle leggi, della Shoà,dell’olocausto.
Milioni di ebrei furono perseguitati, rastrellati,rinchiusi nei lager e fatti morire.
La stessa sorte toccò ai meridionali nel 1860,quando Vittorio Emanuele II, senza dichiarazione di guerra, invase il pacifico Regno delle Due sicilie, massacrando oltre un milione di contadini e rinchiudendo migliaia di italiani del Sud nei lager di Gaeta, di San Maurizio, di Milano e di Fenestrelle.
Ebrei e meridionali subirono una sorte atroce da parte dei re che qualcuno, oggi, chiama padri della Patria.
Per noi del Partito del Sud, sono solo degli assassini.
In Francia festeggiano la repubblica il 14 di luglio di ogni anno e i francesi mai si son sognati di rendere omaggio a Maria Antonietta e a Luigi XVI°. In Germania il primo Ministro Sig.ra Merkel non festaggia Hitler. A Marzabotto non festeggiano Reader e a Roma non festeggiano Kappler.
Non capiamo perchè in Italia debbano festeggiare i re che provocarono eccidi nefandi, pari, se non superiori a quelli nazisti.
La nostra Repubblica è nata sulle ceneri di casa Savoia e qualcuno festeggia i Savoia. Questi fatti sono incomprensibili da parte di molti italiani, specie se figli o nipoti degli 87 mila partigiani immolatisi per darci la libertà dal nazi-fascismo e per darci questa Repubblica.
Con questa nostra missiva, Sig Ambasciatore,vogliamo solo ribadire che in Italia, il giorno 17 di marzo, è stata violata la nostra Costituzione, ma soprattuto è stata tolta ad un nostro compatriota la libertà di manifestare contro il genocidio orrendo che subirono gli ebrei. Le chiediamo di intervenire presso il Governo italiano, presso il Ministro degli Interni Maroni, per l’individuazione dei poliziotti che, secondo noi, si sono macchiati di abuso di potere, di razzismo nei confronti degli ebrei, avendo con mezzi brutali, strappato il manifesto di cui sopra.


Il Presidente Onorario del Partito del Sud


Cap. Antonio Ciano


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