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giovedì 4 marzo 2010

TRASPORTI

TRENITALIA TAGLIA I TRENI AL SUD

Prove tecniche di "secessione"


Siamo alle solite....il Sud continua ad essere penalizzato!
E poi dobbiamo anche sentirci dire che dobbiamo perdere l'abitudine a lamentarci!

Con il nuovo orario entrato in vigore il 1° marzo, le Ferrovie dello Stato hanno eliminato 12 convogli a lunga percorrenza che collegavano la Calabria con Torino, Milano e Genova. La denuncia dell'Unione Consumatori

Trenitalia taglia i treni del Sud e in particolare quelli di Calabria e Sicilia: con il nuovo orario entrato in vigore il 1 °marzo, se da un lato sono partite nuove offerte per l'Alta velocità, dall'altro sono saltati 12 treni a lunga percorrenza. È la denuncia dell'Unione Nazionale Consumatori Calabria: "Nella distrazione di una classe politica che non ha proceduto ad una levata di scudi come in altre occasioni, Trenitalia S.p.A. - denuncia UNC Calabria - ha disposto la soppressione di ben 12 treni a lunga percorrenza che collegavano direttamente Reggio Calabria e la fascia ionica calabrese con Torino, Milano e viceversa. La versione ufficiale è quella della mancata produttività di tali collegamenti dovuti alla scarsa utenza, ma bisogna dire che il personale ferroviario in servizio su tale tratta ha smentito categoricamente tale versione dei fatti, sostenendo invece che nell'arco dell'anno , su questi treni si incontrano migliaia di utenti, viaggiatori abituali, che per ragioni di lavoro, di studio e familiari vivono sopratutto da pendolari, partendo per le destinazioni settentrionali la domenica sera e facendo rientro a casa il venerdì". Il presidente dell'UNC Calabria Saverio Cuoco annuncia che valuterà con il "centro di orientamento giuridico del consumatore", l'opportunità di avviare una class action per violazione degli standard minimi qualitativi del servizio di trasporto ferroviario. Viene penalizzato il turismo verso il Sud, denuncia l'associazione, salta il collegamento diretto con Genova, e con i treni mancanti anche il collegamento dei centri cittadini meridionali della Calabria e della Campania. "La società Trenitalia - continua UNC - sostiene di aver compensato la soppressione dei suddetti treni con il potenziamento del treno notte 1926 che collega la Sicilia a Milano, ma questo convoglio oltre a non svolgere servizio passeggeri (solo vagoni letto e cuccette), non può assolutamente soddisfare la domanda dei viaggiatori dei treni soppressi, in considerazione del fatto che i convogli soppressi trasportavano da 700 a 900 passeggeri, ognuno, e che il potenziamento consiste soltanto in un massimo di 180 posti del tutto inadeguati".
(4 Marzo 2010)

Fonte : repubblica.it

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